Associazione
sportiva dilettantistica
G.S. Basket San Salvatore
Comunicato
stampa N°32/12
NO,
NON È UN SOGNO
A rileggere quel referto
dispensatore di notizie esaltanti, la pelle diventa ancora come quella dei
pennuti commestibili. Le eroine che hanno sventrato la roccaforte dell’alta padovana
quasi non ci credono, ma è tutta farina del loro sacco. Colpiscono le
percentuali altissime dal tiro da due punti di Stefania D’Arenzo (87,5) e di
Anna Lussu (75) che assieme a Roksana Yordanova sono le tre migliori
realizzatrici nel clan selargino. La bulgara primeggia anche nei rimbalzi,
assieme ad una Beatrice Morselli che stavolta si è sacrificata maggiormente in difesa.
La longeva Selene Perseu ritaglia
nuovamente un ruolo da protagonista: si prodiga in campo per venticinque minuti
e realizza pure una bombetta, tanto per gradire. Per lei anche un insolito
epilogo che non le consente di tuffarsi nei bagordi finali: “Assieme a Roks ci
mandano all’antidoping – ricorda la play - cosa mi tocca fare a quarant’anni.
Siamo rientrate in albergo all'una del mattino con tutto il gruppo che ci
aspettava e che ci ha fatto compagnia durante il pasto veloce. É stata una
bella trasferta ricca di sorprese e soddisfazioni che ci uniscono e rafforzano
sempre di più; credo che questo insegni come la palla sia tonda per tutti”. Selene
ripercorre le tappe essenziali di quella indimenticabile notte: “É stata una
partita come tante, fin dall' inizio sempre punto a punto e più volte sopra.
Ovviamente eravamo ben consapevoli di giocare contro le prime e imbattute di
questo campionato e avendo già l'esperienza di Venezia non volevamo ripetere la
stessa partita. Con impegno abbiamo messo in pratica ciò che sappiamo fare,
arrivando al riposo con l'obiettivo di non crollare dopo e continuare in quel
modo. Sono entrata ad una manciata di minuti dalla fine del primo quarto e sono
rientrata nel secondo, ho avuto modo di stare in partita sempre e nelle fasi
più importanti cosi nel terzo e nel quarto. Credo di aver contribuito in difesa;
sopratutto c'era da dare una mano sotto canestro a Stefania D’Arenzo perché i loro pivot erano proprio forti”. Ed è
proprio la lunga pugliese a continuare un racconto difficile da dimenticare:
“La gara mi ha impressionato in positivo – dice –la nostra bravura è stata nel
non mollare mai, secondo me dobbiamo continuare a giocare con l’aggressività
mostrata sabato, il nostro è stato un atteggiamento diverso rispetto alle
prestazioni precedenti. Non sta a me giudicare la qualità del gioco che ho
espresso, preferisco dire che tutte assieme abbiamo fornito una prova sopra le
righe”.
GIANNI
MATTU, IL PORTAFORTUNA: “MERITO SOLO ED ESCLUSIVAMENTE DELLE RAGAZZE”
CLAUDIA
ASTERO: “ABBIAMO MESSO IN MOSTRA LE NOSTRE QUALITÁ”
Il dirigente accompagnatore Gabriele
Cinus che, assieme al suo collega Alberto Saba, cura scrupolosamente le
trafelate missioni nello stivale, si rivolge soddisfatto al presidente del
Circolo Sardo Eleonora D’Arborea di Padova: “Eravate pochi ma buoni”. Eppure
l’ovoddese Gianni Mattu si era fatto
in quattro per inviare circa duecento mail e una trentina di sms ai suoi
iscritti, ma San Martino di Lupari era davvero troppo lontano. Però ha
mantenuto le promesse e assieme alla moglie (di Oristano) e ad un’altra coppia,
si è presentato al Palazzetto di via Leonardo a fare il tifo per le sue
conterranee. “Ci siamo seduti in mezzo alla calda tifoseria locale che incitava
le proprie atlete con i tamburi – dice Mattu – e tutte le volte che ci vedevano
esultare erano occhiate perplesse”. All’inizio della gara, dal momento che i
colori sociali delle contendenti sono uguali, fa un po’ di confusione: “Attaccavano
come delle forsennate, pensavo fossero le atlete di casa”. Ma il presidente non
vuole assolutamente passare come porta fortuna delle giallonere: “Il merito è
solo ed esclusivamente delle ragazze, perché hanno interpretato la gara nella
maniera e modalità più corretta. È stato tutto piacevole, il San Salvatore non
voleva sottostare al gioco avversario fatto di accelerazioni e pressing; l’aver
attuato una tecnica di rallentamento delle loro sortite ha fatto in modo che la
spuntassero; sono state davvero brave”.
La giovane Claudia Astero era stata nominata inviata speciale per il resoconto
con il Circolo Eleonora D’Arborea di Padova: “Non abbiamo fatto in tempo ad
andarci – racconta l’atleta cagliaritana - ma dopo la vittoria alcuni emigrati
si sono avvicinati alla nostra panchina per farci i complimenti, scusandosi di
non averci potuto rappresentare sugli spalti con bandiere dei Quattro Mori. Ma
a mio parere è sempre bello sapere di essere seguiti da sardi-emigrati nelle
trasferte. In modo scherzoso ci hanno "accusate" di averli tenuti un
po' sulle spine nel finale ma del resto ne è valsa la pena. Dopodichè abbiamo
scattato una foto tutti insieme, ovviamente con il nostro inseparabile
striscione. Prima di prendere la via del rientro siamo andati in giro per San
Martino a scattare qualche foto davanti alla chiesa, purtroppo non abbiamo
incontrato nessuno perché stava cominciando a piovere”. La playmaker
proveniente dallo Spirito Sportivo racconta anche i momenti più esaltanti della
serata cestistica: “Il dopo gara è stato bellissimo, abbiamo urlato per la
gioia, siamo corse in campo ad abbracciare l'ultimo quintetto. Ovviamente
eravamo contentissime, sapevamo di essere riuscite a vincere una partita molto
importante. Il San Martino di Lupari è una squadra forte ma sono sicura che
abbia fatto partite migliori di quella di sabato. Noi comunque siamo entrate in
campo più determinate del solito,con molta grinta e con l'idea di far vedere le
nostre abilità individuali e nel giocare di squadra. Dopo l'intervallo il
nostro livello è un po' calato, ma siamo riuscite a riprenderci e a portare a
casa questa vittoria. Che dire, siamo contentissime”
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