lunedì 11 marzo 2013

A2 F : Le atlete parlano dopo il crollo di Biassono


Associazione sportiva dilettantistica
G.S. Basket San Salvatore
Comunicato stampa N°69/12

I MALUMORI POSSONO ASPETTARE, DUE GARE IMPORTANTI SI APPROSSIMANO  

Selargius, 11 marzo 2013

Selene Perseu
L’umore rasenta le porte dell’oblio, ma lo scandire del tempo aiuta ad allontanare i brutti ricordi e a rimpossessarsi delle forze perdute perché prima di farsi annichilire dall’impotenza ci sono da combattere ancora due sfide. Scacciare almeno per una giornata il pessimo ricordo del quinto tracollo di fila è stata la mossa preferita di alcune atlete. Distrutta moralmente e fisicamente, Selene Perseu è ricorsa agli effetti benefici del materasso e del cuscino prima di provare a dire la sua. Nonostante il prolungato riposo per una gladiatrice come lei è inammissibile che si sia perso sul campo dell’ultima in classifica. “Abbiamo affrontato la sfida come se fosse una partita di allenamento – sottolinea la selargina purosangue – senza mai metterci in testa che quei due punti in palio valevano molto più dell’oro”. Prova a scervellarsi per capire cosa non abbia funzionato: “Credo che certi tipi di gare vadano affrontate con molta umiltà, e noi non ci siamo certe fatte valere sotto questo profilo”. E poi ammonisce: “Questa società ci sta dando tanto, dobbiamo mettere anima e corpo per ricambiare gli sforzi che sta facendo per noi; con un atteggiamento simile si porterebbero a casa risultati diversi”.
Laura Palmas
Un’altra selargina doc torna a ritroso per capire come il Biassono abbia potuto fare suo il match: “Le atlete di casa sono state molto grintose dal primo all'ultimo minuto di gioco – puntualizza Laura Palmas - non hanno mai mollato e contro una squadra che vive un momento difficile come il nostro è la prima cosa che bisogna fare. Si vedeva che ci credevano e che ci tenevano ad aggiudicarsi questi due punti”. Prova a delineare un quadro globale della situazione: “Purtroppo, come sta succedendo da un po' di partite a questa parte – rileva la play - non siamo riuscite ad esprimere il gioco che ci ha contraddistinto per tutto il girone di andata. Siamo stanche, fisicamente non a posto e tutto questo si nota. La serie di sconfitte, come era prevedibile, ci ha dato una mazzata dal punto di vista morale e non siamo ancora riuscite a riprenderci, eppure negli allenamenti tutte le cose vanno sempre per il verso giusto. Ce la metteremo tutta questa settimana e le prossime per raggiungere la salvezza che meritiamo ampiamente”.
Anche Beatrice Morselli per due giorni si è chiusa in sé stessa, e non ha voluto più pensare al brutto incidente di Biassono. Sollecitata a parlare ha poi dichiarato: “Sono rimasta molto amareggiata per la sconfitta. Da domani ci dobbiamo mettere sotto per queste due ultime partite regolari e "ritrovarci", trovare il gruppo perché solo cosi riusciremo a fare bene. Poi non c'è molto altro da dire, dovevamo prendere quei due punti e li abbiamo lasciati”Su questa brutta parentesi sportiva chiude gli interventi il vice allenatore del Basket San Salvatore Roberto Frau: “Anche se la  matematica non ci condanna vediamo lo spettro playout. Il morale ovviamente non è al massimo e questo credo abbia inciso parecchio sulla partita specialmente nei primi due quarti. Alla fine non avevamo le energie per provare il colpo di reni. Complimenti alle avversarie”. Chiude con le prospettive future: “Ci restano due partite per provare a riprenderci, se saranno le ultime non dipenderà più solo da noi. Nel caso non lo fossero, dovremo cercare di farci trovare pronti e trovare quella compattezza che ci è mancata in questo finale ma che credo sia stata la nostra forza nell’arco dell’anno”.

VISITA AL CSCS DI MILANO: “L’AFFIATAMENTO DI QUESTE RAGAZZE È AMMIREVOLE”

Qualche ora prima del disastro agonistico le dieci giallo nere hanno incantato gli iscritti del Circolo Socio Culturale Sardo di Milano con la loro simpatia straripante. Accolte a braccia aperte dalla presidente Pierangela Abis sono rimaste nella sede di Piazzale Santorre di Santarosa per quasi due ore. Tra pizzette, patatine e succhi di frutta si sono distese scherzando e divertendo i sardi milanesi. “Hanno portato una ventata di allegria – ha commentato entusiasticamente la responsabile del Centro - erano brave e belle ma soprattutto ci ha colpito l’ affiatamento tra loro. Ci è sembrata una squadra che pur tutelando le proprie individualità nella vita privata, quando rappresenta la società si muove all’unisono sia come pensiero, sia come motivazione. Credo che questo aspetto sia molto positivo e di sicuro sarà preponderante nel ritrovare insieme la forza necessaria per rimettersi in carreggiata”. E si, perché Pierangela quando ha saputo della sconfitta di Biassono ci è rimasta tanto male; nessuna di loro le aveva comunicato il risultato come da accordi precedenti e questo l’aveva un po’ allarmata: “Mi amareggia molto, non se lo meritano – chiosa - non vorrei che si fossero distratte troppo al centro”. E stando proprio alle testimonianze raccolte l’averle ospitate da subito con amicizia e simpatia deve aver innescato un crescendo di ilarità e sano divertimento. Spassoso come sempre il siparietto che ha visto protagoniste Selene Perseu e Stefania D’Arenzo. Oggetto della bonaria tenzone l’età avanzata della selargina: “Non dimostra assolutamente di essere più grande di loro – ha subito rimarcato la Abis -  anzi devo dire che tutte le ragazze appaiono giovanissime”. Altro aspetto che ha fuorviato i sardi milanesi è stato sapere che tra le giallo nere non tutte provenivano dalla terra dei nuraghi: “Sembravano tutte sarde – esclama ancora Pierangela – questo a dimostrazione del fatto che noi riusciamo a coinvolgere tutti quanti e li facciamo sentire nostri conterranei a tutti gli effetti”.
Le atlete si sono poi affezionate subito a Galeazzo, il cane che Pierangela si portò via dalla Sardegna quando era ancora un cucciolo di appena un mese.
Scortata come sempre dai dirigenti accompagnatori Gabriele Cinus e Alberto Saba, la delegazione selargina ha portato in dono una pubblicazione sui percorsi ciclabili della Sardegna, compresi tutti i sentieri di valenza culturale e storica. I padroni di casa si sono ripromessi di accogliere nuovamente le atlete nei mesi a venire, in un locale che sprizza energia positiva da tutti i pori. Infatti nella giornata di domenica il Centro si è riempito di iscritti in occasione della Giornata della Donna: prima il pranzo e poi l’incontro con la designer cagliaritana Anna Deplano che ha presentato i suoi lavori. Ma il calendario degli appuntamenti è sempre fitto e di grande valenza culturale, così come accade da oltre vent’anni e che fa del CSCS di Milano una fucina culturale riconosciuta e stimata in tutta l’area metropolitana.

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