lunedì 4 maggio 2015

La Dinamo interrompe il digiuno


I biancoblu interrompono la striscia negativa battendo Venezia per 88-80.

L'epilogo. La Dinamo interrompe la striscia negativa di cinque sconfitte e si impone nell'ultima partita casalinga della regular season contro una Reyer Venezia aggressiva e determinata. Dopo un primo tempo dominato dai lagunari i biancoblu incorniciano un terzo quarto stellare (26-9) condotti da Sanders e Lawal. Nell'ultima quarto anche Kadji e Sosa trovano la giusta intensità, Venezia tenta la rimonta ma i biancoblu vincono con il cuore.

La scena. Nella cornice del PalaSerradimigni va in scena l'ultima partita in casa della regular season. Rivale della giornata la Reyer Umana Venezia, seconda forza del campionato, guidata da coach Recalcati. 

Il match. Coach Sacchetti manda in campo Logan, Sanders, Lawal, Dyson e Brooks, coach Recalcati risponde con Stone, Peric, Goss, Radic e Viggiano. I lagunari partono forte mettendo a referto i primi due punti con Radic e due triple di Goss, Sanders rompe il ghiaccio per i suoi seguito da Lawal. Due triple di Logan riportano il punteggio in parità (12-12): la Reyer trova un mini allungo con i primi punti di Peric, sorvegliato speciale della difesa biancoblu, e il solito Goss dall'arco. Ci mettono una pezza Kadji, appena entrato in campo al posto di Lawal, e Sanders dai 6.75. Ci sono minuti e fiducia per Sacchetti, Sosa, Devecchi e Formenti: il play dominicano si iscrive a referto, un allungo firmato Ress e Nelson chiude il primo quarto 20-24. La seconda frazione si apre con una tripla di Ress, lo segue Dulkys e coach Sacchetti chiama minuto: gli orogranata però continuano indisturbati la loro cavalcata e portano il vantaggio oltre la doppia cifra (22-34). A interrompere il parziale di 7-0 ci pensa Lawal, ma Jackson, Dulkys e Goss puniscono dall'arco, Dyson prova a caricarsi la squadra sulle spalle ma Venezia ne ha di più (34-49). Al rientro dall'intervallo lungo è Peric a riaprire le danze, Logan e Lawal si mettono al servizio della squadra ma i lagunari tengono solido il vantaggio oltre le dieci lunghezze. Sanders dalla lunetta fa 1/2, Brooks colpisce dall'arco e si innesca la scintilla che infiamma i biancoblu. Lawal monetizza dalla linea di carità il fallo di Goss per poi stoppare il lungo orogranata e innescare il contropiede con la schiacciata di Sanders: l'ala numero 7 schiaccia ancora e il PalaSerradimigni esplode. Coach Recalcati chiama timeout quando il tabellone dice 51-55: Dyson dall'arco è un cecchino, la bimane di Lawal sancisce il sorpasso. Dyson prova ad allungare ma una tripla di Goss riporta Venezia in parità: è il numero 11 biancoblu dalla lunetta a chiudere la terza frazione in vantaggio per 60-58.

L'ultimo quarto si apre con Brooks dalla lunetta e un ritrovato Edgar Sosa, autore di 7 punti in pochi minuti, lo segue Sanders con un gioco da tre punti che vale il +9. Kadji trova il ritmo e punisce dall'arco, Venezia trova in Dulkys punti utili ma i padroni di casa si portano sopra la doppia cifra (79-67). Goss accorcia le distanze, anche Jackson e Stone danno il loro contributo e riportano il punteggio 82-77. Lawal e Logan ricacciano indietro gli avversari, Sosa intercetta una palla che vale oro negli ultimi 40 secondi e la tripla di Brooks chiude la partita. Vittoria biancoblu 88-80.

Le parole. Coach Carlo Recalcati commenta così la sconfitta odierna: “é stata una tipica partita dai due volti, con un primo tempo quasi perfetto, con alte percentuali al tiro e un secondo tempo invece completamente diverso. Sapevamo che dopo l'intervallo lungo che loro avrebbero tentato di rientrare e che non avremmo potuto tenere le nostre percentuali così alte. Non abbiamo avuto pazienza, dovevamo avere maggiore attenzione a rimbalzo e non concedere tanti contropiedi a Sassari. Bravi loro a sovvertire il match, noi siamo stati troppo frettolosi. Oggi non avevamo disponibile Ortner che ieri ha lamentato una lombosciatalgia, domani farà tutti gli accertamenti del caso”.

È soddisfatto Meo Sacchetti della vittoria dei suoi ragazzi: “Nel primo tempo loro sono stati molti bravi a mettere a referto una prestazione ottima con giuste letture e tanto canestro da tre, noi ci abbiamo messo del nostro concedendo un po' troppo. Nel secondo tempo siamo stati bravi noi a ribaltare la partita, si è rivista quella vecchia Dinamo che mancava da un po', capace di sovvertire il risultato con grande pressione e intensità. La nostra era una squadra che aveva perso un po' di fiducia, questo è un gruppo che ha bisogno di andare a giri alti anche perché non siamo dei fini lettori. Ora pensiamo alla prossima partita contro Cremona e vedremo cosa farà Trento, pensiamo a noi”.

Edgar Sosa, autore di un ottimo ultimo quarto, a referto con 11 punti, 3 rimbalzi e 6 assist, commenta col sorriso la vittoria contro Venezia. “E' stata una partita dura, arrivavamo da tante sconfitte e non al meglio della fiducia: dopo il primo tempo c'erano tutti i presupposti per mollare ma siamo stati bravi a non farlo. All'intervallo il coach ci ha detto che solo chi se la sentiva doveva entrare in campo e provare a girarla, non era impossibile ma bisognava crederci. Io mi sentivo bene e anche se ho sbagliato qualche tiro aperto nel primo tempo non ho perso fiducia, ho trovato i miei compagni nel gioco e nell'ultimo quarto anche alcune soluzioni personali. Siamo consapevoli di essere una squadra atipica, ma siamo anche consapevoli che -se uno di noi si accende- possiamo battere chiunque. Abbiamo un problema di continuità, lo sappiamo e abbiamo capito quando ci sono state le lamentele del pubblico per i risultati che non arrivavano. Ora ci prepariamo ai playoff”.

Dinamo Banco di Sardegna  88 - Umana Reyer  80  (20-24, 14-25, 26-9, 28-22)

Dinamo Sassari: Logan 13, Sosa 11, Formenti, Sanders 21, Devecchi, Lawal 12, Chessa, Dyson 15, Sacchetti, Vanuzzo , Brooks 6, Kadji 10. All. Meo Sacchetti.

Reyer Venezia: Stone 2, Peric 4, Goss 24, Jackson 7, Ruzzier 2, Romano, Ress 9, Radic 6, Nelson 2, Viggiano 7, Ceron, Dulkys 17. All. Carlo Recalcati.

Arbitri: Luigi Lamonica, Guido Federico Di Francesco e Beniamino Manuel Attard.

Ufficio Stampa
Dinamo Banco di Sardegna

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