Un primo quarto negativo (15-1 il parziale) costringe le universitarie a una gara d’inseguimento. Finise 71-60 (25 di Ljubenovic)
Una partenza a rilento costa cara al CUS Cagliari, che chiude il suo 2019 con una sconfitta sul campo della E-Work Faenza. A pesare sul 71-60 finale sono soprattutto i primi dieci minuti chiusi senza canestri dal campo per le universitarie, a segno solo con un libero di Niola. Nel prosieguo della gara le cussine, giunte a Faenza in condizioni fisiche precarie (Striulli a mezzo servizio e fuori dallo starting five), sono comunque riuscite a recuperare, e hanno giocato orgogliosamente alla pari fino al 40’.
LA GARA – La difesa molto fisica della E-Work mette inizialmente in difficoltà il CUS, che non riesce a sbloccarsi sul fronte d’attacco e scivola subito indietro incassando un parziale di 11-0. Niola sblocca le sue dalla lunetta, ma con la tripla di Schwienbacher e il canestro di Soglia le faentine chiudono il primo periodo sul 15-1.
In avvio di secondo periodo il vantaggio della formazione di Rossi lievita fino al +17, poi il CUS – grazie anche all’impatto di Ljubenovic e Saias, inizia la lunga scalata che lo porta a ricucire fino al -5 di metà gara (26-21).
Al rientro in campo le cagliaritane si avvicinano ulteriormente grazie al piazzato di Caldaro che vale il 29-25, ma Faenza reagisce con un parziale di 9-0 che la riporta in controllo sul +13. Coach Xaxa spende il timeout, e il CUS, affidandosi ancora a Ljubenovic, riesce a mantenere la gara aperta anche al 30’ sul 48-34.
Negli ultimi 10 minuti le rossoblu si dannano l’anima per tornare in scia, ma la E-Work continua a far leva sulla difesa per tenere costantemente un vantaggio nell’ordine della doppia cifra. Con due liberi di una encomiabile Ljubenovic il CUS fa capolino sul -7 a 40 secondi dal termine, ma dall’altra parte Faenza riesce a chiudere definitivamente i conti grazie ai canestri di Franceschelli e Morsiani che consegnano al CUS la seconda sconfitta consecutiva dopo quella di mercoledì contro La Spezia. Anche stavolta, però, l’impegno non è certo mancato per Striulli e compagne, capaci di tenere botta fino alla fine nonostante le condizioni avverse: “La nostra prestazione è stata condizionata da un primo quarto in cui abbiamo faticato a trovare le energie – spiega coach Federico Xaxa – Faenza, che già ci sovrasta dal punto di vista fisico, ha messo in campo una difesa aggressiva e fisica che gli arbitri hanno scelto di tollerare. Noi siamo stati comunque molto bravi a ricompattarci e a restare in partita praticamente fino alla fine. Purtroppo siamo arrivati a questa trasferta ancora una volta in condizioni fisiche precarie: il nostro capitano Striulli, infatti, non stava bene e ho dovuto rinunciare a lei per buona parte della gara. Nonostante tutto ce la siamo giocata, e credo ci siano tutti i presupposti per essere fiduciosi in vista del 2020”.
Faenza: Franceschelli 16, Chiabotto 3, Dell’Olio ne, Schwienbacher 12, Franceschini 5, Morsiani 10, Sangiorgi, Ballardini 8, Baldi, Soglia 5, Meschi 2, Brunelli 10. Allenatore: Rossi
CUS: Puggioni 6, Novati 5, Landi, Striulli 4, Caldaro 3, Zucca ne, Saias 10, Madeddu 2, Niola 5, Ljubenovic 25. Allenatore: Xaxa
Parziali: 15-1; 26-21; 48-34
Arbitri: Consonni e Zanetti
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