A Sa Duchessa arriva la playmaker classe 1999, reduce dalla finale promozione con San Giovanni Valdarno, e l'ala già vista in rossoblù nella stagione 2015/16
Portano i nomi di Giulia Cecili e di Delia Gagliano le novità del CUS Cagliari in vista del campionato di Serie A2 Femminile 2021/2022.
Nata a Mestre il 16 aprile 1999, Cecili è una playmaker di 168 centimetri. Il suo percorso nel mondo del basket è iniziato a Mirano (Venezia), dopo di che si è spostata a Marghera, dove ha completato il percorso giovanile affacciandosi, parallelamente, anche nella prima squadra militante in Serie A2. Qui ha avuto modo di giocare al fianco di Erika Striulli, attuale capitano del CUS, dalla quale ha appreso i primi rudimenti del mestiere di playmaker. Nel 2018/19 è approdata ad Alpo (A2), facendo registrare 37 presenze a 3.3 punti di media e sfiorando la promozione nella massima serie. Nell'estate del 2019 la nuova regista del CUS ha accettato la proposta di San Giovanni Valdarno, compagine in cui ha portato avanti il suo percorso di crescita (3.7 punti e 3.3 rimbalzi per partita in 19 apparizioni sul parquet). Confermata per la stagione successiva, ha dovuto fermarsi già a ottobre per la rottura del legamento crociato del ginocchio destro. La sua stagione, però, non è terminata con l'infortunio: durante i playoff, infatti, è rientrata nelle rotazioni di coach Franchini rivelandosi spesso determinante, come in occasione di Gara 1 di semifinale contro il San Salvatore Selargius (9 punti decisivi nel finale). La corsa della squadra toscana si è interrotta soltanto nella 'bella' della finalissima contro Faenza, poi promossa in A1. Ora una nuova esperienza al CUS, cui potrà dare importanti garanzie in attesa del recupero di capitan Striulli.
Nel suo curriculum ci sono inoltre diverse esperienze con la selezione nazionale Under 20. Studentessa di Scienze dell'Alimentazione all'Università San Raffaele, nel tempo libero ama praticare anche altri sport e disegnare.
"Quando ho ricevuto la chiamata di coach Xaxa sono rimasta subito affascinata dal progetto - afferma l'esterna veneta - la presenza di Striulli è stata un'ulteriore garanzia, visto che a Marghera mi è stata molto vicina. Credo di poter imparare tanto da lei. Affrontandolo da avversario, il CUS mi ha dato spesso filo da torcere, rivelandosi squadra parecchio imprevedibile. Emblema di ciò è la celebre gara da 4 supplementari del 2019 contro San Giovanni Valdarno, che ancora ricordo molto bene. Sono una play a cui piace far girare la squadra e mettere in ritmo le compagne. Talvolta anche con passaggi un pochino estrosi, come si fa al playground. A Cagliari ho trovato un ambiente tranquillo: sono tutti molto gentili e disponibili con me, e anche le compagne di squadra mi hanno messo subito a mio agio".
Anche Gagliano vanta diverse convocazioni nei raduni delle nazionali giovanili.
"L'esperienza a Sassari è stata importante sia a livello tecnico che mentale - afferma la giocatrice algherese - ho avuto l'opportunità di confrontarmi con un basket senz'altro diverso da quello che avevo conosciuto negli ultimi anni. Tornando indietro rifarei la stessa scelta, ma ora ho bisogno di mettermi alla prova in un contesto diverso e di ritrovare quella fiducia che ultimamente avevo perso. La prima esperienza al CUS? Ero giovanissima e alle prime armi - spiega - e anche la Serie A1 era ben diversa da quella attuale. Il problema fisico accusato allora non mi permise di esprimermi e di dare il contributo che avrei voluto. Obiettivi? Preferisco non fare programmi precisi. A Cagliari sto bene, anche perché sono fondamentalmente cresciuta qui. Il CUS è una società che offre tanto e cercherò di ripagare la fiducia che è stata riposta nei miei confronti. Spero di potermi togliere qualche soddisfazione personale, ritrovare piena consapevolezza nei miei mezzi e aiutare la squadra a raggiungere i migliori traguardi possibili".
Foto CUS Cagliari
Nessun commento:
Posta un commento