venerdì 24 gennaio 2020

Le parole di coach Gianmarco Pozzecco e la presentazione di Dwight Coleby

Le parole di coach Gianmarco Pozzecco

Questa mattina, nella Club House societaria, coach Gianmarco Pozzecco ha incontrato i giornalisti di televisione, carta stampata e agenzie in vista della sfida di sabato contro Trento. Al PalaSerradimigni Devecchi e compagni affronteranno l’Aquila nella sfida della terza giornata di ritorno del campionato LBA.

“Abbiamo visto il calendario e sappiamo che domani si giocheranno partite importanti ma siamo focalizzati su noi stessi, la classifica è soddisfacente già oggi e non abbiamo la necessità impellente di migliorarla. Siamo competitivi, i ragazzi dimostrano grande fame ma sappiamo che dobbiamo affrontare Trento e deve essere la nostra unica preoccupazione, come ogni volta che scendiamo in campo”.

All’andata avevate strappato la vittoria al termine di una sfida ostica...

“All’andata come sapete non ho visto gli ultimi cinque minuti perché espulso ma ho visto il mio staff tecnico condurre una partita complicata, ricordo due bombe che furono decisive, una di Spissu e una di Jerrells. La vittoria fu un capolavoro del mio staff che avevano condotto alla perfezione il finale di partita, noi siamo cresciuti rispetto a quella sfida soprattutto per le certezze che abbiamo: sappiamo cosa vogliamo e dove vogliamo andare. C’è questa consapevolezza che per costruire qualcosa di importante deve esserci la voglia di stare insieme, condividere il campo e finora abbiamo sfruttato al meglio l’opportunità di crescere insieme.

Che avversario è l'Aquila Basket?

"Trento è una squadra che quando inizia a giocare fisicamente può mettere in difficoltà chiunque. Adesso c’è Alessandro Gentile che è determinante, automaticamente condizionante in modo positivo per la squadra come ogni giocatore forte che si rispetti. Sono una squadra pericolosa che, per come è costruita con tanti italiani, mi piace molto poi gioca l’Eurocup che è competizione complicata, ha vissuto delle difficoltà oggettive ma ha dimostrato di essere forte vincendo partite toste”.

Coach, attualmente ha pareggiato il numero di vittorie dello scorso anno…

“Questi numeri mi rendono felice ma i giocatori restano i veri protagonisti, io come voi sono un fortunato spettatore che assiste a un dato statistico importante, si parla dell’80% di vittorie che è clamoroso. Sono contento per loro, ne sono felice: vedo i ragazzi che stanno bene insieme e se lo meritano. Per me oggi poter vedere i miei giocatori vivere le stesse gioie che ho vissuto io è ciò che mi gratifica di più”.

Come procede l’inserimento di Coleby?

“Con lo staff eravamo consapevoli che non fosse facile sostituire un giocatore come Jamel che, oltre all'aspetto tecnico, riuscisse a mantenere l'atmosfera nello spogliatoio e la prima cosa che mi ha colpito di Dwight è proprio questo grande sorriso che ha. Giocare a pallacanestro deriva da come sei come persona, in campo non va il giocatore ma l’uomo e volevamo un giocatore che avesse l’entusiasmo di giocare in questa squadra: all’inizio non sarà semplice adeguarsi ai nostri equilibri e avrà bisogno di tempo ma sono sicuro che riuscirà a breve a entrare in questi meccanismi ben definiti. Lo vedo entusiasta di essere qui. Credo che in realtà McLean e Coleby non siano così diversi, sono due giocatori di squadra uno per esperienza e uno per energia: Jamel è un ottimo rimbalzista offensivo per lettura, Dwight ha la stessa caratteristica per atletismo, forza fisica ed energia. Sono giocatori complementari con Miro, Dwayne Paulius e Daniele; sicuramente Dwight è una pedina che aumenta il nostro bagaglio tecnico per i lunghi”.


Dopo l’esordio in maglia Dinamo Banco di Sardegna sul campo di Strasburgo nel game12 di Basketball Champions League, questa mattina nella Club House societaria è stato presentato ufficialmente il neo acquisto biancoblu Dwight Coleby. Ad introdurre la conferenza stampa il general manager Federico Pasquini che spiega la scelta fatta: “Conoscevo Dwight dallo scorso anno perché giocava a Western Kentucky con Justin Johnson che ho portato a Cagliari. L’ho sempre tenuto d’occhio e ho continuato a seguirlo anche in quest’annata, nel momento in cui si è concretizzata la possibilità di portarlo via dalla Turchia non abbiamo avuto dubbi nel sceglierlo. Cercavamo un giocatore che avesse energia fisica, un cinque che si potesse adattare anche al ruolo di quattro, un giocatore che avesse fame e l’idea che Sassari potesse essere l’occasione per fare uno step importante a livello europeo. Sappiamo benissimo che è al secondo anno di professionismo per cui dovrà crescere insieme a noi, ci vorrà pazienza però penso che il buon momento della squadra gli darà il tempo giusto per inserirsi al meglio".

La parola passa poi proprio a Dwight Coleby che si presenta ai giornalisti così: “Arrivo dalle Bahamas quindi conosco già cosa significa vivere in un’isola, sono contento di far parte di questo gruppo, voglio aiutare questa squadra che sta facendo così bene per raggiungere i migliori risultati possibili, sono al secondo anno di professionismo e sono qua per dare il meglio di me”. 

Quali sono le prime impressioni su questo gruppo?

“Ho conosciuto la squadra, è ricca di talento, voglio essere il compagno perfetto che può dare il proprio aiuto soprattutto in difesa e a rimbalzo. Questo è un gruppo unito che fa di tutto per vincere, ogni volta c’è un protagonista diverso, penso possa essere un bel vantaggio”.

Il coach dice che sorridi spesso…

“E’ vero, non parlo molto ma difficilmente mi manca il sorriso anche se non esprimo sempre le mie emozioni quando gioco”

Hai parlato con Justin Johnson prima di arrivare qui?

“Certo, ci ho parlato prima di firmare e ha speso buone parole per l’ambiente e per l’organizzazione che avrei trovato qua”.

Sassari, 24 gennaio 2020
Ufficio Comunicazione
Dinamo Banco di Sardegna

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