La Dinamo pretende rispetto. Il numero uno biancoblu Stefano Sardara interviene sui provvedimenti disciplinari relativi alla 10° giornata di ritorno del campionato.
«In merito ai provvedimenti disciplinari relativi alla partita di sabato scorso contro Trento, ritengo che sia assurdo essere sanzionati per tremila euro per “guasto delle attrezzature obbligatorie” quando l'instant replay funzionava perfettamente e semplicemente l'arbitro non ha trovato l'immagine utile per la risoluzione del caso. In aggiunta, di fronte alle spiegazioni del tavolo, lo stesso ha anche fatto segno di okay con il pollice in su di fronte a centinaia di spettatori, forze dell'ordine e sicurezza. Una cosa è il sistema che non funziona, cosa che peraltro non dipenderebbe dalle società utilizzatrici, un'altra è non trovare l'immagine necessaria, aspetto che però non dipende dalla società. Nella stessa direzione si inquadra la squalifica e relativa ammenda a Shane Lawal che, educatamente e in maniera posata a partita ultimata, ha manifestato le proprie doglianze per la mancata tutela avuta in campo.
Si parla spesso di dialogo e confronto _tuona il presidente Sardara_ ma siamo costretti ad assistere a grandi sorrisi sul campo che però si traducono in pesanti sanzioni non appena usciamo dal parquet. Ritengo sia nostro dovere morale e sportivo presentare ricorso ed è ciò che faremo.
Credo che il passaggio obbligato per la crescita e l'evoluzione dell'intero movimento sia un confronto onesto e maturo, ma con grande rammarico vedo questo percorso molto difficile e lontano.»
Ufficio Stampa
Dinamo Banco di Sardegna
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