martedì 26 febbraio 2013

C Reg. M : Olimpia pronta a ripartire!


Un'altra prova di maturità si avvicina per i biancorossi di Sciretti, infatti sabato prossimo alle 18,00 alla Pais di Olbia si presenterà il Genneruxi di Cagliari prima in classifica. L'Olimpia in queste ultime settimane, ma sopratutto contro la Santa Croce, con l'innesto di Federico Mela ha dimostrato di aver meglio quadrato l'organico e di poter puntare ai piani alti della classifica con decisione. E' chiaro che i biancorossi non possono perdere punti in casa e soprattuto devono sfruttare il calendario positivo in trasferta dove a parte Calasetta incontreranno Elmas, Torres, DonBosco. Quindi con l'aiuto dei tifosi sabato l'Olimpia dovrà tentare un'altra impresa simile a quella contro Calasetta e Santa Croce per far si che il quarto posto diventi una conferma e pensare al proseguo del campionato da grande.
 
Fonte: Pall. Olimpia

“Baby-basket: un gioco molto semplice e divertente”


In Francia in molte Scuole Primarie, specialmente in 1° e in 2° i bambini giocano a Baby-Basket!

La Federazione Francese di pallacanestro ha approntato un depliant con tutte le regole e ha messo a disposizione delle scuole che aderiscono all’iniziativa un “set” contenente canestri telescopici, palloni e magliette.

Proviamo anche noi!

E’ un gioco molto semplice che favorisce la strutturazione del sistema senso-motorio, educa le capacità senso-percettive, gli schemi motori e posturali, stimola l’iniziativa personale, la creatività, favorisce l’evolversi dell’intelligenza motrice, educa al comportamento, si può giocare dovunque e anche in spazi ristretti.
Le partite di Baby-Basket possono essere giocate nei Centri Minibasket oppure nella Scuola Primaria all’interno delle classi.

Regolamento

Lo scopo di questo gioco (adatto a bambini/e dai 6 ai 7 anni, che si avvicinano per la prima volte all’attività motoria e al gioco con la palla) è di realizzare canestro (quando la squadra è in attacco), mentre quando la squadra è in difesa deve cercare di impossessarsi della palla o di impedire alla squadra in attacco di realizzare canestro facilmente, rispettando le regole del gioco.

L’Insegnante deve suddividere i bambini/e (es. 20 bambini: 2 squadre da 10 bambini/e ciascuna). In campo possono giocare composte da un minimo di 2 bambini/e ad un massimo di 3 (6-7 anni). Le squadre possono essere maschili, femminili o miste. I bambini delle due squadre devono indossare maglie di colore differente, oppure pettorine colorate. Tutti i bambini/edevono giocare pressappoco lo stesso periodo di tempo (es. se la partita dura 10’ ogni bambino/a deve giocare al massimo 5’, oppure se per vincere occorre raggiungere il punteggio di 12 punti al raggiungimento del 6° punto bisogna sostituire i bambini/e).

Il campo di gioco (può essere segnato con il gesso o con il nastro adesivo) misura al massimo 14 x 15 mt. (metà di un campo regolare di basket) e all’interno si traccia un grande cerchio (diametro mt. 8); possono essere utilizzate misure inferiori, purché si rispettino le proporzioni.

Il canestro telescopico si piazza al centro del cerchio dell’area di tiro libero (le aree di un campo di basket sono due e pertanto si possono predisporre contemporaneamente due campi di Baby-Basket) e rappresenta il punto centrale del campo di gioco. L’area della lunetta ha un raggio di mt. 1.80 ed è una zona proibita (non ci si può entrare in palleggio altrimenti la palla passa alla squadra avversaria). Il canestro telescopico (graduabile e senza tabellone) può avere le seguenti altezze: mt. 1.30 (5 anni), mt. 2.30 (6 anni), mt. 2.60 (7 anni).
L’altezza del canestro si misura in base all’età dei bambini e all’altezza media della misura che si ottiene facendo sollevare le braccia a tutti i bambini/e, scartando ovviamente la misura migliore e quella peggiore. Il canestro telescopico deve avere un basamento solido e sicuro (zavorrato) e deve comprendere un cerchio (diametro cm. 45) e una retina.
La palla deve essere sferica, di materiale sintetico (di gomma o di gommapiuma). Per i più piccoli (6 anni) deve avere un peso di circa 300-350 gr. e un diametro di circa 20-25 cm., mentre per i bambini/e di 7 anni si può utilizzare la palla di Minibasket.

La partita può essere:

- a tempo (fissare preventivamente un tempo di gioco, suddiviso in due periodi, con un intervallo di 2’ tra un tempo e l’altro); vince la squadra che nel tempo prefissato riesce a realizzare più canestri; i tempi possono essere di 5’ ciascuno senza fermare il cronometro;
- a punti: vince la squadra che per prima raggiunge il punteggio fissato precedentemente (es. 12 punti).
Ogni tiro realizzato tirando da dietro la linea dei 4 mt. (cerchio grande) vale 3 punti, mentre tutti gli altri tiri valgono 2 punti; i tiri liberi devono essere tirati (da tutte le posizioni e vicino al punto dove è stato commesso il fallo) da dietro la linea situata a mt. 1.80 dal canestro e valgono un punto ciascuno.

Regole

La palla deve essere palleggiata con una mano sola per volta (grande tolleranza per i bambini/e più piccoli), può essere passata con le mani e tirata a canestro in tutti i modi. La partita inizia con il possesso della palla (attraverso il sorteggio) da dietro la linea del cerchio grande. Chi vince il sorteggio inizia a giocare in attacco e l’altra squadra difende, l’Insegnante funge da arbitro.
Quando la palla esce dalle linee del campo di gioco, deve essere rimessa in gioco con un passaggio effettuato da dietro le linee laterali, mentre dopo un canestro realizzato la palla deve essere rimessa in gioco nel punto più vicino dove è stato realizzato il canestro (all’esterno delle linee del campo di gioco) da parte della squadra che ha subito il canestro. E’ obbligatorio, prima di concludere a canestro, che la squadra in attacco effettui almeno due passaggi dopo la rimessa; idem per il difensore che intercetta la palla.
Il difensore non può toccare o muovere il canestro mentre un giocatore/trice sta tirando a canestro, pena la convalida del canestro stesso.
L’Insegnante che dirige la partita deve essere tollerante nell’applicare il regolamento, deve evitare di interrompere continuamente il gioco, deve far tirare i tiri liberi solo in occasione di falli sul tiratore. Il punteggio della partita deve essere annotato sul foglio gare (una specie di referto) e il tempo si tiene con un cronometro o un orologio. La partita può anche terminare in parità.


Prof. Maurizio Mondoni

Fonte: dailybasket

Serie A: La Top Ten della 20^ giornata

 

                                       

A2 F : La classifica marcatrici



MIGLIORI MARCATRICI:

Losi Magdalena (Crema) 386 (18,38)
Maffenini Giulia (Cremona) 340 (17)
Borroni Annalisa (Muggia) 373 (16,95)
Mandache Andra Simina (Venezia) 364 (16,55)
Zanardi Marika (Alghero) 331 (15,76)
Chesta Alejandra (Alghero) 290 (15,26)
Lussu Anna (Selargius S.S.) 325 (14,77)
Rulli Giulia (V. Cagliari) 294 (14,7)
Ljubenovic Ana (Muggia) 296 (14,1)
Frantini Michela (Sanga MI) 307 (13,96)
Zampieri Arianna (Udine) 234 (13,77)
Jagodic Lea (San M.Lupari) 275 (13,75)
Sandri Martina (San M.Lupari) 283 (13,48)
Yordanova Roksana (Selargius S.S.) 289 (13,14)
Nicolini Laura Betiana (V. Cagliari) 271 (12,9)
Zanon Manuela (Sanga MI) 273 (12,41)
Savelli Marta (Marghera) 271 (12,32)
Zandalasini Cecilia (Broni) 224 (11,79)
Brunelli Greta (Marghera) 194 (11,41)
Canova Sara (Biassono) 235 (11,19)



Dinamo - Milano: si gioca in anticipo!


La sfida alle scarpette rosse, diventata ormai riconosciuto big match da serie A, andrà in scena alla vigilia di Pasqua, sabato 30 marzo, alle ore 12 al PalaSerradimigni ed in diretta TV


L'evento. È in assoluto una delle sfide più attese e suggestive dell'intero campionato di Lega A. Lo è da tre stagioni, quella 2012-2013 compresa. Lo è diventata perché caratterizzata da emozioni forti e risultati eclatanti, con la Dinamo a vivere a Milano la sua prima volta playoff (con vittoria annessa in gara1 al Mediolanum Forum) nel massimo campionato italiano di pallacanestro, con gli uomini di coach Meo Sacchetti ad espugnare, come nella gara di andata, il parquet dell'Olimpia, con il calendario a scorrere verso la fine della stagione regolare ed a mettere ancora una volta di fronte due due delle grandi protagoniste di questa prima fase e, allo stesso tempo, attese protagoniste della post season.

L'anticipo. Il match, valido per la decima giornata del girone di ritorno ed inizialmente fissato per lunedì 1 aprile 2013 (il giorno di Pasquetta), è stato anticipato alle ore 12 di sabato 30 marzo, vigilia di Pasqua. La partita fra Travis Diener e compagni e l'EA7 Milano sarà trasmessa in diretta televisiva dalle emittenti esclusiviste sui canali La7d e SportItalia2. Una grande opportunità offerta al grande pubblico di piazzale Segni e dell'intera Sardegna che, alla vigilia della due giorni di festa, potrà godere del grande spettacolo della palla a spicchi.

Sassari, 26 febbraio 2013
Giovanni Dessole
Ufficio Stampa

Dinamo: Il diesse Pasquini rinnova sino al 2018


L'annuncio è arrivato questa mattina in conferenza stampa davanti ad una nutrita platea di giornalisti. Il presidente Sardara: «Felice di proseguire il rapporto con lui»


Dinamo 2018. Il progetto Dinamo Banco di Sardegna del presidente Stefano Sardara va avanti. Il primato in classifica nel campionato di Lega A Beko 2012-2013 fa da cornice ad un nuovo importantissimo annuncio: il direttore sportivo Federico Pasquini, grande protagonista delle ultime due stagioni sassaresi (compresa quella ancora in corso) prolunga il suo rapporto con la società sino al 2018, una importante pietra posta sul percorso di crescita di un team che vive al top il suo presente e guarda lontano con lungimiranza e forte entusiasmo.

L'annuncio. Il presidente della Dinamo Banco di Sardegna Stefano Sardara: «Buongiorno a tutti, sapete che ci muoviamo su due direttrici, quella societaria e quella sportiva, entrambe braccia di uno stesso corpo e quindi coordinate fra loro. Si ragiona a due velocità, sul quotidiano e in prospettiva. A Milano abbiamo annunciato il varo del progetto Dinamo 2018, oggi sono veramente felice dal punto di vista personale e professionale di annunciare che dopo Meo anche il diesse Federico Pasquini resterà con noi sino al 2018. Ricordavo con lui quando lo chiamai a guidare la Robur: mi stupì allora la disponibilità data da un tecnico di alto livello ad un progetto come quello Robur mettendosi in discussione con grande entusiasmo. Da lì in poi un crescendo umano e professionale, pedina fondamentale e determinante nella gestione della squadra. Felice di proseguire il rapporto con lui, il contratto non prevede uscite, spero che in tandem con coach Meo Sacchetti ci possa dare tante soddisfazioni».

Il DS biancoblu. «È un onore ed un piacere, in questo momento storico avere la possibilità di progettare e lavorare per cinque anni con questa società. È gratificante, dal punto di vista umano e professionale. Stefano Sardara mi ha dato molto, questa è l'ennesima dimostrazione che ci siamo trovati bene. Ho riflettuto, vivo di progetti e situazioni e devo dire che questa annata sportiva un po' mi spaventava: la Nazionale a Sassari, il precampionato di livello europeo, un pluriennale fatto al giovane più interessante in Italia, Tessitori. Poi la possibilità, grazie anche alla nostra bravura, di sbarcare in Europa. Tanti step importanti: ha grande senso andare avanti perché in questo contesto la cosa meno importante è il primo posto del team. Siamo una società estremamente dinamica, ed allora nei prossimi cinque anni andiamo a consolidare quanto fatto e proviamo a renderci ancora più interessanti. Orgoglioso e onorato, speriamo di continuare a garantire qualcosa di serio realizzato su basi solide».

Le parole. Il feeling con Sassari? «La prima volta che ho visto giocare la Dinamo era contro Pesaro ed il pubblico aveva ribaltato una situazione di svantaggio – prosegue il DS -. La seconda e un post gara con Umbertide ed un confronto con la dirigenza che mi ribadiva la massima disponibilità a lavorare con me. Non ho avuto dubbi, mi piace vivere a Sassari, c'è passione ma non esasperazione». Al 2018 quale l'obiettivo? «Risultato complessivo: la possibilità che Dinamo diventi società che fa divertire e non metta mai in discussione la sua esistenza e sopravvivenza – spiega Sardara -. A Barcellona ci confrontammo con chi poneva il divertimento del pubblico a prescindere dal risultato e il lato umano come priorità. Divertirsi a prescindere, mentalità positiva, nessun volo pindarico ma, ribadisco, grande entusiasmo. Obiettivo è quindi che si divertano tutti, sugli spalti e dietro le scrivanie». Il campionato: «Essere primi a questo punto del campionato vuol dire non esserlo casualmente. E dico che ancora quest'anno non abbiamo mai visto la dinamo giocare con cinque giocatori in piena forma fisica, è una constatazione e non un volo pindarico – dice il presidente -. Questa squadra ha un quintetto oggettivamente da primo posto, grande feeling, come quello che vedo in Varese. La partita di domenica scorsa ci ha poi detto che la nostra panchina non è né corta né inadatta a inseguire obiettivi importanti. Devecchi? Felici di averlo, un elemento che vale la Nazionale. Il plauso però va a tutti, con Meo che riesce a dare supporto e motivazione a tutti in qualunque momento. Due giorni di permesso a Easley che torna a casa per un lutto familiare».

Sassari, 26 febbraio 2013
Giovanni Dessole
Ufficio Stampa
Dinamo Banco di Sardegna

A2 F : SAN SALVATORE SELARGIUS - I commenti di inizio settimana


Associazione sportiva dilettantistica
G.S. Basket San Salvatore
Comunicato stampa N°64/12

LE SCONFITTE NON MINANO L’UMORE. GIALLO NERE VOGLIOSE DI RINASCITA

Selargius, 26 febbraio 2013

Nel bel mezzo dell’oscurità più cupa sotto il profilo dei risultati, lo spogliatoio campidanese si lecca le ferite ma senza cadere nello sconforto. La convinzione delle giallo nere è che insieme, si uscirà fuori da questo vortice, allontanando anche qualche componente negativa supplementare che settimanalmente scompagina le mosse tattiche di coach Fabrizio Staico.
Ultima della serie le non perfette condizioni fisiche dell’indispensabile Stefania D’Arenzo che a Crema ha scaldato la panchina per problemi al ginocchio: “Ho fatto la risonanza – dice la lunga pugliese – e sembra non esserci nulla di grave, oggi devo sottopormi a visita ortopedica”. Comprensibile la sofferenza del pivot nel vedere tribolare in campo le sue compagne: “Non è bello stare seduta a bordo campo – continua – ti viene la voglia di entrare nel vivo del match e fare qualcosa perché perdere non piace a nessuno, ti resta sempre l’amaro in bocca. Ora però dobbiamo pensare alla salvezza e se poi arrivano addirittura i play off, saranno i benvenuti”.

Nonostante siano state costrette ad inseguire inutilmente le forti cremasche per tutto il match, le sansalvatorine hanno comunque giocato con sentimento e impegno perché anche da un risultato avverso si accumula esperienza preziosissima per il futuro. “Commentare una sconfitta è sempre difficile – ammette la guardia Roberta Di Gregorio - sicuramente nel primo quarto e mezzo eravamo irriconoscibili, molli in difesa e prevedibili in attacco; ma non allentando mai, nel terzo quarto abbiamo avuto anche il pallone per portarci a meno nove punti. L’assenza di Stefy si fa sentire perché è un elemento importante che rimane parecchio in campo, dà un supporto sostanzioso in attacco e in difesa e prende molti rimbalzi. E nell’ultima gara le nostre avversarie ne hanno presi almeno dieci in più”. La tarantina non si vuole soffermare sulla sua prestazione personale: “In questo momento dobbiamo soffermarci sulla squadra perché una cosa che ci ha sempre contraddistinto è il gruppo. È normale che la stanchezza si faccia sentire, ma ora arriva il periodo più bello. Siamo un bel gruppo e lavoriamo tanto in settimana. Dobbiamo solo cercare di esprimerci ai livelli del girone d’andata. Ma ci riprenderemo subito, ne sono certa”.Come già accaduto nel match casalingo contro il Sanga Milano, coach Staico ha fatto giocare un po’ tutte per tenerle agguerrite in vista di eventuali match suppletivi.

Irene Amato si fa sempre trovare pronta alla chiamata del suo allenatore: “Le avversarie sono partite da subito con grinta e ottima percentuale nei tiri – esordisce la toscana - e noi abbiamo sofferto la pressione e la loro precisione. Credo che dovremo migliorarci nel pressing difensivo e la fluidità in attacco. Mi conforta lo stato d’animo ottimista di Fabrizio Staico. Ma noi continueremo a farci forza stando unite, seguendo i suoi consigli e correggendo le carenze”.
Immancabile la fotografia del match scattata dalla chioccia giallo nera Selene Perseu: “Crema si conferma, come all'andata, squadra di tutto rispetto. Non siamo mai state troppo vicine, loro hanno preso fin da subito il largo e noi, orfane del nostro pivot niente abbiamo potuto se non cercare di salvare il salvabile e giocando tutte quante. Ci rifacciamo sabato in casa ne sono certa”.


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