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venerdì 26 gennaio 2018

La nostra intervista rilasciata a "Dietro le Quinte" rubrica di Superscommesse.it


Oggi 26 gennaio, nel sito di scommesse sportive superscommesse.it, nella sezione notizie, è possibile leggere una intervista che abbiamo rilasciato per la rubrica "Dietro le Quinte"

Per la lettura dell'intervista clicca qui

giovedì 25 gennaio 2018

Decimo: A tu per tu con coach Matteo Manca (Propaganda)


Per dare continuità al lavoro svolto gli anni scorsi e permettere ai giocatori locali di disputare un campionato e mettersi alla prova, il Basket Decimo ha avviato quest’anno una collaborazione con la Polisportiva Olimpia Villaspeciosa.

I “vicini di casa” hanno unito le forze per mettere su un gruppo unico iscritto al campionato MSP categoria Propaganda, riservato ad atleti della fascia d’età delle scuole medie. Entrambi i club avrebbero altrimenti faticato a raggiungere il numero minimo necessario per affrontare la stagione in maniera dignitosa e utile sul piano della crescita individuale e di gruppo. 
Allena la squadra, che si alterna tra Decimomannu e Villaspeciosa per allenamenti e partite, coach Matteo Manca, già tecnico in passato delle giovanili biancorosse. Decimese, classe 1989, Matteo ha fatto parte in passato dello staff di coach Filippo Toscano in diversi campionati di Promozione, come assistente allenatore; sempre accanto a Toscano ricopre medesimo incarico nel San Leone Uta femminile. 

giovedì 28 dicembre 2017

Da Olbia a Calasetta, la nuova avventura di Mattia Pipiciello

Terminata la prima fase del campionato di serie C Silver, abbiamo voluto sentire come sta vivendo questa nuova avventura Mattia Pipiciello

Cresciuto nelle fila della Santa Croce Olbia, dal minibasket alla prima squadra, con la quale, nelle due ultime stagioni ha disputato il campionato di serie C Silver. Da questa stagione veste ancora gialloblu ma dalla parte opposta dell’isola.

Contattato questa estate dalla dirigenza tabarkina, Mattia ha deciso di accettare la sfida ed “emigrare” nell’isola di Sant’Antioco, sposando il progetto della grande famiglia del Calasetta Basket. Un progetto che vede i ragazzi coinvolti a 360°, impegnati nello sport ma anche nelle relazioni sociali.

Anche Mattia, come altri ragazzi provenienti da fuori, non ha impiegato molto tempo ad ambientarsi. Sentiamo dalle sue parole, come sta vivendo questa esperienza.

lunedì 2 ottobre 2017

Keene incanta Cagliari

Sono passati due giorni dalla bella vittoria della Pasta Cellino Cagliari, una vittoria importante per l'ambiente, una vittoria fortemente voluta, una vittoria di squadra, ma non possiamo non dare a Keene, il titolo di eroe della giornata. Il suo tiro da tre punti, quasi sulla sirena, rimarrà impresso a lungo nella mente dei tifosi. 

Riviviamo il finale: solo 11 secondi al termine dei 40 regolamentari, la Pasta Cellino conduce per 79-77. Uglietti in contropiede segna il canestro della speranza, si profila l'overtime. Si va al timeout. I due coach preparano lo schema. La palla è dei cagliaritani, Rullo dalla rimessa la consegna a Keene. Il cronometro scorre. Manca meno di un secondo, il “killer” si alza davanti a Ferguson e insacca la tripla che fa esplodere il pubblico. Trentadue decimi non bastano a Biella per rimettere in piedi l'incontro.

domenica 18 giugno 2017

Varca l'oceano la notizia della promozione di Matias Boni con la Coral Alghero


Pubblichiamo il testo originale dell'intervista a Matias Boni da parte della testata locale "LA OPINION" e sotto la traduzione in italiano

Matías Boni consiguió un ascenso en su primera temporada en Basket Coral

El alero pergaminense jugó para ese equipo en la cuarta divisional (Serie D) del basquetbol italiano y alcanzó subir de categoría. Desde el Viejo Continente y en diálogo con LA OPINION habló sobre esa experiencia vivida y declaró que evalúa regresar a Argentina.

Matías Boni emprendió hace 13 meses la aventura de abandonar sus hábitos en Pergamino para mejorar su calidad de vida en Italia y desafiar sus condiciones deportivas en la Serie D del basquetbol italiano. 395 días más tarde, el alero de 30 años campeón con Sports en 2015, se dio el gusto de conseguir el ascenso con el equipo Basket Coral y se relacionó con nuestras culturas. Desde el Viejo Continente y en diálogo con LA OPINION, habló sobre esa experiencia vivida y declaró que evalúa regresar a Argentina.

venerdì 31 marzo 2017

La Virtus Cagliari avrà una nuova “casa”

Intervista al presidente della società Riccardo Fava

Il sogno coltivato da tanti anni da parte della dirigenza Virtus Cagliari di avere una nuova casa, da alcuni giorni è realtà grazie all’approvazione, da parte del Consiglio Comunale di Cagliari con voto unanime (32 voti a favore su 32 aventi diritto), del progetto per la realizzazione dei nuovi impianti della Virtus nell’area di via Pessagno a Cagliari.

Presidente Fava, una bella soddisfazione quella arrivata dal Consiglio comunale: la Virtus avrà una nuova casa?
Una soddisfazione grandissima, che ripaga me e tutti quelli che hanno portato avanti questo progetto, per i tanti sacrifici e le difficoltà che abbiamo dovuto sopportare nel corso degli anni, ma siamo finalmente arrivati al traguardo. Credo che, considerando l’età (53 anni dalla fondazione), questa Società, tanto seguita e amata da gran parte dei nostri "cittadini" appassionati di basket, meriti qualcosa di nuovo rispetto a quelle ormai vecchie strutture geodetiche che sinora ci hanno ospitato.

venerdì 6 gennaio 2017

Mattia Pipiciello gioiellino gialloblu

Con l'articolo/intervista dedicato a Giuseppe Floridia ho deciso di portare avanti un progetto che da tempo mi balenava per la mente, ma che, il poco tempo a disposizione,  mi aveva impedito di realizzare, un nuovo ciclo di "A tu per tu con i protagonisti" dedicato a quei "giovani cestisti" che si stanno mettendo il luce, ai quali spetta il compito negli anni di prendere il posto dei loro compagni più titolati che, per motivi anagrafici, dovranno appendere le scarpette al chiodo.
Il mio prescelto di oggi è Mattia Pipiciello, playmaker classe 98, cresciuto cestisticamente in una società che per anni ha dato lustro al basket sardo, la Santa Croce Olbia. Mattia porta addosso un fardello pesante, quello di allenarsi e giocare in quella palestra dove ha mosso i suoi primi passi un ragazzino di nome Luigi per tutti "Gigi" che, a suon di canestri è arrivato sull' Olimpo del basket mondiale. Ma, per Mattia, questo non è né un peso né un handicap anzi, è uno stimolo per cercare di dare sempre di più. 

Andiamo ora a conoscer meglio Mattia che  ci racconterà come e quando è iniziata la sua avventura nella palla a spicchi.

giovedì 29 dicembre 2016

Ebeling: “Un sogno diventato realtà”

Nel match con Torino l'ala classe 1999 ha messo a segno i primi punti nella massima serie

Diciassette anni e un sogno: giocare a basket tra i grandi, seguendo le orme di papà John. Martedì nella sfida con l’Auxilium Torino Michele Ebeling, Tatu per tutti, ha messo a segno i primi punti in serie A. Entrato negli ultimi minuti del match l’ala classe 1999 ha segnato il primo canestro servito in area da Rok Stipcevic, mettendo il sigillo su una vittoria autoritaria ottenuta con energia e determinazione dai giganti.

lunedì 12 dicembre 2016

Floridia, giovane talento "cestista per caso"

Talenti si nasce o si diventa? Una domanda ricorrente nello sport, a cui forse non si darà mai una risposta, forse la verità sta nel mezzo, perchè partendo da terreno fertile, tutto è più facile. E' quello che devono aver pensato a Genneruxi quando Giuseppe Floridia, poco più che dodicenne, si è presentato in palestra per la prima volta. Pur senza essere passato per il minibasket, ha mostrato subito attitudine per questo sport e oggi, grazie a chi, più che creduto, ha scommesso in lui e la scommessa l'ha vinta, è una giovane promessa del basket sardo. Guardia di 192 cm, classe 1999, in sei anni partito dall' U13 sino alla prima squadra di cui è giocatore fondamentale, è arrivato quest' anno a esordire in serie B con i Pirates di Marco Sassaro.

Vi proponiamo la lettura della nostra chiacchierata con Giuseppe

giovedì 8 dicembre 2016

Il Presidente romantico

Vasconi, il basket femminile? «Un grande amore in crisi»

La storia del Sant’Orsola non è solo una storia di sport, ma anche una parte importante della storia di Sassari e dei suoi abitanti. Con Nereo Vasconi, attuale presidente della società sportiva, l’abbiamo ripercorsa sin dai suoi inizi, datati anni ’70.

L’allora Sporting Club Sant’Orsola disponeva di un campo all’aperto nel quale sono cresciute intere generazioni di atleti, basti pensare a Nunzia e Roberta Serradimigni, le quali hanno onorato il basket sassarese su tutti i campi della penisola, anche con la maglia della nazionale.

domenica 31 luglio 2016

Virtus Bologna, ecco Marco Spissu



Ancora un importante arrivo in casa Virtus Bologna. Da oggi veste ufficialmente i colori bianconeri
Marco Spissu, talento sassarese classe 1995, playmaker di 184 centimetri che ha debuttato in Serie A a soli sedici anni col Banco di Sardegna e nella passata stagione ha indossato la canotta dell’Orsi Tortona in Serie A2 Citroen Ovest.

“Un ragazzo che ha la pallacanestro nel Dna”, commenta il presidente Alberto Bucci, “e per questo siamo felici che abbia scelto di far parte della nostra squadra. Marco è un giocatore che, nonostante la giovane età, ha già una bella esperienza anche in un campionato come la Serie A2. Ci darà l’entusiasmo della gioventù, insieme ai ragazzi che approdano dal nostro settore giovanile alla prima squadra, e sono certo che troverà intorno a sé il clima ideale per confermare tutto il suo talento e per crescere ancora”.

mercoledì 27 luglio 2016

Filippo Serra saluta Calasetta


Ad un anno dal suo arrivo nella squadra sarda del Calasetta, l'atleta anagnino Filippo Serra saluta la maglia gialloblu che tanto gli è rimasta a cuore. Anagnia.com lo ha intervistato.


-Quali sono le tue emozioni alla fine di quest’anno?

Non so veramente da dove iniziare, potrei stare qui ore e ore a raccontare quello che è il magico mondo del paese di Calasetta. Ho passato un anno stupendo. In campionato abbiamo chiuso con la squadra in settima posizione; un campionato che alla fine si è rivelato di alto livello poiché la squadra cagliaritana del SuStentu si è guadagnata meritatamente la serie B. Arrivati ai playoff siamo stati sfortunati e abbiamo subito perso la serie 2 a 0. Campionato finito con molto rammarico e delusione, che ci ha visti essere favoriti in alcune parti dell'anno e sfavoriti in altre. Un altro anno molto importante per la mia crescita personale direi; ho lavorato bene sulle letture offensive con coach Masini e la ciliegina sulla torta è stato il titolo di capocannoniere del campionato. quindi nulla da rimproverarmi sul piano tecnico e sportivo ,sono contentissimo di aver preso la scelta lo scorso anno di firmare qui a Calasetta.

mercoledì 13 luglio 2016

L'Unione Sarda, la bella favola di Dario Zucca


Nell'allegato sottostante è possibile leggere l'articolo a firma di Massimo Musanti, dedicato al giovane cestista cagliaritano Dario Zucca, che si prepara alla nuova esperienza in serie A2, con la Pallacanestro Chieti.



lunedì 11 luglio 2016

venerdì 8 luglio 2016

Da L'Unione Sarda "Tore Serra classe e cuore"

Oggi sull' Unione Sarda, un pezzo dedicato a Tore Serra che vi proponiamo integralmente, ma prima vi consigliamo la lettura di questo articolo di Stefano Ambu, pubblicato sulla Nuova Sardegna, nientemeno che, il 24 febbraio 2001

CAGLIARI. Tore Serra, un anno a Sassari, una vita a Cagliari. Ha iniziato con il Brill, a 14 anni, e l'anno dopo era già in A a realizzare i suoi primi due punti, il giorno dell'esordio, contro il Gorena Petrarca. Inevitabili le convocazioni nelle nazionali di tutti i tipi, cadetti, juniores (medaglia di bronzo agli Europei), militare e sperimentale. Poi, la parabola ascendente del basket a Cagliari, sino ai play off per lo scudetto, ma anche quella discendente con le due tristissime annate Acentro.

venerdì 24 giugno 2016

Dario Zucca, un nuovo giovane talento in casa Proger


Roster 2016/17: completato il settore lunghi

La Proger Chieti è lieta di annunciare l’ingaggio di Dario Zucca, ala pivot classe ’96, proveniente dal campionato di serie B, dove ha giocato un’eccellente stagione, militando nel Valsesia Basket di Borgosesia. Dario, cagliaritano di nascita, ha lasciato nel 2012 la Sardegna per accasarsi prima nella Scavolini Pesaro e poi nella Reyer Venezia, società alla quale appartiene attualmente il suo cartellino e dove è arrivato a giocarsi la finale del campionato under 19 nel 2014. Sempre nel giro delle nazionali di categoria, Zucca era nel roster della nazionale Cadetti che quattro anni orsono è giunta quarta nel campionato europeo. Giocatore di ottime qualità tecniche e fisiche può occupare i ruoli di ala e di centro. Le cifre dell’ultima stagione descrivono un ottimo primo impatto con il mondo  dei senior. Nella regualr season ha giocato tutte e 30 le sfide in cartello con una media punti di 8.3 per quasi 19 a partita’, con una percentuale realizzativa sotto i tabelloni del 58% e con una media di 5 rimbalzi. Ancora migliori sono state le sue cifre nelle 8 partite di playoff, nelle quali Dario è stato mandato in campo per una media di oltre 24’, alzando il suo apporto di punti a 10.1 a gara, con il 61% di realizzazione. 

martedì 21 giugno 2016

Claudio Melis, "Parola di Capitano"

Foto di Valentina Cesare
Nel mio continuo girovagare da un campo all'altro, oltre al puro aspetto tecnico e sportivo, mi piace guardare le squadre anche sotto il profilo umano, e devo dire che spesso si scoprono delle belle cose. Quei rapporti e quella complicità che in molti casi trasformano in vincente, una squadra normale. Da anni, un pò per vicinanza e un pò per il rapporto che si è instaurato con la famiglia Pintonello, ho avuto modo di seguire in diverse occasioni le gare della Superga.
Un gruppo coeso, con uno zoccolo duro di elementi che giocano ormai da diverse stagioni insieme e che ha raggiunto un grado di affiatamento, da sembrare una grande famiglia.
Mi ha colpito l'affetto reciproco tra la squadra e il suo capitano Claudio Melis.
Ala classe 1985 di cm 190, cresciuto cestisticamente all'oratorio di piazza Giovanni, Claudio nella sua carriera ha iniziato con la maglia della San Paolo allenato da Simone Melis, per poi passare alla Superga sotto la guida di Nicola Pintonello. Durante tutti questi anni ha intervallato con esperienze in altre società tra cui lo Spirito Sportivo, la Polisportiva Cento nell'anno sportivo 2003/2004 e tre stagioni, dal 2010 al 2012, con la maglia dell' ASD Pisa IES, dove si era trasferito per motivi di studio.
Infortunatosi nei playoff della scorsa stagione, non ha mai fatto mancare il suo apporto, seguendo sempre le gare della propria squadra, sino al giorno in cui è potuto scendere nuovamente in campo affianco ai suoi compagni, per contribuire alla conquista della promozione. Purtroppo, il suo campionato si è concluso a pochi minuti dalla fine di gara 2 delle finali playoff contro la Dinamo 2000.
La gara più importante della stagione l'ha vissuta e sofferta in panchina, ma i suoi compagni non l'hanno deluso, regalandogli la gioia del taglio della retina. 
Da buon capitano, ha promesso ai suoi compagni che tornerà a vestire quella maglia, e ci possiamo mettere la mano sul fuoco che lo farà, perchè la sua è "parola di capitano".

Queste sono le parole che i suoi compagni gli hanno dedicato:

venerdì 10 giugno 2016

Stefano Muscas, una chiacchierata con Marco Sassaro

(foto Mario Dessì)
Stefano Muscas ci racconta la sua chiacchierata con Marco Sassaro, che riportiamo integralmente, in attesa che il sito cagliaribasket.it sia di nuovo operativo

Marco Sassaro ci racconta come ha costruito l'impresa e parla del futuro

Conosco Marco Sassaro  da quasi trent’anni, lui giocava ancora a Genneruxi e io ero un giovane assistente alla Russo Cagliari (antenata dell’attuale Accademia). Abbiamo preso la prima tessera di tecnico regionale insieme, è stato al mio fianco in panchina con la Ferrini femminile nella stagione '91-92 e per qualche anno ci siamo frequentati con amicizie comuni. Ha sempre avuto una certa visione del suo futuro in panchina; ambizioso, competente e pesantemente dedito alla cultura dell’allenamento di squadra che porta al risultato finale. 
Non rubo il lavoro ai giornalisti e, con questa chiacchierata, ho voluto solo rendere merito a un allenatore al quale , tra pregi e difetti, bisogna riconoscere che quando si butta in un’avventura ci crede ciecamente. Quest’anno ha plasmato una squadra che si sarebbe buttata nel fuoco per mettere in campo il suo credo tecnico. Esaltare questa promozione non è esagerato; chi segue il basket sa cosa significhi riportare una nostra società in un campionato nazionale . Chi lo segue meno si potrà rendere conto che la serie B innalza di parecchio il livello tecnico.

venerdì 4 dicembre 2015

Montemurro: “Una vittoria sarebbe la migliore medicina per la Virtus”

Sicuramente a Gianni Montemurro, neo coach della Virtus Cagliari subentrato da pochi giorni al dimissionario Nello Schirru, l’entusiasmo non manca. Ha cominciato a lavorare con impegno assieme allle ragazze della Virtus per cercare di raggiungere quella salvezza che attualmente con zero punti e otto sconfitte è lontana anni luce. Classe 1959 friulano di Pordenone Gianni Montemurro è un tecnico di vasta esperienza (quasi 25 anni) sulle panchine di numerosi club dalla serie A Dilettanti per passare alla B e alla C. Partendo da Pordenone e passando per Palermo, Faenza, Agrigento, Cecina, Trapani, Perugia e Cagliari. L’ultima panchina proprio lo scorso anno a Sestu con l’Accademia Basket chiudendo al secondo posto la stagione. Rapporto con i “Pirates” chiuso all’inizio dell’estate e una chiamata da parte della “nuova” Esperia di Giovanni Zucca per seguire diverse formazioni giovanili, prima di superare la recinzione e approdare in Virtus per sostituire l’amico Nello Schirru. Da buon friulano è cocciuto e riesce a motivare le sue squadre e i suoi giocatori, facendoli maturare soprattutto durante il lavoro settimanale.

Coach, una bella sfida quella di salvare la Virtus dalla retrocessione?
“Ho gli stimoli giusti, altrimenti non mi sarei avventurato in questa impresa”.

Non è certo una bella situazione: otto gare, otto sconfitte  e quattro punti di distacco dalla penultima…
“Non nascondo che la situazione sia decisamente difficile. L’accumularsi delle sconfitte porta chiunque pratichi uno sport, alla sfiducia  e allo scoramento: ad avere, comunque una pressione negativa”

Il segreto per risolvere questa situazione?
“Una vittoria sarebbe la migliore medicina. Ovvio che di partita in partita andremo alla ricerca dei due punti, ma cercheremo anche di migliorarci di giorno in giorno, con uno spirito di crescita che ci potrà far vedere un futuro migliore, anche se chiaramente zero vittore e otto sconfitte sono un bilancio davvero pesante”.

Quindi già da martedì grande impegno di tutti?
“Esatto. Il mio lavoro iniziale è stato quello di valutare  ciò che può dare questa squadra, sia nell’impegno individuale che nella globalità e capire meglio che cosa si può fare assieme”.

Un gruppo a cui sicuramente non manca la determinazione…
“Questo è certo. In questi giorni le ho viste lavorare tantissimo con il giusto atteggiamento e questo mi ha fatto tanto piacere. Un modo di lavorare evidenziato anche dal mio predecessore Nello Schiurru che ha sempre lodato l’impegno delle ragazze nel lavoro settimanale”.

A proposito di Nello Schirru…
“Va apprezzato quello che ha fatto e anche nel prendere una decisione che per noi allenatori è sempre molto sofferta. Un gesto ammirevole. Chiaramente ora cercherò di portare del “mio”. Nell’immediato avrò la delicatezza di non stravolgere e non mandare in confusione la squadre nel fare cambiamenti radicali dall’oggi al domani. Sarebbe negativo”.

Ma qualcosa andrà comunque modificata nell’assetto tattico del gruppo?
“E’ ovvio che, pian pianino, metteremo a posto delle cose. Chiederò subito alle ragazze di essere più costanti e continue, soprattutto dal punto di vista difensivo”.

Quindi il punto debole è la difesa?
“Credo che l’identità di una squadra parta proprio dalla difesa. Una parte del gioco che compatta il gruppo e che deve darci più possibilità di contropiede e di avere una sicurezza in più per sopperire alle difficoltà in attacco. Tutto questo sarebbe importante, anche se per vedere dei cambiamenti ci vorrà spero, sfruttando anche le vacanze natalizie, qualche settimana”

La squadra ha bisogno di un rinforzo?
“Voglio dare fiducia all’organico che ho, poi eventualmente, anche con la società si valuteranno dei cambiamenti. Non sono subentrato con l’idea di fare cambiamenti. Questo è il gruppo e con queste ragazze lavorerò per raggiungere gli obbiettivi”.

A Pordenone ha iniziato a lavorare con una squadra femminile, oggi dopo tanti anni di maschile ritrova una squadra in “rosa”. Differenze?
Nessuna. La pallacanestro è quella e non cambia tra maschile e femminile, anche se credo che con le ragazze si possa lavorare bene e in serenità, semprechè seguano i dettami e la filosofia del tecnico”.

In bocca al lupo coach…
“Ci tengo, soprattutto a ringraziare la società Esperia Cagliari e in particolare il suo presidente Giovanni Zucca perché non mi ha mai messo nessun vincolo lasciandomi libero di accettare, in qualsiasi momento, panchine importante. Con i granata ho iniziato un percorso limitato ai gruppi giovanili e non intendo rinnegarlo. Saranno mesi molto impegnativi, soprattutto per me. Ma ci sono abituato, spero solo di riuscire con i vari gruppi a ottenere risultati lusinghieri”.

Ufficio Stampa Virtus Cagliari

mercoledì 28 ottobre 2015

Francesco Veccia da Porto Torres alla serie A


Per la rubrica "A tu per tu con i protagonisti" intervistato di turno, Francesco Veccia.

La carriera 

Nato il 4 aprile del 1993 a Sassari, Francesco ha iniziato a giocare all’età di 6 anni nella società di minibasket di Porto Torres con cui, Francesco Veccia in maglia Nazionale nella stagione 2007/2008, prende parte al campionato dell’allora B1. Nella stagione 2008/2009, a 15 anni, approda alla Pallacanestro Reggiana iniziando il percorso nelle giovanili a partire dalla categoria Under 17. Nel 2009 arriva il riconoscimento da parte della Regione Emilia Romagna come migliore promessa giovanile. Resta a Reggio fino alla stagione 2012/2013, e nel 2010, a soli 17 anni, esordisce con la prima squadra nel campionato di Legadue contro Vigevano , nel 2012, in Serie A1 dove ha disputato 11 gare (di cui 4 nei playoff). Nel 2011 viene inserito nel miglior quintetto alle Finali Nazionali U19. Nell’estate del 2008 vince il Torneo Dell’Amicizia di Madrid con la Nazionale Under 16. Nel 2010 partecipa a Barcellona al camp NBA “Basketball Without Borders” che raduna i migliori giovani cestisti non statunitensi. Nello stesso anno veste anche la casacca della Nazionale nei Campionati Europei Under 16 in Lituania e Under 18 in Polonia. Nel 2013 arriva anche la convocazione nella Nazionale Under 20. Nella stagione 2013/2014 viene ceduto in prestito da Reggio Emilia agli Stings della Pallacanestro Mantovana, che ha vinto il campionato di Serie A2 Silver, mentre nella stagione 2014/2015 è stato aggregato alla Grissin Bon di coach Menetti per poi essere ceduto in prestito al Basket Veroli in Serie A2 Gold nel dicembre 2014.
Oggi è un giocatore della Benaquista Latina nel campionato di Serie A2.

Fonte: www.latinabasket.it

L'intervista

Hai mosso i primi passi nella  tua città, al CMB Porto Torres con coach Massimiliano Del Rio, dove hai debuttato in un campionato nazionale con la Silver e da lì è iniziata la tua carriera. C’è mai stato un interessamento da parte della Dinamo?
 Si, ci sono stati dei contatti ma in quel periodo a Porto Torres avevo più possibilità di migliorarmi, perché potevo allearmi tutti giorni con una squadra senior B1 e avere la possibilità di scendere in campo in alcune partite. La società era molto competitiva anche sul fronte del gruppo delle giovanili tanto da sfiorare la qualificazione alle finali nazionali under15 e under17.


Durante la tua carriera in Sardegna, hai collezionato convocazioni con la rappresentativa regionale, partecipando a vari tornei e tante chiamate con la nazionale. Questo ti ha dato tanta visibilità, sino al punto che sei stato ad un passo da approdare alla Montepaschi, poi, la rinuncia. Se potessi  tornare indietro, rifaresti la stessa scelta?
 In questo momento non rimpiango nessuna scelta, ritengo di essere stato molto fortunato a far parte della Pallacanestro Reggiana, la quale ha permesso che diventassi una persona migliore e vivessi il sogno di provare ad essere un giocatore.


Un anno dopo il mancato trasferimento a Siena, sei passato alla Pallacanestro Reggiana, una società molto attenta, dove si sono formati parecchi giocatori importanti. Pensi che per la tua formazione sia stata la  scelta azzeccata?
Come ho detto non rimpiango niente e rifarei la stessa scelta altre mille volte, perché oltre ad una società organizzata e con un progetto ben definito dal punto di vista giovanile, ho trovato un gruppo di persone che in tutti modi cerca di aiutarti per farti sentire a casa.


In questi anni, tra selezioni, nazionale e squadre di club, sei stato allenato da tanti coach. A quale di questi sei legato particolarmente e ritieni che sia stato il tuo vero maestro?
Credo che sia stata una grande fortuna essere allenato da tanti coach di altissimo livello  in questi anni e ognuno di loro ha contributo alla mia formazione. Andrea Menozzi, il coach di riferimento del settore giovanile della Pallacanestro Reggiana, è quello a cui sono più legato, probabilmente perché è quello con cui ho avuto modo di “lavorare “ per più tempo ed è quello a cui chiedo sempre un consiglio quando sono in difficoltà, anche adesso che non sono più a Reggio Emilia.


Veccia, Chessa, Spissu e Merella, quattro sardi nel campionato di serie A2, tutti del nord Sardegna e nessuno del sud. Pensi sia un caso? Oppure c’è una ragione?
Non saprei. Potrebbe essere la presenza di squadre senior che militano in campionati importanti ( Silver, Dinamo ) e la vicinanza di giocatori di alto livello che portano ad immaginare la concreta possibilità di fare quel tipo di vita. 


Dei giocatori italiani attualmente in attività, ce n’è qualcuno in particolare  a cui ti ispiri, o che ritieni il più forte?
Ispirarmi no, però ritengo che in questo momento ci siano parecchi giocatori italiani di altissimo livello e Alessandro Gentile in questa prima parte di campionato sta dimostrando tutto il suo potenziale fisico e tecnico, migliorando partita dopo partita.


Tu sei un giocatore di proprietà della pallacanestro Reggiana. Nella finale scudetto, ironia della sorte, sono arrivate la tua squadra di appartenenza e la squadra della tua terra. Per quale delle due il tuo “cuore” ha battuto di più?
Ho svolto tutto il percorso delle giovanili con Reggio Emilia e mi sono allenato con la squadra fino a Dicembre, prima di trasferirmi a Veroli. Sarei stato molto felice se la Reggiana avesse vinto lo scudetto, poiché ho partecipato anch’io al progetto della società in questi anni. Dall’altra parte sono orgoglioso che Sassari abbia vinto, perché per tutta la scorsa stagione ha dimostrato di meritarsi il titolo e ormai la Dinamo è diventata un punto di riferimento sportivo per tutta la regione.


Nei tuoi sogni da cestista in erba e, prima di approdare in un club importante, c’è mai stato quello di indossare la maglia Biancoblu?
Da piccolo sicuramente sognavo di vestire i colori della mia città, Porto Torres, ma con il trasferimento a Reggio Emilia il mio percorso è cambiato.


Ringraziamo Francesco per la sua disponibilità e gli facciamo i nostri migliori auguri per questa sua nuova avventura con il Latina Basket.

di N.C. Basket Sardegna