Associazione
sportiva dilettantistica
G.S. Basket San Salvatore
Comunicato
stampa N°69/12
I
MALUMORI POSSONO ASPETTARE, DUE GARE IMPORTANTI SI APPROSSIMANO
Selargius, 11 marzo
2013
Selene Perseu |
L’umore rasenta le
porte dell’oblio, ma lo scandire del tempo aiuta ad allontanare i brutti
ricordi e a rimpossessarsi delle forze perdute perché prima di farsi
annichilire dall’impotenza ci sono da combattere ancora due sfide. Scacciare
almeno per una giornata il pessimo ricordo del quinto tracollo di fila è stata
la mossa preferita di alcune atlete. Distrutta moralmente e fisicamente, Selene Perseu è ricorsa agli effetti
benefici del materasso e del cuscino prima di provare a dire la sua. Nonostante
il prolungato riposo per una gladiatrice come lei è inammissibile che si sia
perso sul campo dell’ultima in classifica. “Abbiamo affrontato la sfida come se
fosse una partita di allenamento – sottolinea la selargina purosangue – senza
mai metterci in testa che quei due punti in palio valevano molto più dell’oro”.
Prova a scervellarsi per capire cosa non abbia funzionato: “Credo che certi
tipi di gare vadano affrontate con molta umiltà, e noi non ci siamo certe fatte
valere sotto questo profilo”. E poi ammonisce: “Questa società ci sta dando
tanto, dobbiamo mettere anima e corpo per ricambiare gli sforzi che sta facendo
per noi; con un atteggiamento simile si porterebbero a casa risultati diversi”.
Laura Palmas |
Un’altra selargina
doc torna a ritroso per capire come il Biassono abbia potuto fare suo il match:
“Le atlete di casa sono state molto grintose dal primo all'ultimo minuto di
gioco – puntualizza Laura Palmas -
non hanno mai mollato e contro una squadra che vive un momento difficile come
il nostro è la prima cosa che bisogna fare. Si vedeva che ci credevano e che ci
tenevano ad aggiudicarsi questi due punti”. Prova a delineare un quadro globale
della situazione: “Purtroppo, come sta succedendo da un po' di partite a questa
parte – rileva la play - non siamo riuscite ad esprimere il gioco che ci ha
contraddistinto per tutto il girone di andata. Siamo stanche, fisicamente non a
posto e tutto questo si nota. La serie di sconfitte, come era prevedibile, ci
ha dato una mazzata dal punto di vista morale e non siamo ancora riuscite a
riprenderci, eppure negli allenamenti tutte le cose vanno sempre per il verso
giusto. Ce la metteremo tutta questa settimana e le prossime per raggiungere la
salvezza che meritiamo ampiamente”.
Anche Beatrice Morselli per due giorni si è
chiusa in sé stessa, e non ha voluto più pensare al brutto incidente di
Biassono. Sollecitata a parlare ha poi dichiarato: “Sono rimasta molto amareggiata
per la sconfitta. Da domani ci dobbiamo mettere sotto per queste due ultime
partite regolari e "ritrovarci", trovare il gruppo perché solo cosi
riusciremo a fare bene. Poi non c'è molto altro da dire, dovevamo prendere quei
due punti e li abbiamo lasciati”Su questa brutta
parentesi sportiva chiude gli interventi il vice allenatore del Basket San
Salvatore Roberto Frau: “Anche se la matematica non ci condanna vediamo lo spettro playout. Il morale ovviamente non
è al massimo e questo credo abbia inciso parecchio sulla partita specialmente
nei primi due quarti. Alla fine non avevamo le energie per provare il colpo di
reni. Complimenti alle avversarie”. Chiude con le prospettive future: “Ci
restano due partite per provare a riprenderci, se saranno le ultime non
dipenderà più solo da noi. Nel caso non lo fossero, dovremo cercare di farci
trovare pronti e trovare quella compattezza che ci è mancata in questo finale
ma che credo sia stata la nostra forza nell’arco dell’anno”.
VISITA
AL CSCS DI MILANO: “L’AFFIATAMENTO DI QUESTE RAGAZZE È AMMIREVOLE”
Qualche ora prima del
disastro agonistico le dieci giallo nere hanno incantato gli iscritti del
Circolo Socio Culturale Sardo di Milano con la loro simpatia straripante.
Accolte a braccia aperte dalla presidente Pierangela Abis sono rimaste nella
sede di Piazzale Santorre di Santarosa per quasi due ore. Tra pizzette,
patatine e succhi di frutta si sono distese scherzando e divertendo i sardi
milanesi. “Hanno portato una ventata di allegria – ha commentato
entusiasticamente la responsabile del Centro - erano brave e belle ma
soprattutto ci ha colpito l’ affiatamento tra loro. Ci è sembrata una squadra
che pur tutelando le proprie individualità nella vita privata, quando
rappresenta la società si muove all’unisono sia come pensiero, sia come
motivazione. Credo che questo aspetto sia molto positivo e di sicuro sarà
preponderante nel ritrovare insieme la forza necessaria per rimettersi in
carreggiata”. E si, perché Pierangela quando ha saputo della sconfitta di
Biassono ci è rimasta tanto male; nessuna di loro le aveva comunicato il
risultato come da accordi precedenti e questo l’aveva un po’ allarmata: “Mi
amareggia molto, non se lo meritano – chiosa - non vorrei che si fossero
distratte troppo al centro”. E stando proprio alle testimonianze raccolte l’averle
ospitate da subito con amicizia e simpatia deve aver innescato un crescendo di
ilarità e sano divertimento. Spassoso come sempre il siparietto che ha visto
protagoniste Selene Perseu e Stefania D’Arenzo. Oggetto della bonaria tenzone
l’età avanzata della selargina: “Non dimostra assolutamente di essere più
grande di loro – ha subito rimarcato la Abis -
anzi devo dire che tutte le ragazze appaiono giovanissime”. Altro
aspetto che ha fuorviato i sardi milanesi è stato sapere che tra le giallo nere
non tutte provenivano dalla terra dei nuraghi: “Sembravano tutte sarde –
esclama ancora Pierangela – questo a dimostrazione del fatto che noi riusciamo
a coinvolgere tutti quanti e li facciamo sentire nostri conterranei a tutti gli
effetti”.
Le atlete si sono poi
affezionate subito a Galeazzo, il cane che Pierangela si portò via dalla Sardegna
quando era ancora un cucciolo di appena un mese.
Scortata come sempre
dai dirigenti accompagnatori Gabriele Cinus e Alberto Saba, la delegazione
selargina ha portato in dono una pubblicazione sui percorsi ciclabili della
Sardegna, compresi tutti i sentieri di valenza culturale e storica. I padroni
di casa si sono ripromessi di accogliere nuovamente le atlete nei mesi a
venire, in un locale che sprizza energia positiva da tutti i pori. Infatti nella
giornata di domenica il Centro si è riempito di iscritti in occasione della Giornata
della Donna: prima il pranzo e poi l’incontro con la designer cagliaritana Anna
Deplano che ha presentato i suoi lavori. Ma il calendario degli appuntamenti è
sempre fitto e di grande valenza culturale, così come accade da oltre vent’anni
e che fa del CSCS di Milano una fucina culturale riconosciuta e stimata in
tutta l’area metropolitana.
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