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venerdì 17 aprile 2015

Guardare ed Imparare dagli ANTICHI…..anche nello SPORT?


In premessa ( alcuni passaggi ripresi dal WEB) che mi piace ricordare…. In PRIMIS  le sette meraviglie del mondo antico  che sono state costruite più di 2000 anni fa con il lavoro e la collaborazione di Geniali TECNICI e di Migliaia di lavoratori.  Poi piu’ recentemente, desidero ricordare cio’ che fu la scuola giottesca, del XIV secolo, al quale fecero parte un gran numero di pittori legati dall'insegnamento e dall'imitazione dei modelli del  grande GIOTTO, artista che aveva condotto i lavori e le numerose commissioni della sua bottega con una organizzazione del lavoro guidata con una logica imprenditoriale, che necessitava del coordinamento del lavoro di numerosi collaboratori.
Qualcuno potrebbe pensare che sono fuori tema, quindi entro subito nel merito, tornando al nostro Sport Preferito “ La pallacanestro” che dal tempo del suo inventore l’americano James Naismith gia’ nell’anno 1891, organizzo’ e fece svolgere, con solo 13 regole, il gioco della Palla A CESTO. Tanta e faticosa strada ha percorso questo nostro SPORT oggi chiamato  nel Mondo “BASKET”, certamente l’evoluzione e la spettacolarizzazione è stata in grande parte favorita dagli Istruttori e dagli ALLENATORI che hanno fatto la storia negli ultimi 120 anni. Torno ora alla Pallacanestro di casa nostra, mi pare opportuno ricordare che per tanti anni a partire dal dopo 2^ guerra Mondiale sino a circa 15 anni fa, l’ITALIA del BASKET era considerata una delle NAZIONI piu’ forti in EUROPA, ma anche del RANKING Mondiale. Cosa è successo in questi ultimi anni? Molte cose sono state dette e trattate e condivise  ampiamente da Giornalisti Esperti, da Tecnici federali, da addetti ai lavori e da semplici ed importanti  tifosi, ma dove sono i COMMENTI e le PROPOSTE della maggior parte degli  Allenatori? Certamente non mancano in assoluto, perche’ alcuni grandi Personaggi  che hanno guidato la Nostra nazionale e vinto sia all’estero che in Italia anche con le squadre dei CLUB, ancora OGGI continuano a dare e scrivere suggerimenti importanti per invertire una ROTTA che ha ridotto la nostra Pallacanestro ad un NOIOSO Pick and Roll, ad un uso del PALLEGGIO ESASPERATO e ha dimenticato molti dei FONDAMENTALI INDIVIDUALI e di SQUADRA che hanno fatto e che fanno la Differenza alla Fine di ogni PARTITA. In ultimo, ma non ultimo, mi associo a tutti coloro che lamentano la MANCANZA di CONFRONTO tra gli addetti ai lavori, dimenticando che lo scambio di Idee e di Proposte è il SEGRETO per CRESCERE piu’ Velocemente e Meglio per  TUTTI.

Coach G.VENUTO

mercoledì 15 aprile 2015

BREVI NOTE tratte da CLINICS del PASSATO…..sempre Attuali!


In ogni clinic tecnico che tanti anni fa veniva organizzato dalla FIP e dal CAF (Comitato Allenatori Federali), tenuto da GRANDI ALLENATORI provenienti dagli USA, ma anche con la presenza di relatori Italiani, succedeva che le presenze degli allenatori italiani erano sempre da tutto esaurito; inoltre la ns. Federazione consegnava all’ingresso, ad ogni partecipante, un Blocco Notes e relativa Penna, utile per prendere Appunti o Spunti. Ne ho ritrovato uno tra i miei libbri e con piacere scrivo alcune NOTE che scrissi, riprendendo dei Concetti che sono a mio modesto PARERE non solo UTILI, ma sempre Attuali e FONDAMENTALI!...



a) il Palleggio serve per andare a canestro o migliorare un angolo di  passaggio,INSISTERE nell’uso, favorisce la DIFESA.
b) Ogni pallone giocato in attacco in maniera frettolosa e con poca tecnica AUMENTA la percentuale di errori.
c) Perdere 1 o piu’ possessi di palla (es. per passi in partenza, blocchi ciechi fallosi, sfondamenti, Falli TECNICI etc. puo’ costare dai 4 ai 6 punti.
d) in Attacco quando non facciamo Contropiede (Che è la nostra 1^ opzione, occorre far girare la palla velocemente e bene, nessun attaccante deve stare FERMO in una posizione per più di 2 secondi.
e) utilizzate di piu’ le FINTE e quando ricevete il pallone la 1^ cosa da fare in attacco è Guardare il Canestro avversario, cio’ fara’ subito sbilanciare il vs. difensore.
f) TIRI LIBERI, inventatevi cio’ che volete, ma ricordatevi che se non segniamo dal 75% all’80% minimo, sara’ difficile VINCERE!
g) Ultima, ma non ultima cosa, Ricordatevi che gli ARBITRI NON esistono dopo che hanno fischiato una infrazione contro Voi o la Vs. squadra, PROTESTARE in continuazione soprattutto FUORI CASA ed in GENERALE sempre, porta solo NEGATIVITA’ ancora piu’ pesanti nei vostri confronti.
ALLA FINE DI OGNI PARTITA “SEMPRE” si SALUTANO gli AVVERSARI, gli ARBITRI e si va al Centro del CAMPO a Salutare il pubblico.

Coach Giovanni VENUTO

martedì 14 aprile 2015

GIOCHIAMO col TRIANGOLO di coach TEX WINTER…..


Il mio amico coach e prof. ETTORE ZUCCHERI in tanti anni di nostra amicizia che risale gia’ dal tempo in cui era Responsabile del settore Giovanile della VIRTUS BOLOGNA ed Assistente di DAN PETERSON, mi ha sempre dato dei consigli importanti, supportati anche dai tanti appunti e libri che lui ha scritto e mi ha regalato. Dopo la premessa mi sembra doveroso scrivere alcuni passaggi tratti da alcune pagine di una sua pubblicazione di qualche anno fa.

    “GIOCHIAMO COL TRIANGOLO DI TEX WINTER”

Morice Frederick “TEX” WINTER” è una leggenda della NBA, allenatore di successo ed innovatore del sistema di gioco americano con il suo “TRIANGOLO OFFENSIVO”. Come assistente di PHIL Jackson ha vinto ben 6 Titoli con i CHICAGO BULLS e 3 Titoli con i Los ANGELES LAKERS. WINTER imparo’ il Triangolo Offensivo gia’ nel 1947 presso l’Universita’ South California, poi dopo aver ottenuto importanti successi all’eta’ di 62 anni, nel 1985, comincio’ la carriera come Assistente Allenatore nella NBA con i Chigago Bulls. Ora analizziamo la caratteristica principale del sistema TRIANGOLO: Un CENTRO in Posizione di Post Basso, Un’ALA e una Guardia (posizionata nell’angolo); l’altra Guardia posizionata in  punta alla Lunetta e l’altra ALA sul lato debole in posizione di Post ALTO. L'obiettivo dell'attacco è quello di posizionarsi correttamente secondo questo schema per creare una buona spaziatura tra tutti i giocatori in campo e metterli in grado di creare linee di passaggio pulite tra ogni giocatore ed i suoi quattro compagni. Ogni passaggio e successivo taglio devono avere uno scopo e si adattano alle scelte effettuate dalla difesa.
P.S. Naturalmente aggiungerei che per VINCERE, non sarebbe bastato solo avere lo SCHEMA d’attacco o di DIFESA, ma occorreva ed occorrera’ sempre, ALLENARE i propri Giocatori CON PASSIONE, CON TANTA FATICA e CON LA CURA di Ogni MINIMO PARTICOLARE TECNICO e FISICO, sapendo bene che OGNI AVVERSARIO che si incontrera’ NON Ci REGALERA’ MAI NULLA.

Coach G.VENUTO

lunedì 13 aprile 2015

Un Souvenir degli ALL STARS di S.MARINO.....


Nell’estate del 1989 esattamente nel mese di Settembre, ebbi la grande opportunità di guidare la “GRECIA  e SPAGNA In Grande FERMENTO”.  Poi quel Titolo si rivelo’ profetico, infatti inizio’ in quegli anni il grande BOOM di Risultati Internazionali che la GRECIA prima e poi la SPAGNA iniziarono a collezionare. Tornando alla squadra degli ALL STARS desidero ricordare i nomi del Team: Bill Paterno(ex Trieste), Michael ZENO (fratello di Tony Zeno ex Brindisi), Brett Vrooman(ex pivot di Siena,Napoli e Perugia), Tim Garrett (ex Mulhoue Francia), La Verne EVANS (ex NBA dei Dallas Mavericks), Michael Starks (proveniente da CHIGAGO), Laurent CRAWFORD (dalla CBA Sioux City), Rhodes Lafester (University IOWA STATE), Ricky Edmonds (all American del Presbyterian College), Byron STRICKLAND (H.S. Harden s.) e ALVIN Franklin (Play dall’Università di HOUSTON TEXAS). Dirigente Accompagnatore GIORGIO ROMERSA e il sottoscritto come CAPO ALLENATORE. Dopo il doveroso ricordo di tutti i partecipanti a quel Tour Europeo,desidero ricordare cio’ che fu sottolineato nell’articolo di Superbasket dal dott.GIORDANI…
Formazione degli ALL STARS di S.MARINO, famosa squadra ITINERANTE dell’amico/AGENTE Luciano Capicchioni.  Per una serie di coincidenze, da Assistente designato, mi ritrovai a fare il CAPO Allenatore. il tour ebbe inizio subito in SPAGNA dove restammo 15 giorni disputando 6 incontri Ufficiali ed un paio di Amichevoli. Dopo tale premessa è doveroso da parte mia ricordare l’OSPITALITA’  offertami dal GRANDE  ALDO GIORDANI di pubblicare alcuni miei articoli, sulla sua Rivista, che gli inviai dall’estero. Uno dei Titoli che lui inseri’, fu
                             
   “GRECIA e SPAGNA in GRANDE FERMENTO per il BASKET”

Infatti, la Spagna in quell’estate INAUGURO’ ben 4 bellissimi impianti di Basket da 4000 e piu’ posti in piccole citta’ di non piu’ di 20/30 Mila Abitanti, agli incontri amichevoli contro gli ALL STARS ogni palazzetto era stipato di Tifosi già da 2 ore prima delle gare. A Madrid nell’incontro Amichevole tra Gli All STARS di S.MARINO e la PAINI NAPOLI guidata allora da Mirko NOVOSEL, erano presenti ben 7.000 spettatori. I Media regionali e Nazionali davano ampio spazio al FENOMENO BASKET, anche se trattasi di partite Amichevoli di PRECAMPIONATO. Identica atmosfera veniva riservata in GRECIA, dove negli incontri Amichevoli tra gli All STARS di CAPICCHIONI,  il PAOK di SALONICCO e il BOSNJA SARAJEVO la presenza dei Supporters Locali registrava il tutto esaurito, in sole Due giornate di gare ben 18.000 spettatori assistettero alle partite. Ultima annotazione, tornando in ALBERGO attraversando la periferia di Salonicco, notai dall’Autobus, tanti Canestri Singoli appesi ai Balconi di alcune case, alcuni Campetti in Cemento con canestri regolari, il tutto in stile PLAYGROUND AMERICANO, in una Parola “GRECIA e SPAGNA in GRANDE FERMENTO”.

P.S. Grazie ancora AMICO della Pallacanestro Italiana….. “ALDO GIORDANI”.

c.G.V.

giovedì 9 aprile 2015

C’era una Volta….il SETTORE TECNICO FEDERALE!

Tanti anni fa la F.I.P. utilizzava, qualche piccola risorsa proveniente dalle somme versate dagli allenatori per i Rinnovi del tesseramento annuale, pubblicando e distribuendo gratuitamente, dei Libri/Manuali sulla Figura del TECNICO di BASKET. Alla prima pagina di una Terza Edizione…. il TITOLO recitava…..
                                          
  “L’ALLENATORE (PREMESSA):

Negli ultimi anni, si è sentita la necessita’, da parte di tutti gli organi interessati, di lavorare sui GIOVANI, allo scopo di produrre un Maggior Numero di Giocatori di buon Livello. Nasce cosi’ l’idea di questo TESTO, il cui principale intendimento è quello di sottolineare l’importanza del miglioramento FISICO,TECNICO e PSICOLOGICO, dei ragazzi che hanno intrapreso la carriera di giocatore di pallacanestro, a QUALUNQUE LIVELLO SI TROVINO. il Libro si rivolgeva soprattutto a coloro ai quali è demandato il compito di creare le nuove generazioni, di portarle ai massimi livelli, di farne gli eredi dei campioni del passato: “GLI ISTRUTTORI DI BASKET” cioè i Veri INSEGNANTI dei FONDAMENTALI di BASKET. Le FINALITA’ piu’ importanti da raggiungere gia’ all’inizio degli Allenamenti:


  • Puramente LUDICHE, specialmente con i Bambini dal primo incontro con il Minibasket;
  • DIDATTICHE, in altre parole, creare giocatori completi soprattutto nell’ambito di una società di stampo Professionistico o anche Semiprofessionistico;
  • Prettamente AGONISTICHE, ovvero, tendenti ad un risultato più immediato,o, comunque all’insegnamento di come raggiungerlo.
  • Il Piano di Allenamento va preparato e curato sempre prima a TAVOLINO, sia quello GIORNALIERO, SETTIMANALE e ANNUALE.
  • Notevole importanza deve avere l’ASPETTO ANALITICO di ogni Singolo Movimento, avulso da ogni altro, per raggiungere l’esatta esecuzione di ogni DETTAGLIO!
  • Prima di terminare questo articolo scrivo cio’ che leggo a proposito dei Fondamentali SENZA PALLA: Le partite di basket si giocano mediamente, meta’ all’attacco e meta’ in Difesa, di solito ogni giocatore tratta la PALLA circa  4/5 minuti (TRANNE IL Play che tiene il possesso molti piu’ minuti), quindi ogni squadra sul terreno di gioco deve giocare moltissimi minuti senza Palla, qui si capisce l’importanza assoluta dei giocatori che lavorano per mantenere il possesso di essa, in modo da avere piu’ possibilita’ di fare CANESTRO e nel contempo far diminuire queste possibilita’ all’avversario.

Mi fermo qui e spero di continuare in prossimi articoli ripresi da Testi che conservo nella mia RACCOLTA di ogni cosa che riguarda la PALLACANESTRO.

Coach Giovanni VENUTO

lunedì 6 aprile 2015

NOSTALGIA del 1°…….. SUPERBASKET ???

Penso che il grande Aldo Giordani, da lassu’ in cielo, non sarebbe contento del momento che sta attraversando il nostro basket. Pero’ oggi desidero riportare alcuni scritti di una Rivista, datata 16/22 Luglio 2008, giorno che Superbasket targato A.Giordani, festeggiava i 30 anni dalla uscita del primo numero del suo Settimanale. Il direttore in carica, era allora, FRANCO MONTORRO, che tra l’altro scriveva: in una finestra Pergamenata si leggeva: “Due lettere confermano il malessere diffuso di fare basket oggi, in Italia, anche solo per portare nuove idee, Gratis. Ma siamo in un momento in cui tutto sembra appiattito, rassegnato e senza visioni comuni. Ecco perche’ se sciopero azzurro sarà, auspichiamo almeno che travolga tutto. Perché è meglio ripartire da zero piuttosto che finire a zero: zero di entusiasmo, collaborazione e ricerca”. Un altro dirigente di Societa’ scriveva: Istituzioni distanti, sponsor che promettono e poi non mantengono, difficolta’ nel crescere vivai per problemi di impiantistica carente  ecc.ecc. Tra fusioni, cessioni di titoli, rinunce, chissà dove andremo a finire?  Non resta che sperare che qualcuno in alto gestica meglio le cose per non disperdere patrimoni umani e sana passione per il nostro sport preferito. ERGO! niente di NUOVO sotto il SOLE, infatti a distanza di 7 anni da quell’articolo, la situazione invece di migliorare sta andando alla DERIVA. I motivi sono pochi o tanti, questo lo lascio decidere a coloro che sono al VERTICE del nostro SPORT ed in particolare della nostra Pallacanestro; ma mentre il Vertice cerca di trovare dei RIMEDI NON piu’ rimandabili; penso che tutta la BASE delle Societa’ Italiane dall’ultima iscritta alla Federazione a quelle che hanno fatto e fanno ancora la STORIA dovrebbero guardare e collaborare insieme, non per curare il PROPRIO ORTICELLO, ormai secco, ma per Rilanciare a tutti i livelli il nostro BASKET.

Coach Giovanni VENUTO


venerdì 3 aprile 2015

Le 50 Cose da Fare o Non Fare in DIFESA! (Parte Seconda)


Continuazione altre 15……delle 50 Cose da Fare o da Non fare in DIFESA!

Tratte da appunti di coach TOM BARTLETT ( Florida University) anno 1967….sempre Attuali!


  • 11) se avete bisogno di Riposo, Riposatevi in attacco;
  • 12) In difesa, parlate sempre sia ai compagni, ma anche al vostro avversario;
  • 13) Siate Pronti ad aiutare sull'uomo di un compagno;
  • 14) Dopo un Cambio, restate con l’uomo nuovo finché non si presenti una facile possibilità di riprendere il vostro;
  • 15) Tenete le Anche Basse e le Mani in Movimento;
  • 16) Tenete avanti il piede corrispondente alla mano che avete alzata;
  • 17) La difesa si gioca con i piedi e con la testa;
  • 18) Se perdete l’uomo Non concedete all’avversario la via della linea di fondo;
  • 19) Se perdete l’uomo che stavate marcando, scattate in mezzo, vicino al canestro;
  • 20) Anticipate sempre il vostro Avversario, se è un giocatore Forte;
  • 21) Quando l’avversario ha ultimato un palleggio, marcatelo stretto ed agitate le braccia senza commettere falli;
  • 22) impedite a chi taglia di raggiungere il punto dove vuole ricevere la palla;
  • 23) Guardate chi taglia negli occhi. Se taglia dietro di voi, alzate subito le braccia;
  • 24) Quando vi trovate solo a difendere un contropiede, proteggete il centro area;
  • 25) quando un avversario finisce di palleggiare, avvicinatevi e attenti a quando avvicina l’altra mano alla palla.Potrebbe tirare in sospensione.


Coach Giovanni Venuto

mercoledì 1 aprile 2015

Le 50 Cose da Fare o Non Fare in DIFESA!


Nelle Universita’ Americane sin dagli anni 50 venivano utilizzati Staff Tecnici composti da 1 capo Allenatore ed almeno 2 Assistenti; Specialisti (1 per la Difesa e 1 per l’Attacco. Ma tornando alle Cose da Fare o Non Fare in Difesa, riporto il pensiero di Coach TOM BARTLETT della Florida UNIVERSITY che nell’anno 1967 ottenne 21 Vittorie contro 4 sole sconfitte, naturalmente battendo il Record di vittorie di questa Universita’. Per ragioni di Spazio inserisco i primi 10 suggerimenti, se mi sara’ permesso dal sito, in seguito ne inseriro’ altri:


  • 1)FATE che il Vostro uomo Tiri quando non vorrebbe Tirare;
  • 2)Usando la visione periferica ed un costante movimento del capo, siate in grado di  vedere il vostro uomo e la palla. Se dovete scegliere, scegliete il vostro uomo;
  • 3)Quando il vostro uomo passa, non girate la testa per vedere dove va la palla;
  • 4)Non vi rilassate quando il vostro uomo non ha la palla;
  • 5)Dovete conoscere il vostro avversario. Se potete, andate a vederlo quando gioca;
  • 6)Quando parte un Tiro, tagliate fuori il vostro avversario;
  • 7)Non sollevate i piedi da terra;
  • 8)Arretrate prima che la gamba che è sul lato verso il quale il vostro avversario ha fintato;
  • 9)Non incrociate mai le gambe se non per un disperato tentativo di riprendere un avversario che vi è sfuggito.
  • 10)Attenti ai blocchi ciechi. Usate le mani, gli occhi ed i compagni per evitarli.


Coach Giovanni VENUTO


lunedì 30 marzo 2015

Bastano….. Poche parole!

Desidero riproporre alcune frasi di grandi personaggi che hanno fatto la Storia della Pallacanestro….pochi concetti che parlano da soli alcuni ripresi dal LIBRO del BASKET del grande Giornalista Aldo GIORDANI:

-PETE NEWELL: Coach degli USA a Roma vincitori alle Olimpiadi di Roma del 1960. “Chi imposta ed impone il proprio ritmo ha già vinto mezza partita”;

-HANK IBA: Vincitore di 3 Olimpiadi per gli USA ’48-‘64-‘68 : “Finchè la palla è in nostro possesso – gli avversari Non possono segnare.”

IL POSSESSO di PALLA rappresenta nella valutazione Complessiva “Un PUNTO” ed un coefficiente di 1,10”. Questo vuol dire che ogni palla persa significa UN PUNTO REGALATO agli avversari.

-IL  CONTROPIEDE  (The second Attack)

1°) Requisito, conquistare il rimbalzo difensivo, e senza alcun Palleggio  aprire subito sull’esterno più vicino (First - Outlet Passage – (without dribbling).

2°) L’uomo con la palla deve percorrere la linea mediana del Campo, mentre gli altri due compagni devono correre Larghi; il palleggiatore ha 4 possibilità  (FOUR POSSIBILITIES):

-Tirare in sospensione dalla lunetta centrale;
-Servire a destra il compagno;
-Servire a sinistra il compagno;
-Servire indietro il RIMORCHIO in arrivo.

ERGO: Chi continua a fare Yo-Yo in palleggio perde secondi preziosi e fa rientrare e sistemare la Difesa…..rendendo Nullo il Contropiede,e costringe la propria squadra ad affrettare le conclusioni spesso senza esito positivo.

Coach Giovanni VENUTO

sabato 28 marzo 2015

Il LAVORO alla lunga...PAGA sempre


Ho assistito alcuni mesi fa a 3 allenamenti all'estero, per la precisione a SPALATO, di squadre maschili under 19 e 17. Gli istruttori (ne ho visti 2 + 1 preparatore atletico), prima di iniziare il lavoro di squadra hanno fatto eseguire il riscaldamento durato circa 10/12 Minuti facendo fare solo fondamentali individuali mai con giocatori fermi, utilizzando i 2 canestri tradizionali del campo e altri 4 senza tabellone piazzati negli angoli del campo. Subito dopo 3/4 Minuti di stretching e poi inizio allenamento di squadra (MA TUTTO IL PROGRAMMA era BEN SCRITTO E PREPARATO SU UNA Lavagna visibile ai giocatori e naturalmente sulle CARTELLINE dello Staff Tecnico). Il tutto avveniva con intensita' di esecuzione, si sentiva solo il rumore dei palloni, senza alcuna interferenza da parte dei tecnici, come se i giocatori fossero in un clima ed in una attenzione di partita!!!
Questa settimana ho visto solo 2 allenamenti da noi nel Lazio e nel Molise.....Riscaldamento: TRECCIA, Contropiede a DUE con passaggi impossibili da vedere in partita, risatine e tante chiacchiere, piano di allenamento nella memoria dell'unico istruttore? Non voglio pensare che questa sia la norma, ma se anche fossero solo eccezioni negative, forse qualcuno dovrebbe fare qualcosa per cambiare immediatamente questo andazzo, che non è in voga in poche Societa', purtroppo....
P.S. Se poi pensiamo per un istante che in occasione dei PAO anche tra coloro che assistono alle lezioni ci fossero piu' domande o esprimessero loro personali idee alla fine della/e lezione/i da parte del o dei Coaches invitati dai Comitati Regionali,sicuramente tutti tornerebbero a casa con qualcosa certamente utile non solo a chi partecipa, ma a tutta la Pallacanestro Italiana.

coach Giovanni VENUTO


venerdì 27 marzo 2015

LA GIOSTRA dei CAMBI in Corsa…..NON è ancora FINITA?.....


Nell’ippica quando si corre un Gran Premio, i Cavalli partono tutti in linea, poi all’arrivo VINCE il MIGLIORE. Le Regole sono chiare, prima e dopo ogni gara, e devono essere conosciute ed approvate da tutti. Nella Pallacanestro Italiana, invece, vige un’altra Regola, CAMBIARE SEMPRE! sia le Formule dei Campionati che le decisioni su aspetti importantissimi per la sopravvivenza delle societa’, soprattutto quelle che costituiscono la BASE che regge l’intera Struttura del nostro SPORT Preferito. Ora dopo tale premessa, esaminiamo il VERTICE dei nostri CAMPIONATI gestiti dalla LEGA A in accordo con la FIP. Quali sono i Vantaggi che sono derivati al nostro BASKET dall’utilizzo indiscriminato e Continuo di STRANIERI che Arrivano in estate durante il Precampionato, se sono fortunati arrivano a Mangiare il Panettone, altri festeggiano l’arrivo del nuovo anno in Italia e magari dopo 2 settimane dalla ripresa del Campionato, fanno le valigie anche loro e lasciano il posto ad altri, Commessi Viaggiatori, che vanno e vengono in tutte le squadre italiane. A questo punto i primi a rimetterci sono i giovani giocatori ITALIANI che vedono le partite dalla Panchina, a seguire ci rimettono i Presidenti e gli Sponsor che devono mettere mano al portafoglio continuamente e quindi pregiudicare le gia’ esauste casse societarie, poi passiamo ai TIFOSI che non riescono piu’ ad identificarsi in una Bandiera o in dei Campioni locali di cui conoscono non solo i nomi e cognomi, ma quasi tutto. Mi fermerei qui per non stendere un altro VELO Pietoso, per la nostra pallacanestro, cioe’ essere scesa nel RANKING Europeo e Mondiale talmente in Basso che anche Nazioni di solo qualche Milione di Abitanti ci guardano dall’alto, dove si VINCONO le MEDAGLIE che contano e che l’ITALIA non vede da tantissimo tempo. Ma occorre essere ottimisti e sperare che le cose presto cambieranno….Ha da’ Passa’ A’NUTTATA.


Coach Giovanni VENUTO




giovedì 26 marzo 2015

L’Allenamento nello sviluppo del TALENTO


Ho ripreso e aggiornato alcuni appunti di Lezioni tenute da Grandi Scienziati e Professionisti del Settore della Ricerca Sportiva, nella speranza di fare un servizio ai colleghi Allenatori e Istruttori italiani. L’Allenamento è il principale, ma non l’unico fattore ambientale che possa favorire lo sviluppo del talento. Altri elementi influiscono, tra questi:  

A)la Personalità dell’Allenatore; 
B) la Qualificazione dell’ambiente Societario; 
C) le Possibilità pratiche di Allenarsi con continuità; 
D) il Sostegno della famiglia e degli amici. 

L’Educazione del talento non dovrebbe essere UNILATERALE (cioe’ indirizzata esclusivamente verso una specialità sportiva in particolare). Il suo sviluppo sarebbe più agevole se l’Istruttore e l’Allenatore riuscissero a formare un compatto Gruppo di ragazzi che siano combattivi e pieni di entusiasmo; inoltre altro fattore importante è la Riconoscenza dell’importanza dell’allenatore, come leader esperto, preciso e sicuro nell’insegnamento dei fondamentali tecnici ed anche importante nell’ascolto dei vari problemi anche personali che un talento possa avere in allenamento o nelle partite. Una fase delicata e fondamentale dell’allenamento deve essere svolta dall’età di 8 anni sino ai 12 anni, perchè in questa parte della vita vanno inseriti ESERCIZI di SCIOLTEZZA e MOBILITA’ ARTICOLARE giornalieri, visto che dopo i 12 anni le possibilità di recupero della scioltezza e mobilita’ articolare diminuiscono sensibilmente. Questo aspetto è ritenuto talmente importante negli USA, che già nelle Scuole Elementari tutti i giovanissimi studenti praticano obbligatoriamente Lezioni di Preparazione fisica e di pratica di diverse discipline sportive che poi costituiranno una BASE SOLIDA ed IMPORTANTE per i Futuri CAMPIONI della Pallacanestro o di qualsiasi altro Sport Individuale o di squadra.

Coach Giovanni VENUTO

lunedì 23 marzo 2015

La Formazione di una squadra di Pallacanestro…..


L’aspetto primario, da tener presente quando si deve allestire una Squadra ad ogni livello delle categorie che vanno dai 17 ai 40 anni, resta “LA COMPATIBILITA’” fra gli Atleti. Occorre fare in modo che tutti i componenti scelti si equivalgano nelle loro possibilita’( Tecniche,Tattiche e Fisiche). La COMPATIBILITA’ la divideremo in 4 categorie: 1^ è quella FISICA, ogni giocatore deve possedere qualita’ fisiche pressoché uguali. 2° aspetto da tener presente è la CAPACITA’ TECNICA individuale di ognuno. 3^ La COMPATIBILITA’ Tattica, cioe’ la sfera della tattica sportiva. Spesso succede che un Giocatore che gioca bene in un Team, non riesce ad inserirsi bene nel complesso di un altro Team. Inoltre c’è una 4^ categoria di Compatibilita’, che è quella PSICOLOGICA, infatti i membri di una stessa squadra devono essere compatibili fra loro per la loro personalita’. Insomma costruire una Squadra VINCENTE è un durissimo lavoro che richiede in PRIMIS ESPERIENZA e COMPETENZA di chi assume questo Compito. Naturalmente poi entreranno altri e tanti fattori che determineranno i risultati finali, resta pero’ l’antico Proverbio “IL PESCE SANO si VEDE dalla TESTA” per cui chi sta al VERTICE di una PIRAMIDE sia sportiva, politica, aziendale etc. etc. resta sempre il PRIMO RESPONSABILE dei Successi o degli Insuccessi Presenti e FUTURI.


coach Giovanni VENUTO


mercoledì 18 marzo 2015

METEORE o STELLE LUMINOSE…..nella Pallacanestro Italiana?


Nel mese di Giugno 2012 scrissi l’articolo seguente; sono passati quasi 3 anni e la storia invece di cambiare è peggiorata! Tutti restano colpiti dalle Apparizioni improvvise di protagonisti che dal nulla salgono alla ribalta dello Spettacolo e quindi anche del nostro Sport, ma restano ancor piu’ sbalorditi dalla scomparsa o quanto meno dal ritorno nel limbo dei comuni mortali, di personaggi che per alcuni momenti avevano raggiunto l’apice del successo. Questa breve premessa puo’ calzare benissimo,PURTROPPO! anche per questa Stagione, che si sta avviando verso la Fine. Il fatto da sottolineare è che gia’ ora iniziano ad apparire, invece delle luci di una bella giornata di sole, ombre minacciose per l’intero movimento cestistico nazionale.  Societa’ di vertice con palmares ragguardevoli conquistati con tanti anni di attivita’ e societa’ benemerite partecipanti ai diversi livelli dei nostri campionati nazionali, mostrano e dichiarano che presto saranno costrette a lasciare o a girare ad altri il loro titolo, perche’ le casse sono VUOTE e i debiti non piu’ onorabili. Ora tanti sono alla ricerca del CHIRURGO dell’ultima ora e ottimisticamente qualcuno si potra’ anche salvare?, ma per la maggioranza  forse si assistera’ alla loro sparizione purtroppo! Allora i piu’ sgomenti saranno i tifosi, coloro che con il proprio calore affettivo e con il contributo costante degli abbonamenti o dei biglietti d’ingresso alle gare, hanno partecipato fattivamente ai successi, tanti o pochi, delle squadre delle proprie citta’. La similitudine tra Meteore e Stelle Lucenti, qui calza alla perfezione. Infatti chi ha impostato le proprie FONDAMENTA sulla solida ROCCIA, programmando bene ogni attivita’ e soprattutto inserendo negli staff dirigenziali veri e capaci professionisti, certamente vivra’ questa e forse altre stagioni in sofferenza, vista la difficile situazione economica attuale; ma comunque continuera’ a navigare verso orizzonti piu’ tranquilli, perche’ ha tutto per essere considerata UNA STELLA e NON una METEORA. Intanto Leghe e Federazione continuano a cambiare le Formule dei Campionati, senza pensare che le cose da cambiare ormai sono talmente tante che forse occorrera’ cambiare proprio tutto per tornare nel posto che merita la nostra Pallacanestro a tutti i livelli Nazionali ed Internazionali.


Coach Giovanni VENUTO


lunedì 9 marzo 2015

MORS TUA…..VITA MEA!


Ogni disciplina sportiva dona ai praticanti e a coloro che la seguono gioie e dolori, quando pero’arrivano delusioni cocenti procurate da applicazioni ottuse di Regolamenti che vengono spesso scritti da chi non ha minimamente idea di cosa vuol dire fare rispettare le REGOLE. Certamente senza regole non esisterebbe competizione leale, pero’ capire anche che molto spesso usare in PRIMIS, il buon senso e soprattutto la sportivita’ a vantaggio degli atleti, delle societa’, dei tifosi, e chi piu’ ne ha ne metta, sarebbe un atto dovuto. Se poi nel caso di una Gara di Campionato a livello GIOVANILE, succede che il Medico di una delle squadre, arriva in PALESTRA per segnarsi a Referto  con 1 minuto di ritardo, e gli viene detto dagli arbitri che i dirigenti della squadra avversaria, chiederanno la vittoria a TAVOLINO, nel caso si dovesse giocare; beh! questo fatto andrebbe considerato non solo “OTTUSAGGINE PURA”, ma anche mancanza di un concetto che sta alla base dello SPORT, cioè far disputare la gara per stabilire chi merita la vittoria, senza attaccarsi in modo ottuso a questa regola che tratta dell’obbligo di presenza del medico prima dell’inizio della gara, senza considerare che a chiunque può succedere di avere un contrattempo, ma arrivare comunque, entro un minimo ritardo consentito appunto per REGOLAMENTO. Se non sbaglio per gli Arbitri esiste una Norma che prevede di aspettare anche fino a ½ ora, compreso anche una tolleranza di ritardo per la squadra che deve essere ospitata….. invece succede, e non è la prima volta, che il nostro meraviglioso SPORT della Pallacanestro invece di divertire e crescere sia tecnicamente che come spettacolo; da qualche decennio vive di un Turbillion di CAMBI continui di Regole e Formulette varie, che invece di aiutare la crescita stanno portando l’ITALIA del BASKET sempre piu’ in Basso nelle Classifiche Europee e Mondiali. Qualcuno ancora si ostina a stare ben incollato sulle poltrone di Comando, e non si accorge che serve un cambio radicale per ridare competivita’ e successi all’intero movimento nazionale, ma forse qualcun altro si svegliera’ e capira’ che il tempo è scaduto e che al piu’ presto occorrera’ scegliere con la propria testa, senza delegare ad altri il proprio dovere e potere…..lamentarsi dopo NON servirebbe a NULLA.

Coach Giovanni VENUTO

sabato 7 marzo 2015

IL N.1 ……il PLAYMAKER!.....


I numeri aiutano sempre ad identificare o a ragionare su moltissimi argomenti, nel caso della Pallacanestro tutti sanno che con il n.1 viene identificato il PLAY di ogni squadra. Tra le righe del web in un passaggio è scritto “Si sono iniziati a diffondere playmaker esplosivi e atletici”, beh! direi che queste sono solo due delle caratteristiche tecnico/atletiche che un regista dovrebbe avere nel suo bagaglio, ma senza le altre che sono altrettanto importanti, quali la visione e la lettura del gioco, il Tiro da 3 punti, ma anche quello da sotto, la capacita’ di produrre Assist per i compagni, il controllo della palla, la capacita’ di difendere bene, la media alta di realizzazione dei tiri liberi, etc. etc.; insomma in un parola il PLAY MAKER, deve essere la sintesi di tutti i FONDAMENTALI d’attacco e Difesa del gioco della Pallacanestro, e come ciliegina sulla Torta, essere anche il coach in CAMPO. Ritorno pero’ a sottolineare che come una “Rondine NON FA PRIMAVERA”, nemmeno un grandissimo Campione che gioca da Play, potrebbe far vincere le partite, se non avesse al suo fianco altri 4 giocatori in campo e altri 5 in Panchina che sappiano fare cio’ che viene richiesto dagli altri ruoli, coordinati da uno staff tecnico e dirigenziale all’altezza dei loro compiti. Come ho scritto all’inizio, i numeri aiutano a focalizzare moltissimi argomenti, nel caso della Pallacanestro, succede che la “PIETRA ANGOLARE” su cui costruire una squadra VINCENTE non è il n.1 o il 5 o altro ruolo in Campo, ma l’insieme dell’intera PIRAMIDE Societaria, fatta dal custode della Palestra sino al Presidente, con i contorni essenziali della Tifoseria, degli Sponsors, dei Media e di tanti altri NUMERI che non sono meno importanti ed essenziali del n.1 (appunto il PLAYMAKER).


Coach Giovanni VENUTO

venerdì 6 marzo 2015

Giocare a BASKET sulla Porta Aerei ENTERPRISE!.....


La scorsa notte ho sognato nuovamente di giocare sulla grande PortaAerei Americana,  ma al mattino mi sono ricordato che quello non era un sogno, ma la pura realta’, vissuta da me e dalla mia squadra, quando circa 50 anni fa nella mia citta’ di TARANTO, realmente giocammo 2 partite amichevoli, la prima sulla Nave ancorata di fronte al porto della citta’ e la seconda nella storica PALESTRA SCOPERTA della XXV Luglio. Questa è una storia vera  dimostrabile con le Medaglie che gli Americani donaro a tutta la squadra e al grande coach TAMBORRINO; medaglie pensate e coniate a bordo, compreso data e stemma della ENTERPRISE. Se penso che allora il mio Inglese era veramente molto elementare, ma sufficiente a far capire al COMANDANTE Americano che sarebbero state non solo due partite di pallacanestro, ma la dimostrazione della nostra passione per questo sport e nel contempo la stima e la riconoscenza nei confronti degli amici AMERICANI. Non mi dilungo sulle sorprese viste mentre salivamo a Bordo, ma ancora piu’ forte fu vedere, all’interno del corpo della PortaAerei, dove era la grande officina di Riparazione per gli AEREI, dei TABELLONI con i DUE Canestri, scendere dall’alto e ricreare un perfetto campo da Basket, compreso un Mini Tabellone segna punti. Naturalmente perdemmo, ma con onore, sia in quella occasione ed anche nella nostra palestra in Citta’, ma non vi dico l’emozione e il grande pubblico che ci venne a seguire nell’incontro casalingo. L’intensita’ di quel ricordo, forse è talmente radicato nella mia mente, che dopo Mezzo Secolo è ritornato, anche se in forma di SOGNO, ma questa volta era una REALTA’ VERA,  che sono sicuro alcuni miei compagni di squadra ancora ricorderanno.


Coach Giovanni VENUTO


lunedì 2 marzo 2015

“TU VO FA’ L’AMERICANO”……cantava CAROSONE”


Mentre la nostra LEGA che  guarda agli USA, senza avere ne mezzi e ne tradizione degli Americani, ha introdotto da diversi anni  fin dai QUARTI di Finale, le 7 gare. In un articolo di un quotidiano di qualche anno  fa leggemmo: (I Tifosi del basket sono allo SFINIMENTO….per aver assistito a tante gare in pochissimi giorni), aggiungendo anche che per gli atleti non è una cosa positiva, visto che lo stress PSICOFISICO potrebbe essere pagato duramente con INFORTUNI, dannosi per loro e per la propria squadra. La coda finale del massimo Campionato di Basket Maschile e Femminile è giustissimo che venga vissuta con PLAYOFF e PLAYOUT, ma tornare alle TRE GARE, sarebbe utile ed auspicabile; mentre per tutte le altre categorie a scendere dalla nuova Lega GOLD a seguire sino alla serie D penso che non sarebbe una cattiva IDEA, fissare almeno DUE nuove REGOLE. Tutte le squadre che arrivano PRIME in classifiche al termine del girone di ritorno (fase regolare) dovrebbero essere PROMOSSE direttamente senza disputare i playoff; mentre le Ultime squadre in classifica dovrebbero RETROCEDERE direttamente. Penso che questa proposta, potrebbe ricevere il consenso della stragrande maggioranza delle Societa’, ma se ci fossero altre proposte migliori perche’ non presentarLe subito e farle giudicare URGENTISSIMAMENTE da tutti i protagonisti della nostra Pallacanestro e NON da pochi STRATEGHI? Che Decidono all’ultimo Minuto e quindi NON permettono MAI una sana Programmazione.  Poi tornare al passato delle 3 gare su 5 dalle semifinali in poi vedremmo certamente meno partite di finale, ma gusteremmo di piu’ il succo ed il fascino dei PLAYOFF e dei PLAYOUT all’EUROPEA MANIERA!!!!!…..

coach Giovanni VENUTO


giovedì 26 febbraio 2015

Gia’ 25 anni fa la GRECIA! riempiva i Palazzetti anche nelle AMICHEVOLI!....

Molti appassionati di Pallacanestro che hanno superato l’eta’ della Giovinezza, Anagrafica, ma non quella della Energia e delle Passioni, per questo Sport Meraviglioso, ricorderanno il primo grande squillo di TROMBA inviato dai GRECI all’intera Europa, quando nell’anno 1987 guidati in campo da uno scatenato Nickos GALIS vinsero la Medaglia d’oro Europea, e nel 1989 la medaglia d’Argento, raggiungendo il miglior risultato della sua storia sportiva, dalla medaglia d'argento al Campionato Mondiale del 2006, dopo una clamorosa vittoria sul "dream team" USA in semifinale.  Da quel momento è stato un crescendo continuo di successi non solo a livello professionistico di Vertice, ma anche per grandi numeri di praticanti a livello giovanile e per numero di Tifosi che affolavano i Palazzetti. Molti quartieri di ATENE e SALONICCO, principalmente, ma anche nelle medie e piccole citta’ nascevano non solo tante Societa’ di Pallacanestro, ma ogni Giardino pubblico, ogni piazza erano diventati dei Playground stile USA. Un altro aspetto molto importante fu il supporto dei Media in favore della Pallacanestro, desidero inserire una foto in allegato, che ho conservato sin dal 1989 anno in cui durante i mesi estivi ero alla guida della Squadra degli ALL Stars di S.MARINO facenti capo alla IBC del grande Lucky CAPICCHIONI. Bene il quotidiano piu’ importante e diffuso a Salonicco, inseriva sulla prima pagina, l’esito della gara Amichevole tra il PAOK e appunto gli All Stars, giocata udite, udite davanti a 8.000 spettatori, con il Palazzo dello SPORT esaurito gia’ da 2 ore prima della gara. Sono passati diversi anni e la GRECIA ha continuato a crescere per numero di Tesserati, e per numero di Vittorie a livello Internazionale, per aver costruito e lanciato fior di CAMPIONI che non hanno nulla  da invidiare ai grandi Players d’oltre oceano. Se poi pensiamo che la popolazione totale della GRECIA è di circa 12 milioni ed invece la nostra è di circa 60 milioni; quindi tirate voi le Conclusioni e magari scrivete i Vs. commenti ovunque sara’ possibile, utilizzando ogni mezzo moderno di diffusione, forse un Domani non troppo lontano chissa’? se anche l’ITALIA tornera’ ad accarezzare Medaglie e Coppe di Metalli Preziosi.

Coach Giovanni VENUTO

mercoledì 25 febbraio 2015

POZZECCO RECUPERA CREDITO……dopo gli ERRORI di Gioventu’!


L’Antico proverbio “Nessuno è profeta in Patria” ha colpito ancora. Ancor di piu’ penso che siano stati diversi fattori. Naturalmente al primo posto le tante sconfitte e quindi la precaria posizione in classifica, subito dopo il comportamento in panchina (dalla Camicia strappata) che se ha fatto sorridere e trovare un piccola approvazione dal grande MENEGHIN, certamente  non è stata presa bene da chi seguiva la partita da casa; inoltre le continue plateali proteste in Campo contro gli arbitri, i cambi continui di stranieri etc.etc.  Poi all’improvviso arrivano le DIMISSIONI, grande gesto d’amore nei confronti della squadra e dell’intera citta’ di Varese; al suo posto altri allenatori piu’ stagionati sarebbero rimasti ancorati ancora alla panchina, facendosi ESONERARE, in modo tale da prendere fino all’ultimo EURO stabilito per contratto. Quindi ONORE a POZZECCO che avra’ il tempo di meditare e di smussare gli spigoli dovuti alla sua inesperienza, per poi ritornare al piu’ presto a dirigere un'altra squadra, possibilmente lontana da VARESE almeno per i prossimi 5 anni, poi in futuro sara’ cio’ che il destino vorra’.

coach Giovanni VENUTO