Da quasi un decennio mette la sua esperienza e le sue competenze al servizio dei Pirates. Prima in versione Russo, poi in formato Accademia dopo la fusione del 2012 con la Scuola Basket Sestu. Al termine dell’avventura nei campionati nazionali Cesare Orani ha accompagnato, assieme al nutrito gruppo dirigenziale biancoblù, anche la rinascita dell’Accademia, impegnata nella missione di ricostruire per il futuro. Abbiamo chiacchierato con lui su passato, presente e, soprattutto, futuro della società.
Come è ripartito il nuovo corso dell’Accademia?
Vorrei innanzitutto specificare una cosa: l’Accademia Basket non è mai morta. Rispetto all’assetto dell’anno scorso abbiamo registrato l’uscita di due soli dirigenti. Il resto è della compagine societaria è intatto, e prevede ancora la collaborazione di tanti ragazzi che operano dietro le quinte: Pietro Moschetti, Fabio Angioni, Alessandro Laconi, Fabrizio Soro e Andrea Aghedu solo per citarne alcuni. A cambiare, semmai, sono stati gli obiettivi e la filosofia con cui affrontiamo il lavoro sia con il settore giovanile che con la prima squadra.