Peccato, perché le cagliaritane ci hanno creduto, hanno avuto anche la palla della vittoria: fallita. Eppure quel parziale di 13-6 (anzi 13-4) a poche manciate di secondi dalla sirena faceva presagire un finale diverso. Perché se avessero vinto, le cagliaritane avrebbero indubbiamente meritato i due punti in palio.
La Spezia sempre in vantaggio fin dalle prime battute di gioco grazie alle iniziative di una scatenata Missanelli (nel primo quarto) e successivamente aiutata da D’Angelo, l’unica tra le padroni di casa ad aver chiuso in doppia cifra. Virtus che lotta, crea, ma ancora una volta deve fare i conti con la precisione al tiro. Quella, stasera è mancata, sia nel tiro in movimento che dalla lunetta. La Spezia ha accumulato nel corso del match un importante vantaggio (chiudendo i quarti sul 17-13; 31-23 e 42-33) arrivando anche a +12. Ma quando ormai le liguri pensavano ai festeggiamenti, è venuta fuori la Virtus che con testardaggine ha cominciato a lottare sotto le plance con Cadoni e una positiva Claudia Vargiu e rosicchiare punti, ma soprattutto spaventare le avversarie grazie al bel lavoro di gruppo e alle iniziative di Monika Nazck e Mounia El Habbab (assente causa infortunio dell’ultimo momento Diana Valcheva).
E sono loro due che confezionano un finale degno di una pellicola di Alfred Hitchcock. Sul 46-42 (canestro della polacca a 2’55 dalla sirena) la squadra di casa perde palla che finisce nelle mani di El Habbab che non si fa pregare e piazza il canestro del -2 (46-44). Inizia una fase di gioco nella quale tra errori e passaggi sbagliati la palla si alterna da una parte e dall’altra. A 1’35 ancora El Habbab che con un tiro in sospensione firma il pareggio a quota 46. Coach Corsolini è costretto a chiamare il time out per parlare con le sue ragazze e bloccare in qualche modo la frenesia offensiva delle cagliaritane. Si riparte e Granzotto (ex Selargius) ci prova, ma il suo tiro finisce fuori. Il rimbalzo è di Giada Podda che gira a El Habbab. La lunga Virtus avrebbe la palla della vittoria, ma la perde. Il recupero è di Missanelli brava a servire D’Angelo che piazza la ciliegina sulla torta di una serata positiva trovando il canestro del +2 a 39 secondi. Sul capovolgimento, in due occasioni Mounia El Habbab ci prova ma la mira non è delle migliori e la Spezia chiude con il sorriso.
Una Virtus che comunque ha dimostrato ancora una volta di essere in salute, anche se deve recitare il mea culpa perché contro la Spezia è mancata solo la precisione al tiro. Le padrone di casa hanno chiuso con il 44% (20 su 45) la Virtus invece solo con il 32% (18/55), non trovando tiri pesanti (1 su 13) e forse con un tiro da tre in più la gara avrebbe nettamente preso un’altra direzione.
Cestistica Spezzina – Sardegna Marmi Cagliari 48 - 46
Cestistica Spezzina: D’Angelo 18, Moretti, Granzotto 2, MIssanelli 9, Diakhoumpa 2, Mbaye 8, Templari, Guzzoni 4, Guerrieri 5, Ratti. Allenatore: Corsolini.
Sardegna Marmi Cagliari: Naczk 16, Cadoni 12, Trozzola 3, Pellegrini Bettoli, El Habbab 11, Peric, Vargiu 4, Gallus, Pasolini, Podda, Anedda. Allenatore: Staico.
Parziali: 17-13; 14-10; 11-10; 6-13
Tiri totali: La Spezia 20/45 (44%); Virtus 18/55 (32%);
Tiri da due: La Spezia 16/31 (51%); Virtus: 17/42 (40%);
Tiri da tre: La Spezia 4/14 (28%); Virtus 1/13 (7%);
Tiri liberi: La Spezia 4/9 (44%); Virtus 9/13 (69%).
Rimbalzi: La Spezia 29; Virtus 37.
Arbitri: Davide Donato Nonna di Milano e Davide Mariotti di Basiglio (Mi
Fabrizio Zirone – Assistant coach Sardegna Marmi Cagliari
“E’ stata una partita davvero tosta -esordisce Fabrizio Zirone – che ci ha visto inseguire fin dalle prime battute la formazione ligure. Per lunghi tratti la squadra non è riuscita a fare quello che ci ha consentito finora di disputare un fantastico inizio di campionato. Poi le ragazze dopo aver subito un pesante passivo non hanno mollato. In due occasioni, ma in particolare nell’ultimo quarto sono state brave a riprendere le padrone di casa e a riaprire la gara costruendo le condizioni per avere il tiro del pareggio o dell’eventuale vittoria.
Ripeto: sono state davvero brave. Rimane l’amaro in bocca perché se arrivi all’ultimo tiro che ti potrebbe regalare la partita e poi lo sbagli… il dispiacere è grande. Il segreto è quello di non abbatterci e pensare, io già lo faccio, alla prossima gara: il derby contro il San Salvatore Selargius. Senza dimenticarci, neppure per un secondo, che cosa ci ha portato a poter essere dispiaciuti oggi e questo, potrebbe essere il punto di partenza per lavorare bene e preparare il derby nel migliore dei modi. Da martedì alla ripresa degli allenamenti si comincia sul campo a pensare al Selargius. Comunque -conclude Fabrizio Zirone - mi sento di fare i complimenti alle ragazze che hanno confermato quello che ci dimostrano fin dall’inizio della stagione: non mollano, si riuniscono, si prendono per mano e riaprono le partite anche quanto sembrano segnate in negativo…e poi però arrivi all’ultimo tiro e non sempre va bene. Ora testa a venerdì”.
Credits photo: Andrea Chiaramida
Ufficio Stampa Sardegna Marmi Virtus Cagliari
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