Iris Ferazzoli: “Punite dai nostri errori. Ora però pensiamo alla prossima gara”
Cagliari. Male la prima, male il derby per la Virtus Surgical Cagliari che si arrende al Cus Cagliari (71-50) all’esordio nel campionato di A2 femminile targato 2020/2021. La “stracittadina” l’ha vinta la squadra che ha osato di più, quella che ha segnato con più precisione da tutte le distanze. La Virtus (priva di Silvia Favento e Anna Lussu) ci ha provato a rimanere in partita, ma il Cus, specie nella seconda parte della sfida ha tenuto a bada le ragazze di coach Ferazzoli, punendole soprattutto dalla distanza, sfruttando al meglio qualche disattenzione (palle perse, tiri affrettati e altro) delle avversarie.
I NUMERI. Le universitarie, dando una lettura alle statistiche, hanno tirato meglio dalla media distanza con il 45% (14 su 31) contro il 35% delle virtussine che hanno chiuso con 17 su 48. Nel tiro dalla linea dei 6,75 la squadra di Xaxa ha avuto, indubbiamente la mano più “calda”. Per Puggioni e compagne 6 su 16, ovvero il 37%, mentre Zolfanelli & co. hanno fatto registrare il 25% (2 su 8). Anche ai liberi predominio universitario (25 su 43 con il 58%, mentre la squadra di Iris Ferazzoli ha chiuso con il 52% (10 su 19). L’unica soddisfazione, la Virtus, l’ha avuta ai rimbalzi. Ne ha catturato 40, due in più del Cus che di palloni ne ha fatto suoi solo 38. Troppo poco.IL MATCH. L’impatto al derby non è dei migliori per la formazione allenata da Iris Ferazzoli che nelle battute iniziale, complice forse l’emozione per l’esordio in campionato, subisce il gioco e la determinazione delle padrone di casa. Caldaro e Ljubenovic firmano subito il 4-0. I primi punti della Virtus arrivano dopo 3’. E sono punti importanti. Zolfanelli e Brunetti segnano, ed è vantaggio (5-4). La gara è divertente con le due squadre che si alternano al comando. Anzi la Virtus fa di meglio al 5’ andando a +3 (7-4). Il testa a testa è appassionante e si conclude al 10’ con la prima sirena e il vantaggio della Virtus (14-12).
Coach Xaxa chiede più pressione alla sua squadra, mentre dall’altra parte la Virtus cerca di resistere. Dopo 2’ però la gara è capovolta. Ljubenovic mette il canestro del +1 (15-14) , Prosperi la segue con una tripla (18-14). Prima del time out del tecnico argentino il vantaggio del Cus è di 6 lunghezze (20-14). Girandola di cambi per coach Ferazzoli, ma in campo cambia poco. Puggioni è letale dalla linea dei 6,75. La Virtus appare confusa, impacciata e chiude il quarto in ritardo sul 31-24.
Si riparte dopo il riposo lungo, ma la situazione non cambia. Zolfanelli e Brunetti provano ad imbastire una reazione, cercando aiuto in Ledesma e Chrysanthidou. Ma non basta, perché dall’altra parte le universitarie sbagliano e concedono poco (53-39 al 30’). Nell’ultimo quarto accade davvero poco. Da registrare solo il +22 (in diverse occasioni) toccato dal Cus Cagliari e la presenza in campo, tra le fila della Virtus, di tante giovani. Un bel segnale.
Cus Cagliari: Puggioni 13, Caldaro 6, Saias 3, Prosperi 14; Ljubenovic 15, Serra, Striulli, Zucca,Sorbellini 2, Petrova 1, Madeddu 10, Niola 7. Allenatore: Xaxa. Assistente: Ghiani.
Virtus Surgical Cagliari: Ledesma 7, Zolfanelli 18, Chrysanthidou 8, Brunetti 9, Pellegrini Bettoli 2, Lai, Savatteri 6, Pala, Podda, Pilleri, Salvemme, Conte. Allenatore: Iris Ferazzoli. Assistente: Valentina Calandrelli.
Arbiri: Simone Gurrera di Vigevano (PV) e Riccardo Paolo Giudici di Bergamo (BG).
Parziali: 12-14; 19-10; 22-15; 18-11.
Tiri da due punti: Cus Cagliari 14 su 31 (45%); Virtus 17 su 48 (35%).
Tiri da tre punti: Cus Cagliari 6 su 16 (37%); Virtus 2 su 8 (25%);
Tiri liberi: Cus Cagliari 25 su 43 (58%); Virtus 10 su 19 (52%).
Iris Ferazzoli coach della Virtus Surgical Cagliari
“Poteva andare diversamente” ammette il tecnico argentino. “Nel primo tempo abbiamo chiuso a -7, ma tengo a precisare che 12 punti, praticamente gli abbiamo regalati per rimbalzi in attacco presi, falli e canestri subiti. Per non parlare dei tiri da 3 punti che abbiamo concesso prima a Puggioni e poi a Prosperi. Punti subiti per distrazione. Prima del match avevo preparato le ragazze alla gara, parlando e spiegando loro da dove sarebbero arrivati i pericoli e come scongiurarli. Vabbè è andata così. Del resto è la prima partita. Ovviamente avrei preferito vedere una squadra che difendeva, che si buttava su ogni pallone e lottava, come quella che abbiamo applaudito nel torneo di Selargius, ma così non è stato. Lo scorso anno abbiamo iniziato con una vittoria, oggi la situazione si è ribaltata. Va bene, archiviamo questa sconfitta e pensiamo alla prossima gara”.
Nella foto: la playmaker della Virtus Surgical Martina Zolfanelli realizzata dalla società MACS Servizi Fotografici Sportivi
Ufficio Stampa Virtus
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