lunedì 22 maggio 2023

Serie D: La Casa del sorriso - Visionottica Carbonia 73 - 65


Su Planu
: Poddighe 5, Casula 5, Serra 6, Muroni, Porcu 4, Pilia 18, Ibba ne, Loi 6, Fadda 13, Fancello 9, Piano 2, Pani 5.  Allenatore: Muroni F.

Carbonia: Boi 2, Angius M. 22, Ivaldi 11, Corvetto 2, Sanna 3, Manca, Matteu, Secci 9, Deliperi 4,
Cancedda ne, Crobu 3, Deias 9.  Allenatore: Fae M.

Parziali: 14-22;  19-18;  23-9;  17-16

Arbitri: Fiorin Gianmarco di Nurachi (OR)  -  Frau Davide di Siamaggiore (OR)

Playoff Semifinali - Gara 1

domenica 21 maggio 2023

U 17M Gold: Dinamo 2000 - Superga 78 - 32


Dinamo 2000:
Solinas 9, Salaris, Solari 6, Marras 6, Russu 9, Saba 12, Sanna 15, Boi 5, Fameglio 6, Ladu 4, Murgia, Cau 6. All. Bertolini Roberto. Ass. Atzori Riccardo

Superga: Mbengue 2, Trovato, Ledda, Daldani 5, Cossu 6, Cincotti 6 , Zonchello 12, Berti 1.  All. Sale Cherubino

Quarti di finale gara unica

Perché i giovani abbandonano lo sport?

Di Carmela Maggio per Basket Sardegna – Fonte Farantube

Alcuni talenti arrivano a giocare nelle squadre più importanti, tra campionati nazionali e regionali, altri si fermano da giovani. Ma come mai? Perché i giovani abbandonano lo sport? In qualsiasi sport, a partire dal calcio, passando per la pallavolo e finendo con il basket, l’abbandono dello sport giovanile è un fenomeno sempre più diffuso tra i bambini e i ragazzi. 

Spesso causato da diversi motivi come lo sviluppo di nuovi interessi e impegni, l’insoddisfazione nei confronti dei propri allenatori e compagni di squadra, la pressione eccessiva dei genitori e la mancanza di divertimento e soddisfazione personale. 

Questo fenomeno è importante da considerare perché lo sport può offrire ai giovani molteplici benefici, non solo a livello fisico, ma anche a livello psicologico e sociale. Quindi, è importante comprendere le cause dell’abbandono dello sport giovanile e cercare di trovare soluzioni per incentivare e motivare i giovani ad avere una vita sportiva attiva.

L’abbandono da parti dei ragazzi dello sport giovanile
L’abbandono dello sport giovanile da parte dei ragazzi è un fenomeno abbastanza comune e può essere causato da vari motivi. Alcuni ragazzi smettono di praticare uno sport perché sviluppano nuovi interessi o impegni che richiedono più tempo e impegno, come ad esempio lo studio o altri hobby.

In altri casi, l’abbandono può essere causato da una cattiva esperienza o da un allenatore che non è riuscito a motivare il ragazzo o a creare un ambiente sano e positivo nella squadra. La pressione da parte dei genitori o dei compagni di squadra può anche essere un fattore che contribuisce all’abbandono.

Per evitare l’abbandono dello sport giovanile, è fondamentale che gli allenatori creino un ambiente di sostegno e motivazione per i ragazzi, incoraggiandoli a progredire e divertirsi nello sport. I genitori dovrebbero anche evitare di esercitare pressioni sui propri figli e invece incoraggiare e sostenere i loro sforzi e successi.

Entrando nel dettaglio, gli sport giovanili dovrebbero essere visti come un’opportunità per sviluppare caratteristiche importanti come l’impegno, la perseveranza e la leadership, piuttosto che solo come una forma di svago o tempo libero. 

I rapporti con gli allenatori
Una delle ragioni per cui i giovani abbandonano lo sport è il rapporto con gli allenatori. Infatti, i legami tra gli atleti e gli allenatori possono avere un impatto significativo sulla partecipazione e sul successo sportivo degli atleti. Un buon allenatore deve essere in grado di motivare e ispirare gli atleti, fornire una guida per lo sviluppo del talento e dell’abilità degli atleti e creare un ambiente positivo e stimolante per la squadra.

D’altra parte, gli atleti dovrebbero anche lavorare per costruire una buona relazione di lavoro con il loro allenatore. Ciò significa:

seguire le istruzioni dell’allenatore
rispettare le regole e lo stile di coaching
impegnarsi al massimo nelle sessioni di allenamento e competizione
mantenere la comunicazione aperta con l’allenatore in modo che gli obiettivi e le aspettative siano chiari

Un’altra parte importante dei rapporti tra gli allenatori e gli atleti è la capacità di fornire un feedback efficace e costruttivo. Gli allenatori dovrebbero essere in grado di valutare l’abilità e le prestazioni degli atleti in modo oggettivo e fornire un feedback che sia costruttivo, ma anche motivante e incoraggiante. 

Gli atleti dovrebbero anche essere in grado di ascoltare attentamente il feedback dell’allenatore e cercare di applicarlo per migliorare la loro abilità.

Dunque, i rapporti tra allenatore e atleta sono fondamentali per il successo sportivo. Una relazione basata sulla comunicazione aperta, il rispetto e la motivazione può aiutare gli atleti a raggiungere il loro pieno potenziale e ad avere successo nello sport.

Le problematiche legate alle aspettative
Le aspettative possono essere una forza motivante nel raggiungimento degli obiettivi, ma anche una fonte di stress e ansia se diventano eccessive o irrealistiche. Questo è particolarmente vero nello sport, dove le aspettative degli allenatori, dei genitori, degli spettatori e persino degli atleti stessi possono avere un impatto significativo sulla prestazione e sul benessere mentale degli atleti.
Per esempio, nel momento in cui un atleta ha aspettative irrealistiche su sé stesso, come vincere ogni gara o raggiungere sempre un punteggio perfetto, potrebbe diventare estremamente stressato e ansioso se non riesce a soddisfare queste aspettative. 

Allo stesso modo, se gli allenatori o i genitori impostano aspettative irrealistiche per un atleta, ad esempio aspettarsi che vincano ogni partita senza considerare altri fattori, questo potrebbe mettere un carico mentale eccessivo sugli atleti e influire negativamente sulla loro performance e autostima.
Per di più, le aspettative possono anche creare una pressione pericolosa sulle prestazioni, che può portare a infortuni, stanchezza mentale e potenzialmente anche alla rinuncia alla pratica sportiva.

Per evitare le problematiche legati alle aspettative, è importante mantenere una visione realistica e positiva delle proprie capacità e delle proprie opportunità, senza far emergere speranze troppo elevate. Gli allenatori e i genitori dovrebbero anche evitare di impostare aspettative eccessive o irrealistiche per gli atleti, invece di concentrarsi sul miglioramento progressivo dell’atleta.

Un altro importante aspetto è la comunicazione aperta e il supporto emotivo degli allenatori e dei genitori, in modo che gli atleti siano supportati anche in momenti di difficoltà o di fallimento, per poter rimotivare l’atleta dopo un insuccesso e rendere maggiormente soddisfacenti le eventuali vittorie.

Esempi nel basket
Perché i giovani abbandonano il basket? Ecco alcuni esempi di motivi per cui i giovani potrebbero abbandonare la pratica del basket:

Mancanza di tempo: con l’aumentare delle responsabilità scolastiche e sociali, alcuni bambini e ragazzi potrebbero sentirsi troppo impegnati per continuare a giocare a basket.
Pressione eccessiva: quando gli allenatori e/o i genitori esercitano troppa pressione su un giovane giocatore, questo potrebbe portare ad un eccessivo stress mentale e, a lungo termine, all’abbandono del basket.
Infortuni: gli infortuni sono un fattore comune che può portare all’abbandono del basket. I giovani potrebbero sentirsi scoraggiati o spaventati dall’idea di subire ulteriori infortuni in futuro.
Competitività sfrenata: se le partite sono troppo impegnative o gli allenatori mettono troppa enfasi sulla vittoria, potrebbe essere difficile per i giovani distinguere tra il gioco per divertimento e la pressione di dover vincere a tutti i costi. Questo potrebbe portare ad un calo di motivazione nel lungo periodo.
Mancanza di divertimento: se i giovani non si divertono durante gli allenamenti e/o le partite, potrebbero perdere interesse per il basket e scegliere di abbandonare lo sport.

Questi sono solo alcuni dei motivi per cui i giovani potrebbero abbandonare il basket, ma ci sono molte altre ragioni possibili. È importante che gli allenatori e i genitori lavorino insieme per creare un ambiente sano e motivante per i giovani giocatori, ispirandoli a trovare la passione per lo sport e a sviluppare le loro abilità in modo continuo e progressivo.

Come si può risolvere?
Ci sono molte attività che allenatori e genitori possono intraprendere per risolvere le problematiche che portano all’abbandono dello sport giovanile nel basket. 

Ecco alcuni esempi:

Creare un ambiente di gioco sano: gli allenatori e i genitori dovrebbero lavorare insieme per creare un clima di gioco positivo, motivante e divertente per i giovani giocatori. Ciò significa che dovrebbero essere incoraggiati i comportamenti fair-play, rispettare le regole e i compagni di squadra, centrando l’attenzione sul divertimento piuttosto che sulla vittoria.

Coinvolgere gli atleti nelle decisioni: gli allenatori che coinvolgono i giovani giocatori nella presa di decisioni, come la scelta delle tattiche o degli allenamenti, aiutano ad aumentare il loro senso di responsabilità e motivazione, consentendo loro di sentirsi parte integrante della squadra e dei processi decisionali.

Fornire un feedback costruttivo: gli allenatori e i genitori dovrebbero fornire feedback costruttivi e specifici per supportare gli atleti a sviluppare le loro abilità, in modo che possano vedervi significativi progressi con il raggiungimento di obiettivi personali motivanti.

Ridurre la pressione: allenatori e genitori dovrebbero evitare di porre troppe aspettative sugli atleti e fornire un sostegno emotivo aiutando gli atleti a sentirsi più a loro agio e supportati a gestire lo stress legato a prestazioni elevate.

Servire da modelli positivi: gli allenatori e i genitori dovrebbero essere modelli di comportamento positivo, mantenendo un atteggiamento calmo e rispettoso in ogni situazione, ispirando gli atleti a imitare questo tipo di approccio.
Adottando queste strategie, gli allenatori e i genitori possono contribuire a creare un ambiente positivo e motivante per i giovani giocatori e aiutarli a mantenere l’interesse e la passione per il basket.

U13M - Vittoria del Panda: è troppo "Togu" per il Terralba

Col punteggio finale di 60-49, il Panda bissa il successo dell'andata contro l'ottimo Terralba grazie alle prestazioni strepitose di "Captain Togu" (all'anagrafe Lorenzo Togugnaz) che dopo aver messo a segno i primi 18 punti di squadra per i monserratini ha chiuso l'incontro con un bottino complessivo di 38 punti e di Nicola Mantega che ha chiuso in tripla doppia per punti, assist e rimbalzi.

Dopo il primo parziale chiuso sul 25-12, i padroni di casa hanno gestito il proprio vantaggio portandosi anche sul +20 fino alla fase finale della partita quando i terralbesi hanno provato a rientrare in corsa fermandosi però a 9 punti dal pareggio e cedendo nuovamente il passo agli avversari

Da segnalare per il Terralba le buone prestazioni offensive del "solito" duo Onnis-Meloni, di Dragutinovik e Mocci mentre per la vittoria del Panda sono risultate fondamentali quelle di Federico Pani, Lorenzo Falzoi e Davide Locci specie per i numerosi palloni recuperati.

Tabellini:

PGS Panda: Falzoi 4, Mantega 10, Picciau, Lobina 2, Atzori 2, Rianò, Pani 2, Perra, Espa, Locci, Tavolacci 2, Togugnaz 38; All. Atella

SAAB Terralba: Muru 4, Caeto 5, Meloni 10, Onnis 9, Fossataro, Zedde 2, Dragutinovik 6, Frongia 4, Piras 2, Mocci 7; All. Piras

Parziali: 25-12; 31-19; 46-30; 60-49

Serie D: CGP Carloforte - Coral Alghero 68 - 60


CGP Carloforte: Farci V. 2, Ferraro Salv., Cireddu P. 18, Capurro F. 4, Scotto S., Baghino F. 22, Ferraro Seb., Napoli A. 8, Granara E., Dessì f. 10, Gentile S. 4, Rosso C. All. Aste M. e  Garau G.

Coral: Monte M. 23, Tillocca S. 7, Di Mauro V. 1, Di Mauro E. 2, Cesaraccio L. 8, Cau M. 5, Rosas A. 2, Maltagliati L., Cau D. 12, Salvatori F., Soddu F.G. All. Cau C. Ass. Barracu F.

Parziali: 19-17, 29-30, 49-47

Arbitri: Seu Claudia e Brancolini Michele

Playout gara 1

L'urlo dei giganti, semifinaleeeeeee

La Dinamo gioca una partita straordinaria, conduce per oltre 38’, difende alla morte ma rischia nel finale per un Granger mostruoso che segna 14 punti in 2 minuti e sfiora il sorpasso. Un pazzesco Diop regala la semifinale Scudetto a Sassari, che vince 87-83 e scrive un’altra pagina di storia con il PalaSerradimigni in visibilio. Grandi prestazioni per Dowe, Kruslin e Gentile, fondamentale Treier. Adesso la semifinale contro Milano, che ha eliminato Pesaro, il Banco è al settimo cielo e si gode un’altra notte da Giganti.

Il Basket 90 Campione regionale U 17M ci eccellenza

Basket90 ancora vittorioso nel campionato Under17 di eccellenza, dopo un campionato al vertice, conquistato il titolo regionale con due nette vittorie sulla Polisportiva Dinamo.
La squadra allenata magistralmente da coach Doro e dai suoi collaboratori Giuseppe Pani, Luca Ruiu e Roberta De Biasio, sul campo di Ploaghe ,si è aggiudica il titolo e l’accesso allo spareggio nazionale in quel di Roma che, in caso di vittoria, la vedrebbe qualificata per le finali nazionali.

“Siamo molto contenti di questo risultato perché è frutto di una programmazione biennale con il gruppo 2006/2007/2008. L’obiettivo ad inizio della scorsa stagione era arrivare pronti tecnicamente fisicamente alla fine del biennio per poter competere per il titolo regionale e avere la possibilità di confrontarci con altre squadre a livello nazionale. Il gruppo ha avuto anche una enorme maturazione dal punto di vista umano diventando una vera squadra, di cui andare orgogliosi” le parole di coach Andrea Doro (@golden_andros )

Condividiamo il merito con i nostri genitori, sempre presenti sugli spalti in casa e in trasferta, calorosi ma corretti in ogni occasione, insieme con i nostri super tifosi “EBBE VABBE” che con il loro super tifo hanno sostenuto la squadra.
Ancora una volta, il Basket90 rappresenterà Sassari in una fase nazionale.

In bocca al lupo ragazzi, buon proseguimento di stagione

#FORZARAGAZZI
#FORZABASKET90

📸 @stefano.photografia
 

Fonte: Basket90