domenica 29 novembre 2015

Secondo quarto fatale per il San Salvatore, Broni non da scampo

Foto di Marco Picozzi
Niente da fare per il San Salvatore Selargius di Fabrizio Staico, che in casa della capolista paga un secondo quarto da -17, gioca un secondo tempo alla pari e chiude a -15 (68-53)

Selargius, 29 novembre 2015 - Non c’erano molte speranze per il San Salvatore Selargius (4 vinte e 4 perse con il KO di oggi), ma  a Broni le giallonere raccolgono diversi rimpianti per i secondi 10’ chiusi con pesante passivo a carico, un po’ come era successo nelle precedenti due gare, perse a Vicenza e in casa contro Cremona, con modalità ben diverse. In casa della capolista, le sarde arrivavano con la recuperata Ljubenovic e l’esigenza di sperare nel miracolo, di trovare l’ausilio della fortuna e di un pizzico di sottovalutazione da parte della corazzata di Roberto Sacchi. Nulla di tutto ciò, il ritornello del post-partita è quello che “non è qui che bisogna prendere i punti salvezza”, così occorre guardare oltre il punteggio e le statistiche. Tre periodi su quattro dicono che il San Salvatore se l’è giocata alla pari con la capolista (punteggio pieno, 8-0 il record), e allora quel secondo quarto brucia un pochino, anche perché alla fine della fiera il tabellino dice che le giocatrici più importanti (escluse Ljubenovic e De Pasquale) hanno dato troppo poco, almeno dal punto di vista realizzativo.

Foto di Marco Picozzi
Avanti 18-17 dopo 10’, Broni scappa via al 20’ sul +17 (43-26), per poi non riuscire mai a staccare il San Salvatore, conservando però il +15 finale. Sugli scudi, come sempre, Ana Ljubenovic, che mette a referto 24 punti, tirando 6/11 da 2 e 4/6 da 3, 6 falli subiti, 9 rimbalzi e 5 palle perse a sporcare una prestazione che comunque conferma l’ottimo stato di forma della slovena. Semmai il problema, per Staico, è che la sola Ada De Pasquale (13 punti, 5/6 da 2, 1/4 da 3, 6 rimbalzi e 2 perse) va in doppia cifra. Briciole dalle altre, pesano i soli 4 punti in 29’ di Giorgia Manfrè, stavolta non gravata di falli, solita lottatrice ma un terribile 2/12 da dentro l’area, più 7 rimbalzi, di cui 6 difensivi. Ridolfi, altra giocatrice importante ma ondivaga, tira poco e male (1/4 da 2 e 0/2 da 3). Torna a fare punti (5, 2/8 dal campo con una tripla) Anna Lussu, ed è bello sottolineare la tripla (in 8’) per Francesca Mura, enfant prodige di casa selargina.

“Non avevamo molte possibilità – dice Staico nel dopo-gara – Peccato perché qualcosina in più, alla luce del match e delle cifre, siamo in grado di fare, ma sappiamo che affrontavamo una squadra molto forte e con ben altri obiettivi, roster ed esperienza rispetto a noi. Dobbiamo portarci a casa quelle cose positive fatte oggi e lavorare sul prossimo match certamente più importante in chiave classifica”.

La OMC Broni si gode i 22 punti della solita Virginia Galbiati, che tira 5/10  da 2 e 2/2 da 3, 18 punti di Pavia e 14 di Bratka, le tre attese al ruolo di trascinatrici delle pavesi. 3 punti in 21’ per la cagliaritana Angela Dettori, 9 importanti da Arianna Zampieri, perno difensivo e carismatico del gruppo.

BRONI-SAN SALVATORE 68 - 53

PROGRESSIVI: 18-17, 43-26, 54-36

PARZIALI: 18-17, 27-9, 11-10, 14-17

BRONI: Landi, Galbiati 22, Pavia 18, Dettori 3, Bratka 14, Vanin, Savini, Zampieri 9, Bonvecchio, Soli 2. Allenatore: Roberto Sacchi.

SAN SALVATORE: Ljubenovic 24, De Pasquale 13, Lussu 5, Mura 3, Febbo, Laccorte, Palmas 2, Ridolfi 2, Manfré 4, Cavallini. Allenatore: Fabrizio Staico.

ARBITRI: Paolo Puccini, Edoardo Gonella.

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