Lettera di un nostalgico tifoso
Quando sono entrato dentro la palestra di via Pessina già si respirava un’aria di caldo torrido, tra me e me ho pensato che avrei resistito poco per la “basca” che circolava, ma è bastato dare un occhiata in mezzo al rettangolo di gioco, che già sentivo dei brividi di freddo dalla gioia per sentirmi come i vecchi tempi quando sedevo in panchina.
Da uno sguardo attento ai giocatori, i miei occhi si sono soffermati nel guardare un “vecchio pischello” che si stava riscaldando tra le fila dei giallo-verdi. Lo osservo attentamente e incredulo, chiedo ai miei vicini se era il mitico Ciccio, la risposta è stata affermativa!!!!! Ma come in mezzo ad una banda di ragazzini (sotto i 19 anni) si è riproposto forse per una scommessa con se stesso, oppure dopo il premio consegnatogli questa estate al torneo Mellano Beach, gli ha preso fuoco l’ormone della giovinezza imponendogli di riprendere a giocare seriamente? A quel punto non ci ho visto più e avvicinandomi al rettangolo di gioco l’ho chiamato e lui subito, da grande gentiluomo, si è avvicinato abbracciandomi con tutto il sudore che portava addosso (pitticcu su fragu di umanità!!!!). In quel momento non sentivo più né il caldo e ……..neanche il sudore che portava addosso. Mentre lo abbracciavo mi sono venuti in mente, contemporaneamente, una trasferta fatta quando giocavamo in serie C1, nel Lazio, perso il treno, rischio di lasciare i documenti nel vagone del treno e …….. qualcuno che si è dimenticato di salire nel treno. Oggi non ricordo chi fosse il giocatore!!!!!! Che tempi !!!!!
Ora rivederlo in campo dopo tanti anni, mettersi a confronto con quella banda di giovanotti, deve essere uno spettacolo anche perché gli farebbe da chioccia. Grande Ciccio!!!!
Inizia la partita. Lui si siede in panchina e durante la partita si mette a incitare i suoi compagni, ad ogni cambio è il primo ad alzarsi per dare un cinque al compagno che è appena uscito. Passano i minuti, in campo i ragazzi di coach Pau si dannano per conquistare la palla e centrare il canestro. E Ciccio è li in panca ……aspettando magari uno sguardo e un cenno da parte del suo coach. Magari chi sta in platea aspetta con ansia il suo esordio, ma forse non è ancora tempo.
Si arriva al quarto tempo e già tra il pubblico si sente un mormorio, ma come è lì che ansima di mettere piede in campo e il suo coach.... ( mamma mia questi allenatori!!!!!!) è concentrato a dare la carica ai cinque che combattono nel rettangolo di gioco.
Ma ad un certo punto, quando tu non te lo aspetti, ecco il tanto atteso momento, il coach Pau chiede cambio per fare entrare il “giovane” Cinus. A quel punto si sente qualche applauso provenire dalla platea.
Si fa sentire, cerca di strappare qualche palla, incita i suoi compagni, tenta qualche tiro, ma suona la sirena di fine gara, Cinus finirà la sua prima partita con una virgola nei tabellini, ma è contento lo stesso. La squadra ha perso, non importa, una pacca di conforto a tutti i suoi compagni e si torna negli spogliatoi per una sana doccia rinfrescante.
Il ritorno in campo di una vecchia gloria del CEP fa solo bene e incita i più piccoli a non demordere che prima o poi i successi arrivano.
Forza Paris (tutti insieme)!!!!!!!!
Un tifoso del CEP