lunedì 22 ottobre 2012

Il San Salvatore porta aria di Sardegna al Circolo degli Emigrati di Udine



Associazione sportiva dilettantistica
G.S. Basket San Salvatore
                                                                      Comunicato stampa N°14/12

STEFANIA D’ARENZO: “NON ABBIAMO MAI MOLLATO

Dopo una trasferta estenuante che le ha riportate in Sardegna lunedì pomeriggio, le cestiste del San Salvatore terranno a mente l’esperienza friulana, non tanto per il gap di punteggio che le ha separate dalla Delser Udine, quanto dal fatto che il collettivo ha comunque mostrato di esserci e che proseguendo con dedizione e impegno l’obbiettivo salvezza può essere centrato in pieno. Forse la più distesa di tutte, nella formazione di rientro dal Friuli Venezia Giulia, è la pivot Stefania D’Arenzo che sotto le plance ha lottato come un gladiatore, si è fatta largo con l’ampio bagaglio d’esperienza che si porta appresso, dando ripetuti dispiaceri all’assetto difensivo del coach locale Giuliano Stibiel.
Più che parlare di lei, la cortese leonessa di San Severo preferisce sostenere il collettivo: “Abbiamo incontrato molte difficoltà sotto l’aspetto fisico – dice – però nessuna di noi ha mai mollato, compresa Roksana Yordanova che forse ha patito maggiormente le avversarie; questo per noi è un buon punto di partenza e uno stimolo per lavorare in vista dei prossimi impegni”. Stefania non smette di incoraggiare le più giovani delle squadra, come per esempio la guardia Laura Palmas: “Sono molto contenta per il suo minutaggio, ha contribuito positivamente, anche se non abbiamo portato a casa la vittoria”.

AL CIRCOLO MONTANARU DI UDINE TANTO CALORE E DIVERTIMENTO

“Queste ragazze hanno qualcosa di speciale”. Al Circolo “Montanaru” di Udine  
le vispe giallo nere hanno lasciato il segno per la loro carica di simpatia, per quel sorriso sempre spontaneo che mette il buon umore. Arrivate in località Rizzi subito dopo l’aereo e due ore di auto, non si sono lasciate sopraffare dalla stanchezza, ma hanno trascorso una mezzora piacevole, allietata dalla comunità dei sardi udinesi che in quanto ad accoglienza nei confronti dei loro conterranei, sono diventati espertissimi. Ad attenderle c’era il presidente Domenico Mannoni e un’altra decina di soci che non sono voluti mancare al singolare appuntamento. Interagire con le sansalvatorine è stato ancor più stimolante perché le ragazze hanno subissato di domande i loro interlocutori intenti a fare gli onori di casa, a preparare dolcetti, caffé e qualche “bicchierino” per i più adulti. “L’esperienza è stata bellissima, a tratti commovente – rimarca il dirigente selargino Gabriele Cinus – spero che iniziative di questo tipo si possano ripetere e mi auguro di rincontrare al più presto gli amici del Montanaru”. Tra una chiacchiera e l’altra si è scoperto pure che la pivot Vanessa Pibiri ha uno zio che abita ad Udine e frequenta regolarmente il circolo Montanaru. Una “carramabata” che ha contribuito ad alimentare il clima festoso di una domenica da ricordare. Il sassarese Gianluca Chessa, ingegnere trapiantato a Udine da qualche anno, ha il compito di portare nuova linfa al circolo e ogni giovedì assieme ai suoi intraprendenti amici organizza delle festicciole. “Quello di domenica è stato davvero un bell’incontro – ammette Gian Luca – suggellato poi da uno scambio di doni in cui noi abbiamo consegnato la maglietta e il capellino del circolo “Montanaru”nelle mani del capitano Emanuela Tinti e loro ci hanno regalato il gagliardetto della società”.
A parte l’incessante attività quotidiana del Circolo, la comunità dei sardi udinesi presiederà ad un appuntamento suggestivo che si terrà la mattina di sabato 27 ottobre alle 9,30. “Nell’area antistante l’edificio del “Montanaru”, in una zona di Udine che sarà ribattezzata ‘Area Regione Sardegna’ – approfondisce il presidente Domenico Mannoni - si scoprirà un monumento naturale in onore della Brigata Sassari”. Proprio 95 anni fa, a Caporetto (Slovenia), nel corso della Grande Guerra, i Reggimenti 151° e 152° fanteria si distinsero per “la straordinaria coesione morale, il disperato orgoglio e la granitica compattezza organica”. La grande pietra che ricorderà i sassarini del 15/18 proviene dal suolo della Sardegna. Per la comunità dei sardi in Friuli un opportunità da non perdere alla quale parteciperanno rappresentati istituzionali della Regione Friuli Venezia Giulia, della Regione Sardegna, del Comune di Udine e delle autorità militari e civili.


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