Ciao, in questi giorni un tweeter di @Cremonini (responsabile del settore nazionale minibasket) ha riacceso la polemica sui corsi che molti centri minibasket fanno per i bambini di 3-4 anni.
Premetto che, secondo me, la Federazione ha l’obbligo di stabilire le linee guida dei propri affiliati e quindi ha tutto il diritto di redigere regole e farle rispettare ma forse si poteva evitare tutto questo clamore.ma di cosa si tratta?
Da regolamento il minibasket inizia dai 5 anni e dura fino ai 11, quindi dall’ultimo anno della scuola materna (con la categoria Pulcini) fino alla prima media (esordienti) e fin qui siamo tutti d’accordo. In questi ultimi anni le associazioni sportive, forse per reperire nuove quote, o per far avvicinare i bambini a questo sport hanno dato origine a corsi di microbasket o babybasket che in realtà vanno a rafforzare quel ruolo educativo carente nelle scuole materne.
Molte volte rimpiangiamo i tempi passati dove esistevano cortili che erano palestra di vita e formavano il carattere di noi giovani. Adesso in una società dove sono diminuiti gli spazi gioco, sono aumentati i pericoli, i genitori sono iper protettivi e i bambini sono tecnologici; ci troviamo in palestra ragazzi con deficit motori che prima non c’erano.
Le associazioni sportive hanno cercato di colmare questo buco creando corsi per i più piccoli; ben venga. però qual’è stato l’errore di fondo? associare questi corsi al minibasket con il risultato di dare largo sfogo alla fantasia con la diffusione di corsi di babybasket e microbasket che sono fuori dai regolamenti federali.
sinceramente il problema non sussiste se si chiamassero con il nome corretto relativamente all’attività svolta. chiamiamoli Corsi avviamento motorio, corso propedeutico allo sport. perchè è quello che effettivamente svolgono i bambini. Nella maggior parte dei casi si lavora sugli schemi motori di base, sulle posture e si aiuta il bambino a socializzare. in pratica, sotto la guida vigile di esperti (perchè do per scontato che questi corsi siano tenuti da esperti in scienze motorie e non da giovani improvvisati o da mamme babysitter) trasformiamo la palestra nel cortile o nel parco giochi che manca alla nostra città.
Nella nostra società manca la culture del gioco, viviamo in tempi frenetici e un corso di questo tipo in alcuni casi è visto dalle famiglie come un aiuto per parcheggiare i figli in attesa di andarli a riprendere al termine dell’orario di lavoro. purtroppo è così, soprattutto nelle grandi città,poi sta agli educatori in scienze motorie affezionare il bambino al mondo del gioco e dello sport. Da due anni, nel paese dove svolgo attività di minibasket, l’associazione di Calcio fa corsi per bambini di 4 anni. ma è palese che non insegna loro a giocare a calcio. come si potrebbe pretendere una cosa del genere. Qui i bambini lavorano sul correre, saltare, strisciare, arrampicarsi, rotolare. Imparano a giocare con le palline di spugna, le lanciano, le afferrano. in poche parole giocano scoprendo le fondamenta degli schemi motori. Nessuno si è scandalizzato. Però il corso è ben chiaro: Corso di attività motoria.
Questi corsi, forse, dovrebbe sponsorizzarli direttamente il C.O.N.I. in modo da fare chiarezza. Ma la federazione che ha abbassato l’età dei pulcini a 5 anni (ultimo anno della scuola materna) non ha forse aperto a questo tipo di logica?
il risultato di questa battaglia è stata la non autorizzazione ad usare i loghi della F.I.P. (Federazione Italiana Pallacanestro) e del C.N.M.B. (Centro Nazionale MiniBasket) su volantini degli affiliati che sponsorizzano tali corsi (vedi link). Forse una decisione all’italiana: non concordo quindi non appaio. Forse è giunto il momento di affrontare il problema: IN ITALIA NON ESISTE LA CULTURE DELLO SPORT E DELL’ATTIVITA’ SPORTIVA NELLE SCUOLE. Non abbiamo insegnanti di educazione fisica nelle scuole elementari, le poche volte che viene utilizzata la palestra c’è l’insegnate di Matematica o d’Italiano; se va bene abbiamo lo specialista fornito dal CONI (o dalle società sportive del luogo). Il massimo dell’attività sportiva nelle elementari è “PALLA PRIGIONIERA”. forse sono questi i problemi d’affrontare.
qualcosa in questi anni si è fatto ma la strada è ancora lunga.
Cla. http://www.minibasket.info/
Premetto che, secondo me, la Federazione ha l’obbligo di stabilire le linee guida dei propri affiliati e quindi ha tutto il diritto di redigere regole e farle rispettare ma forse si poteva evitare tutto questo clamore.ma di cosa si tratta?
Da regolamento il minibasket inizia dai 5 anni e dura fino ai 11, quindi dall’ultimo anno della scuola materna (con la categoria Pulcini) fino alla prima media (esordienti) e fin qui siamo tutti d’accordo. In questi ultimi anni le associazioni sportive, forse per reperire nuove quote, o per far avvicinare i bambini a questo sport hanno dato origine a corsi di microbasket o babybasket che in realtà vanno a rafforzare quel ruolo educativo carente nelle scuole materne.
Molte volte rimpiangiamo i tempi passati dove esistevano cortili che erano palestra di vita e formavano il carattere di noi giovani. Adesso in una società dove sono diminuiti gli spazi gioco, sono aumentati i pericoli, i genitori sono iper protettivi e i bambini sono tecnologici; ci troviamo in palestra ragazzi con deficit motori che prima non c’erano.
Le associazioni sportive hanno cercato di colmare questo buco creando corsi per i più piccoli; ben venga. però qual’è stato l’errore di fondo? associare questi corsi al minibasket con il risultato di dare largo sfogo alla fantasia con la diffusione di corsi di babybasket e microbasket che sono fuori dai regolamenti federali.
sinceramente il problema non sussiste se si chiamassero con il nome corretto relativamente all’attività svolta. chiamiamoli Corsi avviamento motorio, corso propedeutico allo sport. perchè è quello che effettivamente svolgono i bambini. Nella maggior parte dei casi si lavora sugli schemi motori di base, sulle posture e si aiuta il bambino a socializzare. in pratica, sotto la guida vigile di esperti (perchè do per scontato che questi corsi siano tenuti da esperti in scienze motorie e non da giovani improvvisati o da mamme babysitter) trasformiamo la palestra nel cortile o nel parco giochi che manca alla nostra città.
Nella nostra società manca la culture del gioco, viviamo in tempi frenetici e un corso di questo tipo in alcuni casi è visto dalle famiglie come un aiuto per parcheggiare i figli in attesa di andarli a riprendere al termine dell’orario di lavoro. purtroppo è così, soprattutto nelle grandi città,poi sta agli educatori in scienze motorie affezionare il bambino al mondo del gioco e dello sport. Da due anni, nel paese dove svolgo attività di minibasket, l’associazione di Calcio fa corsi per bambini di 4 anni. ma è palese che non insegna loro a giocare a calcio. come si potrebbe pretendere una cosa del genere. Qui i bambini lavorano sul correre, saltare, strisciare, arrampicarsi, rotolare. Imparano a giocare con le palline di spugna, le lanciano, le afferrano. in poche parole giocano scoprendo le fondamenta degli schemi motori. Nessuno si è scandalizzato. Però il corso è ben chiaro: Corso di attività motoria.
Questi corsi, forse, dovrebbe sponsorizzarli direttamente il C.O.N.I. in modo da fare chiarezza. Ma la federazione che ha abbassato l’età dei pulcini a 5 anni (ultimo anno della scuola materna) non ha forse aperto a questo tipo di logica?
il risultato di questa battaglia è stata la non autorizzazione ad usare i loghi della F.I.P. (Federazione Italiana Pallacanestro) e del C.N.M.B. (Centro Nazionale MiniBasket) su volantini degli affiliati che sponsorizzano tali corsi (vedi link). Forse una decisione all’italiana: non concordo quindi non appaio. Forse è giunto il momento di affrontare il problema: IN ITALIA NON ESISTE LA CULTURE DELLO SPORT E DELL’ATTIVITA’ SPORTIVA NELLE SCUOLE. Non abbiamo insegnanti di educazione fisica nelle scuole elementari, le poche volte che viene utilizzata la palestra c’è l’insegnate di Matematica o d’Italiano; se va bene abbiamo lo specialista fornito dal CONI (o dalle società sportive del luogo). Il massimo dell’attività sportiva nelle elementari è “PALLA PRIGIONIERA”. forse sono questi i problemi d’affrontare.
qualcosa in questi anni si è fatto ma la strada è ancora lunga.
Cla. http://www.minibasket.info/
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