venerdì 10 giugno 2016

Stefano Muscas, una chiacchierata con Marco Sassaro

(foto Mario Dessì)
Stefano Muscas ci racconta la sua chiacchierata con Marco Sassaro, che riportiamo integralmente, in attesa che il sito cagliaribasket.it sia di nuovo operativo

Marco Sassaro ci racconta come ha costruito l'impresa e parla del futuro

Conosco Marco Sassaro  da quasi trent’anni, lui giocava ancora a Genneruxi e io ero un giovane assistente alla Russo Cagliari (antenata dell’attuale Accademia). Abbiamo preso la prima tessera di tecnico regionale insieme, è stato al mio fianco in panchina con la Ferrini femminile nella stagione '91-92 e per qualche anno ci siamo frequentati con amicizie comuni. Ha sempre avuto una certa visione del suo futuro in panchina; ambizioso, competente e pesantemente dedito alla cultura dell’allenamento di squadra che porta al risultato finale. 
Non rubo il lavoro ai giornalisti e, con questa chiacchierata, ho voluto solo rendere merito a un allenatore al quale , tra pregi e difetti, bisogna riconoscere che quando si butta in un’avventura ci crede ciecamente. Quest’anno ha plasmato una squadra che si sarebbe buttata nel fuoco per mettere in campo il suo credo tecnico. Esaltare questa promozione non è esagerato; chi segue il basket sa cosa significhi riportare una nostra società in un campionato nazionale . Chi lo segue meno si potrà rendere conto che la serie B innalza di parecchio il livello tecnico.


Marco…(anzi Sandro Marco, come lo chiama la mamma) hai vinto un campionato lungo, quasi interminabile con un crescendo finale. Dì la verità: adesso i giocatori non vorrai vederli per un bel po’…
Dopo le emozioni che mi hanno regalato??se avessi una casa più grande me li porterei anche a dormire...ora vacanza con la famiglia e poi un calcetto promesso da troppo tempo e sempre rimandato

Ti avevo sentito all'inizio dell'anno e , aldila' delle dichiarazioni di facciata, ti conosco da quasi trent'anni...tu questo campionato volevi vincerlo dal primo giorno.
Sbagliato. Dal primo giorno si ma da quello in cui si era interrotto il rapporto con l'Accademia.
Aspettavo questo momento dal 18 maggio 2014,c'era qualcosa in sospeso...e poi vincere e voler vincere sono concetti assai distanti, in Sardegna però abbiamo pensato di poter riuscire a farlo.

Puoi paragonare questa esperienza ad altre in carriera?
Ho sempre cercato di fare di più, di conoscere di più, di migliorarmi ma soprattutto di evitare i confronti se non per limare i difetti. Questa esaltante stagione e' frutto di una maturazione in primis umana o almeno così la ricorderò. Mi conosci a sufficienza...sto già pensando a come poter far di meglio.

Sei stato diciamo "dimenticato" per qualche anno. E' stata anche una scelta tua quella di metterti da parte, indubbiamente, ma c'è qualche sassolino da togliere ?
Mi reputo fortunato ed orgoglioso per quello che sono riuscito ad ottenere fino ad oggi. Mi rispetto. Non ho rimpianti, nessun sassolino anche se sicuramente se fossi stato più "felpato" e frequentato gli ambienti giusti avrei potuto avere di più...

Per la prossima stagione sei già in accordo con la società E, se si, riuscirai a conciliare il tuo lavoro con un campionato professionistico?
La nostra realtà, purtroppo, non permette lavori e campionati da e per professionisti, lo abbiamo appena sottolineato con il nostro "orgoglio dopolavorista". Dirigenza, staff e giocatori hanno questo status, magari si potesse campare di basket!
La volontà di proseguire insieme e' forte ma penso altrettanto legittimo fermarsi un attimo a riflettere e confrontare le visioni sul futuro per il bene della Società.

Escluso Nicola Elia, poichè la risposta sarebbe ovvia.. dimmi un nome determinante per questa impresa appena compiuta. Non valgono quelli dei dirigenti, ne’ del tuo assistente. Spara questo nome, tanto non si offende nessuno...
Impossibile non nominare Nicola ed impossibile scindere l'uomo dal giocatore, un onore allenarlo. Impossibile citare un solo nome....Vittoria figlia della Squadra come non mai! Sempre determinanti a turno, il massimo per un allenatore: basti pensare alla stagione regolare dei quattro lunghi o a Calandra in semifinale, a Villani e Davide Melis a Firenze o a Pilo contro la stessa Firenze, in casa. Nella poule promozione "la strana coppia" Graviano-Edo Melis, sulla distanza delle 6 gare, ha firmato in maniera indelebile il nostro percorso.

S.Muscas

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