lunedì 25 novembre 2013

San Salvatore, non solo sport : La visita ai circoli di Vicenza e Pordenone



Associazione sportiva dilettantistica
G.S. Basket San Salvatore
Comunicato stampa N°21/2013-14

Non solo sport nell’intenso fine settimana del club campidanese che ha tastato con mano la generosità del nord est italico e degli emigrati sardi


Selargius, 25 novembre 2013

GRAZIE VELCO: L’INCASSO DELLA PARTITA PER L’EMERGENZA SARDEGNA

Più che la sconfitta di un solo punto, conta l’aver dato e ricevuto sostegno morale e concreto a nome dei propri conterranei, attualmente intenti a contare i danni della terribile alluvione che nell’isola ha provocato distruzione e morte. Dal Veneto e dal Friuli Venezia Giulia la voglia di partecipazione è attiva e variegata. Si stanno costituendo gruppi spontanei animati dalla voglia di fare qualcosa, perché anche in queste regioni i disastri provocati dalle piogge torrenziali rappresentano un incancellabile ricordo. A Padova, per esempio, gli studenti universitari sardi hanno organizzato una raccolta fondi.
Testimone oculare di questa bella ondata di solidarietà è stato Mariano Contu che nella sua duplice veste di dirigente del San Salvatore e di Assessore del Lavoro della Regione Autonoma della Sardegna è stato prima con gli emigrati di Pordenone e le alte istituzioni friulane (per l’intitolazione del locale circolo alla memoria di Sebastiano Crispatzu) e poi con quelli di Vicenza. Ha colto l’occasione per portare ai presenti i pensieri e i saluti del club giallo nero ma soprattutto ha fatto il punto della situazione su ciò che sta accadendo nelle terre colpite dalle intemperie. Con lui c’era anche la presidente della Fasi (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia) Serafina Mascia che ha tracciato un primo bilancio sulla mobilitazione dei sardi d’Italia per aiutare i sessanta comuni colpiti.
Prima del match cestistico di sabato sera Mariano Contu ha parlato al pubblico del Palasport Laghetto sulla situazione d’emergenza che la nostra isola sta vivendo e ringraziandolo per lo slancio di generosità della società Velco che ha destinato l’incasso alla causa della Sardegna. Inoltre l’Associazione Culturale Grazia Deledda ha raccolto altri fondi dagli spalti. Le stesse cestiste selargine si sono quotate consegnando poi la somma a chi di dovere. L’idea è venuta al coach Fabrizio Staico ed è stata subito appoggiata dalle sue atlete. Gesti che scalderanno il cuore dei più sfortunati.
“Abbiamo messo da parte una certa cifra – conferma la presidente del circolo vicentino Luciana Sedda - le persone che hanno portato via la cassettina con i soldi erano abbastanza soddisfatte. La Velco di Vicenza è stata molto generosa e attenta”.

L’ABBRACCIO AL PALLADIO E AGLI EMIGRATI SARDI DI VICENZA

La rabbia per la sconfitta di misura è stata in parte smaltita intrappolando le lacrime (virtuali e reali) tra le federe dei cuscini. Il giorno dopo le magie artistiche del padovano Andrea Palladio hanno fatto il resto, con la complicità e l’affetto dei sardi vicentini che, capeggiati dal presidente Luciana Sedda, hanno accompagnato il clan campidanese al Teatro Olimpico. All’interno del Palazzo del Territorio li attendeva il presidente del Consiglio Comunale di Vicenza Federico Formisano: ha mostrato le bellezze architettoniche dell’edificio che il suo ideatore non poté realizzare perché morì lo stesso anno in cui predispose il progetto (1580). Fu il figlio Silla, tre anni dopo, a consegnare l’opera.
Durante la visita anche Formisano ha dichiarato che il consiglio comunale destinerà i gettoni di presenza alle vittime dell’alluvione sarda.
“È stata una giornata positiva anche dal punto di vista culturale – conferma la bandiera del San Salvatore Selene Perseu - finalmente ho visto dal vivo la grandezza del Palladio. Nonostante l'umore per il risultato, i nostri ciceroni ci hanno dato modo di sorridere e di sbalordirci all’interno del Teatro Olimpico”.
Per i soliti motivi legati al volo di rientro, il gruppo si è poi rapidamente trasferito in viale della Pace, dove nella sede del Circolo Culturale Grazia Deledda erano attesi da tanti ed entusiasti sardi vicentini. Infatti nei giorni festivi si fanno vive anche le attivissime forze giovani che durante la settimana non possono frequentare il circolo per ovvi motivi di lavoro. L’integrazione tra i gruppi è stata automatica e come sempre piacevole.
Qui è avvenuto il solito scambio di doni con i libri che fanno sempre la parte del leone. Luciana Sedda ha regalato diverse pubblicazioni su Vicenza. Gabriele Cinus ha risposto con volumi sulla nostra isola e l’orologio brandizzato “Sardegna”; a Selene l’onore di consegnare la rinomata confezione a base di capperi selargini. “Presentare qualcosa della mia terra mi emoziona, ma lo sento anche come un dovere” ha commentato la play guardia del San Salvatore.
Segue l’assalto al buffet che si è ispirato ad alcune prelibatezze della cucina veneta. Soppressa, formaggio Asiago, stuzzichini di polenta e soppressa, panini, e il dolce vicentino “La Gata” che scoperto da pochi anni si è ritagliato un grande spazio nella tradizione gastronomica vicentina.
Luciana Sedda e soci hanno fatto le cose in grande perché in sede sono stati invitati anche la presidente della Fasi Severina Mascia (proveniente dalla vicina Padova) e i presidenti dei circoli di Treviso (Adalberto Garippa), Padova (Gianni Mattu) e Verona (Maurizio Solinas). “Si è parlato prevalentemente dell’emergenza alluvione – sottolinea Luciana Sedda - e del tipo di interventi da organizzare. Severina Mascia ci ha fornito le ultime notizie dalla protezione civile e dal coordinamento del soccorso in Sardegna su come destinare gli aiuti nella maniera migliore, sia per non disperderli, sia perché rispetto ai primissimi giorni, c’è bisogno di qualcos’altro”.
Mentre i rappresentanti dei circoli si consultavano tra loro e con Mariano Contu, anche il resto degli invitati conversava sullo stesso tipo di problematiche: “Ha dominato l'argomento alluvione – ribadisce Selene Perseu e ho percepito un grande spirito di collaborazione dai vari circoli. Si è parlato di intervento e aiuti concreti; di fatti insomma che rispecchiano il carattere di noi sardi anche se trapiantati nel continente”.
E come sempre accade in occasione delle visite alle associazioni dei sardi, il dirigente Gabriele Cinus si è commosso e ha fatto commuovere tutti i presenti: “Ci ha fatto sentire diversi – commenta la presidente Sedda – perché lui si sorprende quando scopre che da parte dei sardi residenti oltre Tirreno rimanga l’attaccamento alla terra d’origine e alle persone. La condizione da emigrato può sembrare normale; come però è normale mantenere il legame e il rapporto con l’isola. Riflettendoci bene non mi sembra che esistano delle entità simili ai circoli dei sardi; per esempio gli emigrati calabresi, che qui a Vicenza sono tantissimi, non hanno un’associazione che li rappresenti”.

IL MEDICO SOCIALE TRA I SARDI DI PORDENONE

Delle vicende del Basket San Salvatore si è parlato anche a Pordenone sabato scorso. Mariano Contu è stato invitato per la cerimonia di intitolazione del locale Circolo Sardi a Sebastiano Crispatzu, pompiere volontario sassarese che nel 1966 volle dare un aiuto alle popolazioni vittime di un alluvione. Il cingolato M 113 su cui viaggiava si capovolse e perse la vita sul Rio Sentiron a Prata. 
Nella sede di via Riviera del Pordenone 14 erano presenti il sindaco Claudio Pedrotti e il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia Sergio Bolzonello. Ha partecipato anche il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Pordenone Paolo Qualizza, la cui caserma è cointitolata a Sebastiano Crispatzu. Approfittando dell’occasione è proseguita la raccolta di fondi a favore delle popolazioni sarde alluvionate, promossa dal circolo in collaborazione con La Friul Adria – Credit Agricole di Pordenone che ha messo a disposizione un c/c bancario.
Mariano Contu ha tracciato un quadro drammatico della situazione nell’isola, anche ai microfoni della tv locale Teleordenone mettendo in evidenza anche come una regione già in difficoltà per la crisi sia stata messa in ginocchio da questa sciagura. Ha poi lanciato un appello ai friulani esortandoli a stare vicini ai sardi in questo momento di difficoltà. “La prima cosa da fare – ha concluso Contu – sarà mettere in sicurezza i centri abitati”.
Il presidente Giommaria Carboni traccia una piccola mappa del circolo: “I primi flussi di sardi si registrarono negli anni sessanta – dice - e da allora ci sforziamo di mantenere viva l’identità delle origini. Siamo attivi su più fronti, con l’organizzazione di tante iniziative con la vendita anche dei nostri tradizionali prodotti”. Il medico sociale del Selargius è poi salito in macchina alla volta di Vicenza, accompagnato dal gestore del circolo Angelo Secci e da altri soci. Insieme hanno guardato la partita di basket immersi in un clima di cordialità e fraternità.

BRUNELLI E PALMAS SULLA SCONFITTA:

Non è proprio bello arrendersi dopo aver dominato per gran parte della gara. Purtroppo le selargine tornano a casa con un pugno di mosche nonostante il grande tifo sugli spalti da parte di numerosi tifosi dal sangue isolano provenienti da diverse località del nord est.
Ecco il commento a freddo delle atlete Greta Brunelli e Laura Palmas:

Greta Brunelli: “Sono tutt’altro che entusiasta. Veniamo da tre sconfitte che io non esito a definire “tre brutte, brutte sconfitte consecutive”. Non vorrei allarmare nessuno ma siamo in un periodo buio. Sono quei momenti dove non si vede luce e spuntano fuori tutte le note negative e ancora più marcate. Questa sconfitta pesa ancor più delle altre, per aver perso di un solo punto, per aver ribaltato un risultato che doveva essere nostro. Ma questo mi fa riflettere e purtroppo pensare che dobbiamo migliorare qualcosa nel nostro meccanismo di squadra. Vorrei che sia uno stimolo per noi per non mollare mai e vedere del sereno dopo la tempesta. Si può tener testa a tutti, l'importante è non perdere la propria!

Laura Palmas: “Grossa delusione per questa sconfitta, per come è maturata e perché complica ulteriormente la situazione classifica, accompagnata anche dalle vittorie di Muggia e Valmadrera. Si è sicuramente vista una reazione dal punto di vista della grinta e del sacrificio di tutte. Tutta la partita sopra abbiamo forse mancato di lucidità in attacco negli ultimi 2-3 minuti, a questo si aggiungano decisioni arbitrali dubbie, ed ecco il -1. Peccato, ci meritavano di uscire vincitrici da questa partita. Ma non abbiamo tempo per piangerci addosso...si pensa già alla prossima e al girone di ritorno”.


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