martedì 16 settembre 2014

Cuore Dinamo, il Galatasaray vince il Trofeo Confalonieri


La Dinamo sfiora l’impresa, rimonta dal -20 con una grande prova di squadra ma i turchi nel finale mostrano muscoli e lucidità e vincono per 78-75 la seconda edizione del Trofeo Confalonieri


La scena. Secondo “Trofeo Confalonieri” e secondo appuntamento della preseason al GeoPalace di Olbia per la nuova Dinamo. I biancoblu, dopo la vittoria nella finale del “Torneo Città di Sassari – Mimì Anselmi”, ritrovano i turchi del Galatasaray sconfitti due giorni fa al PalaSerradimigni per 110 a 88. Coach Sacchetti deve fare a meno di Brian Sacchetti e Massimo Chessa out per infortunio, e Rakim Sanders, tenuto a riposo. Presente a bordocampo ma indisponibile Edgar Sosa, sbarcato in Sardegna nella giornata di ieri dopo l’avventura ai campionati mondiali con la nazionale dominicana. Galatasaray ancora non al completo ma con i nazionali turchi arrivati sull’Isola in tempo per scendere in campo questa sera. 

Il match. Quintetto titolare delle ultime partite confermato per coach Sacchetti. La Dinamo strappa subito applausi al numeroso pubblico del GeoPalace, concreta in attacco e attenta in difesa, chiude i primi 10’ sul 22-7 guidata da un Logan autore di 9 punti e da un Jack Devecchi da 10 di valutazione con 4 recuperi e 5 punti realizzati. Secondo quarto in controtendenza con gli uomini di coach Ergin Ataman bravi a bloccare il gioco di Brooks e compagni, il Banco litiga col ferro, Erceg e Guler lanciano la rimonta del Galatasaray che a 2’ dall’intervallo firma il sorpasso costringendo la panchina biancoblu a chiamare timeout dopo un parziale di 8-24, sul canestro di Guler è 30-36 al 20’. Dinamo in debito d’ossigeno dopo le ottime prestazioni delle settimane precedenti, Dyson fuori per una botta al ginocchio, Brooks e Logan scuotono l’attacco biancoblu, i turchi prendono il largo spinti da Smith e Gonlum e volano sul +18, la terza frazione si chiude sul 47-65. Vanuzzo apre l’ultimo quarto con una bomba dall’angolo, Logan in cabina di regia inventa e scrive il -10 a 6’ dal termine. Si accendono Todic e Lawal, il Banco concretizza la rimonta e a 3’30” dalla sirena finale è parità (67-67). Bomba del solito Erceg, risponde Miro Todic dai 6.75, Galatasaray più preciso sotto le plance, Gonlum scrive il +2, il Banco costruisce bene l’ultima azione ma Brooks sbaglia la bomba della sorpasso, sui liberi di Aradori a tempo scaduto finisce 75-78 per gli uomini di coach Ataman che vincono la seconda edizione del “Trofeo Confalonieri”.

Luca Confalonieri, titolare della concessionaria auto sponsor del trofeo, e Nicola Sanna, sindaco di Sassari, consegnano i trofei per il primo posto al capitano Ender Arslan e all’MVP del match Kerem Gonlum. Entrambi i trofei sono pregiati manufatti di ceramica “futuristi” realizzati dal maestro Elio Pulli, artista sardo di adozione e di fama internazionale. 

I tabellini.

Dinamo Banco di Sardegna: Reinholt 4, Logan 24, Sanders ne, Devecchi 5, Lawal 6, Dyson 4, Sacchetti T. ne, Vanuzzo 6, Brooks 11, Todic 15. All.: Meo Sacchetti

Galatasaray: Micov 4, Erceg 13, Gonlum 15, Vougioukas 7, Nikolov ne, Aldemir 6, Aradori 7, Smith 15, Guler 6, Arslan 5, Arar, Gokturk ne. All.: Ergin Ataman 

Parziali: (22-7; 8-29; 17-29; 28-13)

Arbitri: Weidmann, Biggi, Taurino.

Olbia, 16 settembre 2014
Ufficio Stampa
Dinamo Banco di Sardegna

Serie D : Un quadrangolare alla Ferrini




Anche alla Ferrini è tempo di torneo precampionato. Quale migliore occasione per testare lo stato di preparazione della squadra? Nei giorni 20 e 21 Settembre, presso la struttura di via Pessina a Quartu, si terrà un quadrangolare di serie D. Le squadre partecipanti saranno il Basket Club San Sperate, la Scuola Basket Cagliari, la Virtus Cagliari e, ovviamente, la Ferrini. 


 Questo il calendario:                                                     

Semifinali
Sabato ore 18:00   San Sperate - Scuola Basket Cagliari
Sabato ore 20:00   Ferrini - Virtus Cagliari

Finale 3° e 4° posto 
Domenica ore 18:00  Perdente A - Perdente B

Finalissima
Domenica ore 20:00  Vincente A - Vincente B

L'inossidabile Selene Perseu

Foto di Mauro Mascia
Ad aprile alla fine del campionato la drastica decisione di appendere le scarpette al chiodo, all'inizio di luglio di nuovo in campo con le Ciungommone al Mellano Beach Contest. La decisione di stare lontano dal parquet è durata poco, quando la dirigenza del Panda Monserrato le ha chiesto una mano, non ha resistito, Selene ha detto si, così alla soglia dei quarantadue anni comincia una nuova avventura. Già ce la immaginiamo, la in mezzo al campo, a dettare i tempi con la grinta che la contraddistingue.  

Cresciuta cestisticamente tra le fila del San Salvatore Selargius dal 1980 sino al 2001 dalle giovanili alla prima squadra attraverso le varie promozioni dal campionato di promozione alla C , alla B e all' A2.
Nel campionato 2001/2002 si trasferisce al CUS Cagliari in A2.
Nel 2002/2003 passa alla Virtus Cagliari in B, dove ottiene la promozione in A2.
Nel 2003/2004 ancora con la Virtus Cagliari neopromossa in A2, a fine campionato smette di giocare.
Nell'anno 2010 decide di riprendere ad allenarsi e coach Staico la inserisce nel roster della squadra di serie B di eccellenza del San salvatore che, chiude il campionato in semifinale playoff.
L'anno successivo 2011/2012 sempre in B con il San Salvatore, conquista la sua terza promozione in A2.
Nel 2012/2013 e 2013/2014 ancora in A2 con il San Salvatore.

L'intervista:

A fine campionato avevi deciso di smettere, cosa ti ha convinto ad iniziare questa nuova avventura?
Si ad aprile avevo deciso di smettere sul serio ma la proposta del panda con l'obiettivo di vincere il campionato è stata veramente allettante.

Una carriera piena di successi, cosa ti aspetti da questa nuova stagione?
Da questa stagione mi aspetto intanto di raggiungere l'obiettivo promozione, sempre accompagnato dal piacere e dal divertimento di stare con un gruppo nuovo .

Sei riuscita in quello che tanti giocatori sognano, giocare in squadra con tua figlia. Cosa hai provato la prima volta che siete state insieme in campo? Tua figlia ascolta i tuoi consigli?
Ho avuto mia figlia abbastanza presto, la portavo con me nei campi e spesso pensavo, se un giorno anche lei avesse giocato a basket. Ebbene si, dopo qualche anno l'ho ritrovata con me in campo, è stato bello ma per niente facile perché i consigli di una mamma giocatrice non sono mai ben accetti, sai la classica frase " tu non puoi capire". Allora faccio la mamma e lasciò ad altri il compito di fare gli allenatori.

Cosa è cambiato da quando giocavi tu ad adesso che gioca tua figlia?
Dovrei rispondere a questa domanda dicendo " ai miei tempi" ma i miei tempi sono ancora oggi dato che gioco. Diciamo che quando facevo io le giovanili si vedevano molto meno talenti e tanta fame di vittoria, il dolore della sconfitta era insopportabile per noi che vivevamo solo ed esclusivamente di basket. Oggi vedo troppi talenti che scendono in campo ad esibirsi e nei loro visi vedo sempre la stessa espressione prima dell'inizio, durante e dopo la partita indipendentemente dal risultato. Questo mi spaventa...

In queste ultime stagioni hai dimostrato che l'età è solo un numero sulla carta d'identità, cosà c'è nel futuro dell'inossidabile Selene, ancora basket?
Ora nel mio futuro c'è tanto altro oltre al basket , ho scelto un campionato inferiore anche per consentirmi di realizzare un sogno che ho da bambina: entrare a far parte del sics( scuola italiana cani salvataggio) ho un bellissimo cane Terranova col quale ho iniziato un bellissimo percorso impegnativo, faticoso e ricco di emozioni.

A questo punto l'intervista è finita, non ci resta che augurarti una stagione ricca di soddisfazioni e.....ancora tanti campionati!!!

di redazione Basket sardegna

Virtus : Intervista al coach Carla Tola

Carla Tola: “Rispetto allo scorso anno sarà un’altra Virtus Cagliari: giovane e veloce”

Intervista al tecnico della Virtus Cagliari Carla Tola

Si ricomincia con gli stessi obbiettivi o si può puntare in alto in questa nuova stagione?
 “Credo proprio che il bersaglio da centrare sia, anche per la nuova stagione che partirà ad ottobre, quello di raggiungere al più presto la salvezza. E’, oramai da diversi anni l’obbiettivo primario di questo gruppo che fara di tutto per arrivarci disputando anche un bel campionato”.

Squadra rivoluzionata rispetto alla scorsa stagione, molto più veloce?
 “La squadra rispetto alla scorsa stagione è stata completamente rinnovata. Sono arrivate sei giocatrici che si sono subito inserite nel gruppo Virtus. Diversa, ma soprattutto, più giovane rispetto agli anni scorsi  e, considerando anche le caratteristiche individuali anche più veloce. E, ben sapete che, per me, la velocità nella pallacanestro è una regola fondamentale”.

Come sono i nuovi acquisti?
 “Indubbiamente, a poche settimane dall’inizio della preparazione credo sia prematuro parlare dei nuovi acquisti. Dico solo che stanno rispondendo benissimo a tutto ciò che chiedo sia sul campo, ma anche dal punto di vista mentale”.

Klein una tedesca che può dare molto alla virtus?
 “Annika è una giocatrice con tanti centimetri a disposizione. E’ una ragazza con ottime qualità atletiche, ma anche tecniche, caratteristiche molto importanti anche dal punto di vista tattico. E’ una ragazze che, nonostante la difficoltà della lingua, si è subito integrata nel gruppo, lavora con piacere e soprattutto e felice di far parte di questa società”.

Domani alle 17,30 a Sa Duchessa, amichevole con il Cus Cagliari. Un buon banco di prova per la nuova virtus?
 “Sarà un’amichevole molto importante per il gruppo, ma anche per me. Il Cus è una squadra di categoria superiore con delle ottime individualità. Un test che, sono certa, mi farà capire meglio come sta rispondendo la squadra, dopo il lungo lavoro fatto in palestra a due settimane dall’inizio della preparazione”.

Poi sarà campionato prima in trasferta con Muggia. 
“Anche quest’anno, così come è avvenuto nella scorsa stagione, il calendario ci ha regalato la prima gara di campionato fuori dal PalaRestivo. Lo scorso anno, ricordo, contro Genova all’esordio, rischiammo di rientrare a casa con i due punti in tasca (la Virtus perse per 69-68 dopo 1 tempo supplementare n.d.r.).  Anche stavolta contro Muggia chiederò alla squadra massimo impegno per fare di tutto pur di ottenere il successo. Iniziare bene sarà fondamentale per il prosieguo del campionato”.

Quali le avversarie da temere? 
“Direi tutte. Il girone nord-est è, secondo me, molto equilibrato. Sbilanciandomi direi che Vicenza e Ferrara sono quelle che hanno confezionato, durante l’estate un roster davvero temibile, ma si sa che, sull’andamento di ogni squadra, influiscono tanti fattori, per cui vedremo partita dopo partita”.

Ufficio Stampa Virtus Cagliari

D Reg M : La Nivea Santa Croce Olbia 2014 -2015



Squadra che vince non si tocca, quindi, sarà una Nivea Santa Croce Olbia fotocopia della precedente, quella che si presenterà ai nastri di partenza della stagione 2014-15. 
Staff Tecnico invariato con a capo Coach Salvatore Franzini, confermato l'intero roster che, la passata stagione ha vinto il campionato di serie D, con in questa stagione la volontà di dare maggior spazio e ai giovani delle annate 98/99 del florido vivaio giallo/blu.



Roster Nivea Santa Croce Olbia 2014 - 2015

# 4 Rondoni Piero Pivot ‘75
# 5 Gaye Amadou  Ala/Pivot  ‘84
# 7 Serra Emanuele Play ‘94
# 9 DaTome Roberto Play ‘83
#10 Degortes Fabrizio Ala ‘79
#11 Da Tome Tullio Guardia ‘83
#12 Pinna Alessandro Guardia/Ala ‘87
#13 Masala Giovanni Ala/Pivot ‘89
#15 Azzara Luca Pivot ‘93
#17 Piga Gianluca Pivot ‘81
#18 Mele Riccardo ‘96 Pivot

Inoltre fanno parte, così come nella passata stagione sportiva, gli atleti dell’annata ’98, cui si aggiunge il folto gruppo degli atleti dell’annata ‘99 tesserabili nel campionato senior da questa stagione 2014 - 2015.

lunedì 15 settembre 2014

Franco Carpineti, una vita passata a formare giovani nel basket

L'Aquila anni 60 - Foto di "La  casteddaia" 
Insegnare, una missione. Vorrei stare sul campo altri dieci anni.

E' di questi giorni l'articolo pubblicato dall'ufficio stampa della FIP sui 90 anni di Franco Carpineti. Per pura curiosità ho deciso di scandagliare il web in cerca di altre notizie, ed ho trovato questa intervista di Stefania De Michele, pubblicata da " La Nuova Sardegna" nel 1999, che vi propongo integralmente.

Leggi anche "90 candeline per coach Carpineti"


CAGLIARI 6 gennaio 1999 - Tenere a bada uno sciame di bambini in un campo di pallacanestro non è affare da tutti. Insegnare loro a giocare facendoli sempre divertire è cosa altrettanto difficile, ma di sicuro Franco Carpineti ha esperienza da vendere. Settantaquattro anni, allenatore da oltre quaranta, pluripremiato e soprattutto niente affatto stanco di essere circondato da scalmanati piccoli atleti.

Allora coach, quando nasce questa passione per il basket?
Molto tempo fa. Sino a 28 anni ho giocato al calcio, mala pallacanestro mi è sempre piaciuta. Intorno al 1950 mi trovavo a Napoli e, essendo meteorologo, ho fatto parte della squadra dell'Aeronautica. E stata una breve parentesi perchè poi ho proseguito esclusivamente da allenatore.

E in Sardegna?
Ricordo quando all'Aquila, nel 1956, costituimmo una società: all'inizio non avevamo niente, neanche il campo. A quei tempi allenavo squadre seniores: la prima divisione e poi la serie C. Questo fino al 1965. In seguito mi sono occupato esclusivamente dei settori giovanili.

Perchè? 
Per scelta. Preferisco insegnare ai ragazzi che gestire giocatori già maturi. Oltre tutto gli atleti che arrivano a una certa età e a un traguardo più o meno meritato molto spesso disconoscono l'importanza di perfezionare costantemente i fondamentali. Per esempio i professionisti Usa, tre settimane prima dell'inizio del campionato, dedicano 40/50 minuti ad allenamento agli esercizi di passaggio, di tiro, ai fondamentali di difesa. Se lo fanno loro, non capisco perchè i nostri giocatori di A e B e via dicendo non debbano applicarsi.

Non sempre è colpa degli atleti... 
Certo. Infatti il basket sta regredendo qualitativamente proprio perchè non ci sono più allenatori del calibro di Formigli, Costanzo, Pentassuglia. Sono convinto di una cosa: per diventare un bravo tecnico è assolutamente necessario aver allenato per almeno cinque o sei anni i giovanissimi. Non è sufficiente conoscere schemi e tattiche; bisogna fornire i giocatori di un bagaglio tecnico che consenta loro di giocare in ogni ruolo. A tutte le età e in ogni serie.

Ci sarà pure qualche buon allenatore... ?
Più di uno, ma non sono mai troppi. Se si vuole qualche nome posso citare Piero Rigucci, Robertino Usai quando stava al Cus. Non si può dimenticare Ermanno Iaci, Michele Boero che attualmente è vice di Boniccioli nella nazionale cadetti, Enzo Molinas. A Sassari c'è Antonio Polano. A Olbia Mimmo Sciretti ha fatto un ottimo lavoro organizzando una società sportiva, l'Olimpia, che fa dei campionati giovanili il suo impegno maggiore.

Chi considera suo maestro?
Senza dubbio Tracuzzi, il più grande allenatore italiano: uno che vedeva le cose prima degli altri e che, per questo, precorreva i tempi. _

Lei è uno dei pochi allenatori"benemeriti" in Italia. Cosa significa?
Dovremmo essere almeno in quindici.

Si tratta del maggiore riconoscimento alla carica di tenico? Per cosa? 
Io, per esempio, ho partecipato ad almeno venticinque clinic internazionali. Sono stato direttore di diversi stages per allievi allenatori. Per 25 anni ho rivestito la carica di presidente regionale del Cna (Comitato nazionale allenatori).Sono stato uno dei promotori della pallacanestro nel Sulcis, a Lanusei, ad Alghero oltre che a Cagliari.

Quali sono i requisiti di un buon allenatore? 
E' una questione di carattere, passione, pazienza, intelligenza e psicologia. Con i ragazzi poi il primo passo è la comunicatività e la capacità di coinvolgere il gruppo, creando un solido spirito di squadra.

Quali squadre ha seguito? 
Dopo i seniores dell'Aquila è stata la volta delle giovanili con la stessa società: alla fine degli anni Sessanta partecipammo alle finali nazionali allievi e juniores. nel 1970 sono approdato al Brill e ho visto crescere giocatori come Tore Serra, Bruno Ligia, Luigi Maxia, Umberto Schlich. I risultati non mancarono: per esempio all'inizio degli anni Ottanta ci piazzammo terzi nelle finali nazionali allievi battendola corazzata Ford di Cant. Attualmente dopo due anni dipausa per problemi di salute, alleno un gruppo di ragazzi di 10 anni dell'Esperia.

Si è mai pentito di qualche sua scelta? 
No, anche se, in verità non avrei mai pensato di allenare le donne. Lo affermavo da sempre: le ragazze non sono portate per questo sport. Misono dovuto ricredere. Nel 1987, per varie vicissitudini accettai la serie C femminile del Basket Quartu: le giocatrici mi hanno sempre seguito con grande impegno e passione e si sono rivelate estremamente allenabili.

Si faccia un augurio per il nuovo anno appena cominciato.
Di poter stare sui campi altri dieci anni. E più in generale: vedere nascere in Sardegna, ma anche a livello nazionale, una scuola specifica per allenatori del settore giovanile.

Stefania De Michele


Stefania De Michele  
Milanese di mamma, sarda di padre - giornalista professionista. Ho iniziato a scrivere di sport sulle pagine della Nuova Sardegna. Per 16 anni ho lavorato a Sardegna 1 TV e collaborato per 4 anni con la redazione di Mediaset Sport. Attualmente collaboro con SKY Sport 24. Sono l'addetta stampa del Cus Cagliari Basket per la stagione 2014/2015. Dirigo una free press periodica di attualità e moda, che si chiama "Shopping"

Presentazione primo Memorial "Lilli Coiana"

Primo memorial/trofeo “Lilli Coiana”: il basket di qualità e il Cus Cagliari rendono omaggio a uno dei padri fondatori dello sport universitario.

Il Cus Cagliari ricorda Leonardo 'Lilli' Coiana, presidente del Cusi e vice presidente del sodalizio universitario cagliaritano, con il primo memorial/trofeo di pallacanestro femminile a lui dedicato.  
Il programma della manifestazione sportiva sarà presentato giovedì 18 settembre, alle 10.30, nell’Aula Magna del Rettorato, in via Università n.40, nel corso della conferenza stampa organizzata dal presidente e dal consiglio direttivo del Cus Cagliari. 
In apertura di conferenza stampa sarà proiettato un video di qualche minuto sul contributo dato alla medicina sportiva e allo sport universitario regionale e nazionale dal dottor Coiana. Scomparso lo scorso febbraio all’età di 76 anni,  lo specialista è stato pioniere di discipline mediche e sportive in Sardegna.
L'incontro con la stampa prevede la presentazione del quadrangolare di basket femminile, che si tiene il 20 e 21 settembre al PalaCus di Sa Duchessa e vede in campo Cus Cagliari, Passalacqua Ragusa (vice campione d’Italia), Saces Mapei Dike Napoli e le spagnole del Brenbige.
Ufficio Stampa
Cus Cagliari Basket