venerdì 20 aprile 2012

Classifica C Reg.M


P
Squadra
P
G
V
P
PF
PS
1 A.DIL. BASKET S. ORSOLA 56 28 28 0 2617 1759
2 A.D. S.C. BASKET OLBIA 46 28 23 5 2405 1930
3 NUOVA STI CAGLIARI 44 28 22 6 2285 2056
4 CUS SASSARI A.S.DIL. 36 28 18 10 2245 1888
5 A.D. DON BOSCO BASKET 36 28 18 10 2253 2140
6 PALL. OLIMPIA OLBIA 30 28 15 13 1994 2027
7 POL. DIL. GENNERUXI 30 28 15 13 1999 2111
8 G.S. BASKET ANTONIANUM 28 27 14 13 2313 2308
9 ESPERIA A.S. DIL. 24 28 12 16 2076 2018
10 SEF TORRES A.S.D. 24 27 12 15 2052 2145
11 AZZURRA BASKET ORISTANO A.S.D. 22 28 11 17 2063 2170
12 G.S. BASKET S.SALVATORE 22 28 11 17 1970 2157
13 A.S.D. G.S.O. ELMAS 18 28 9 19 1973 2243
14 G.S.DIL. BASKET FERRINI 18 27 9 18 1767 1942
15 A.S.D. ACLI SUPERGA 8 28 4 24 1783 2242
16 SCUOLA BASKET CARBONIA 2 27 1 26 1752 2411





                                            Basket A1F, C.U.S. CAGLIARI:
                                Vittoria in rimonta contro Alcamo                                 


Il Cus Cagliari vince gara 1 nella serie playout contro Alcamo, e avrà domenica il suo primo match ball per la permanenza in A1 in Sicilia. Al PalaCus gara tiratissima, giocata a viso aperto dalle due squadre, con le ospiti che volate fino al +10 all’inizio dell’ultimo quarto, hanno poi subito il ritorno delle cagliaritane, brave a difendere forte nei secondi finali.
Avvio favorevole al Cus, che trovava con Plumley il +5 (9-4), ma dall’altra Gulak e Caliendo rimettevano per due volte sul pareggio le siciliane. Darrett e Arioli costruivano le azioni d’attacco, con l’americana che trovava il +4 (20-16), e la numero 14 che metteva nel finale il 24-21.
Alcamo in apertura di seconda quarto pescava il sorpasso con Montagnino, ma Arioli e Plumley replicavano con il controsorpasso. La tripla dell’americana valeva il +5 (34-29), ma dall’altra la replica con le bombe di Mandache e Caliendo mandava al riposo le ospiti in vantaggio, 34-35.
Il rientro dagli spogliatoi era di marca siciliana. Le ragazze di Petitpierre allungavano con Gidden fino al +5 (38-43), scarto che restava invariato sino al termine del quarto, quando Michael metteva dentro il 42-47.
Nell’ultima frazione Alcamo sembrava poter fuggire via con Montagnino e Michael, volando fino al +10 (44-54) e costringendo Xaxa al time out. La pausa sortiva gli effetti sperati dal tecnico cagliaritano: Brunetti, Lukacovicova e la tripla di Plumley davano a -2’35’’ il nuovo vantaggio cussino, 55-54. Era ancora la play a rispondere a Mandache, presentandosi ai liberi perché le ospiti erano in bonus, quindi Lukacovicova metteva sopra di un possesso pieno (59-56) le compagne, prima che Gidden ritrovasse il -1. A 19’’ Alcamo aveva la rimessa a disposizione, sul fallo Michael andava in lunetta e falliva entrambi i liberi. Darrett catturava il rimbalzo e subiva il fallo immediato. Il suo 2/2 valeva il nuovo +3 (61-58), che costringeva Petitpierre a costruire il tiro dall’arco, ma Montagnino veniva stoppata e la vittoria andava alle padrone di casa.

Cus Cagliari : Bergante 0, Lukacovicova 11, Giorgi ne, Fabianova 0, Plumley 14, Darrett 4, Oppo ne, Arioli 16, Brunetti 12, Wabara 4 (T2: 17/54, T3: 6/16, TL: 9/9, - PP: 10, PR: 18).
Basket Alcamo: Caliendo 12, Mandache 11, Rossi 0, Michael 6, Gaglio ne, Montagnino 9, Gulak 3, Gidden 10, Fassina 7, Gattini 0 (T2: 17/54, T3: 6/16, TL: 9/9, - PP: 10, PR: 18).

Parziali: 24-21; 34-35; 42-47.

Cagliari, 20 aprile 2012  
Andrea Lancellotti
Ufficio Stampa C.U.S. Cagliari Basket

giovedì 19 aprile 2012


                           Contro Alcamo un anno dopo ancora per l’A1 
                                (INGRESSO GRATUITO) 

Cagliari e Alcamo tornano ad incrociare i loro destini. Dopo essersi sfidate lo scorso anno nella
finale promozione dall’A2, le due matricole si ritrovano ora a lottare per la permanenza in A1, come
pronosticato ad inizio campionato.
Gli scontri nella nuova stagione sorridono al Cus, vittorioso in una delle due amichevoli estive e nei
due scontri di campionato. Tuttavia ci sarà da prestare grande attenzione, da un lato per l’adrenalina
che mettono i playout e particolarmente un turno senza via di ritorno, dall’altro per le incognite che
presenta la formazione siciliana: il rientro in campo delle due americane Gidden e Michael e
dell’altra italo-americana Montagnino, rinforzo di metà campionato, oltre al ritorno sulla panchina
del coach della promozione, l’esperto Andrea Petitpierre, al posto del dimissionario Barbara.
Il Cus arriva con la consapevolezza dei propri mezzi, della crescita avuta e anche dei limiti
d’inesperienza, e l’obbligo di dover mettere da parte in fretta le scorie mentali delle gare con Priolo.
Per coach Xaxa c’è l’incognita Lukacovicova, febbricitante, ma che alla fine dovrebbe essere
recuperata e presentarsi regolarmente in campo.
Il primo appuntamento della serie è per domani alle 20.30 al PalaCus, dove arbitreranno i fischietti
Riosa di Trieste e Boscolo di Chioggia (VE) .
Il Cus conferma anche per questa gara l’ingresso gratuito, sperando che la buona risposta della
Città avuta nel match interno contro Priolo venga replicata. Lo staff sarà a disposizione nelle tribune
per organizzare la distribuzione dei posti tra coloro che avevano l’abbonamento per la stagione
regolare e coloro che non lo avevano sottoscritto.

Cagliari, 18 aprile 2012  
Andrea Lancellotti
Ufficio Stampa C.U.S. Cagliari Basket

lunedì 16 aprile 2012


  Consiglio federale

Riforma dei campionati, eleggibilità, Comtec e Assemblea Straordinaria

Dinamo Sassari - Montegranaro 79 - 77


Magia di Travis: è vittoria!

Una canestro del playmaker biancoblu a 85 centesimi dalla sirena finale regala alla Dinamo Banco di Sardegna una pesantissima vittoria sulla Sutor Montegranaro


L’epilogo. Un minuto lungo una partita intera, l’ultimo di un match difficile e complesso da interpretare, giocato dalla Dinamo Banco di Travis vs MontegranaroSardegna contro una Sutor Montegranaro mai doma e sempre in scia, vissuto fra continui inseguimenti e strappi mai decisivi, vinto dai biancoblu di coach Meo Sacchetti grazie ad una grande difesa nelle fasi finali e ad una magia di Ala-Diener, quando il cronometro stava per arrestarsi lasciando però spazio all’estro del genio che trasforma l’idea in realtà, 79-77, l’intuizione in tripudio. Nel giorno in cui Drake Diener tocca quota 2000 punti in serie A, la Sutor esce sconfitta dal PalaSerradimigni dimostrando di essere una squadra solida e quadrata, la Dinamo del presidente Stefano Sardara batte un’altra bestia nera e prosegue la sua corsa playoff accompagnata da una tifoseria da mille e una notte che alla sirena finale ha ricevuto l’applauso della squadra ed ha riversato tutto il suo entusiasmo sulla squadra stessa. Bravi tutti, dal chirurgico Plisnic alla piovra Hosley sino al sempre pronto capitan Vanuzzo, nessuno escluso, perché tutti partecipano in settimana e in gara alla costruzione del presente biancoblu.
La scena. Minuto di raccoglimento in memoria del calciatore Piermario Morosini. Ancora tutto esaurito da 4501 presenti al PalaSerradimigni. Presenze da ogni parte dell’Isola sugli spalti, solita luminosa e tecnologica cornice offerta dai ledwall al parquet, parterre da prima fila e classici doni di Sardegna offerti agli avversari, i marchigiani della Sutor Fabi Shoes Montegranaro. Zoroski, dato addirittura per assente alla vigilia, parte dalla panchina ma sembra in ottima forma. Classico starting five per Meo Sacchetti: palla a due e si comincia. May fa subito la voce grossa sotto i tabelloni e piazza da solo il primo break Sutor (6-0). Hosley sigla dall’arco il 7-9, Karl si conferma cecchino dalla lunga mentre Ivanov affonda i colpi sino al 7-15 che manda Sassari al timeout. Si sapeva che in area contro le torri gialloblu sarebbe stata dura, il 2+1 di Ivanov vale il 10-20, poi sale in cattedra Plisnic che con chirurgica precisione segna 8 punti e scrive 18-23 sul tabellone. Alla tripla di Karl rispondono in fotocopia TD12 e Vanuzzo, alla prima sirena è 25-27 Sutor. Pareggio di Devecchi, antisportivo a Karl (fischiato prima anche a Nicevic), strappo marchigiano (31-35), 9-0 sassarese (40-35), matassa difficile da sbrogliare con Montegranaro sempre in scia e la Dinamo a controllare senza riuscire però a dare la spallata decisiva al match. Nello spogliatoio si torna sul 48-44. All’intervallo il palazzetto ha salutato con un applauso la Pallacanestro Orosei del presidente Gallus, giovane società fondata nel 2010 e rappresentata in piazzale Segni da bambini provenienti dall’intera Baronia (Orosei, Galtellì e Irgoli). In campo, seguiti da coach Sebastiano Tondo e dall’istruttrice Graziella Chessa, gli scoiattoli e gli aquilotti della società. Al ritorno sul parquet i biancoblu mantengono la testa della corsa, Karl e Di Bella riavvicinano per l’ennesima volta le parti (58-55) ma l’accelerazione sassarese è forte e sulla bomba di Plisnic è massimo vantaggio: 67-57. L’ultima frazione comincia sul 67-59. Meo Sacchetti ripropone lo starting five. Apre Nicevic, risponde Plisnic, Karl fa 2/2, poi segna Hosley. Zoroski e May confezionano i canestri del -3 (71-68), Easely lascia il campo per falli, Di Bella realizza il punto del 75-74 a 2’ dallo stop ai giochi: è lotta all’ultimo respiro. Zoroski impatta a quota 77 , fasi concitate, ottime difese biancoblu, errori da ambi i lati…poi a 85 centesimo dal possibile supplementare il genio realizza il desiderio dei 4500 del palazzetto: per Sassari, la Dinamo e l’Isola è festa.
Le parole. Coach Meo Sacchetti: “Ci aspettavamo una partita tosta. Anche contro Treviso avevamo faticato ma eravamo riusciti a piazzare il break decisivo, stavolta no e siamo arrivati stanchi e poco lucidi alle fasi finali. Forse avrei dovuto dare più riposo a Travis e Hosley, ma volevo provare a strappare…poi è stato proprio Travis a tirare fuori dal cilindro il canestro della vittoria. Abbiamo battuto un team compatto, solido e di talento dopo aver giocato i primi 5’ con troppa frenesia. Si è fatto un altro passo importante, ma solo alle ultime due giornate penserò a fine gara ai risultati delle altre”. Coach Giorgio Valli: “Vorrei capire bene la regola del fallo antisportivo..comunque, abbiamo fatto noi la gara, giocato bene per tre quarti, giocando da polli nell’ultima frazione..ma ci metto anche qualche ingiustizia. Volevamo regalare qualcosa di importante ai 18 eroici tifosi che ci hanno seguito, ripartiamo da quest’ultimo quarto per dare seguito a quanto di positivo fatto in questa stagione. Travis Diener? Un giocatore fuori categoria”.


Sassari, 15 aprile 2012
Ufficio Stampa
Dinamo Banco di Sardegna



domenica 15 aprile 2012

        Basket A1F, C.U.S. CAGLIARI 
  Date e orari della serie con Alcamo               


Sono stati definiti i giorni e gli orari della finale playout tra Cus Cagliari e Basket Alcamo, che determinerà chi tra le due squadre isolane resterà nella massima serie femminile.Variazione nelle date, che slittano tutte di almeno un giorno rispetto a quanto previsto inizialmente, mentre per gli orari ci si regolerà tra turno infrasettimanale, disputato alle ore 20.30 come le gare con Priolo, e match dei giorni festivi, che torneranno al consueto orario delle 18.00, come durante la 
stagione regolare. Questo lo schema della serie, al meglio delle tre gare, con le siciliane: 
- Gara 1: Cus Cagliari – Alcamo, Pala Cus, giovedì 19 aprile alle 20.30
- Gara 2: Alcamo – Cus Cagliari, Pala Tre Santi, domenica 22 aprile alle 18.00
- Eventuale gara 3: Cus Cagliari – Alcamo, Pala Cus, mercoledì 25 aprile alle 18.00

Cagliari, 15 aprile 2012
Andrea Lancellotti
Ufficio Stampa C.U.S. Cagliari Basket

La Dinamo vista da..Dick Diener
Famiglia Dick DienerIl padre di Drake, zio di Travis ed esperto allenatore di pallacanestro a livello di High School nel Winsconsin, è in Sardegna e segue sugli spalti le sedute di lavoro biancoblu
Questione di famiglia. Drake Diener è al sesto anno in Italia, primo in maglia sassarese e terzo agli ordini di coach Meo Sacchetti: ad un passo dai 2000 punti realizzati in Lega A è certamente uno dei giocatori più concreti e letali del campionato. Travis Diener, suo cugino, da due stagioni è la mente del quintetto Dinamo Banco di Sardegna, già stella Nba e playmaker di tecnica sopraffina e talento purissimo. Giocano assieme a distanza di oltre 10 anni dall'ultima volta in cui, al liceo Goodrich negli States, facevano parte dello stesso roster, allenati da coach Dick Diener, il padre di Drake, lo zio di Travis, uno dei tanti esponenti di una famiglia con la grande passione per la palla a spicchi. Dick Diener è sull'Isola, assieme alla sua famiglia e in visita alla famiglia di Drake, da poco diventato padre. La pallacanestro è una parte importantissima della sua vita, lo si intuisce da come osserva la Dinamo lavorare sul campo, da come con lo sguardo segue i movimenti degli uomini di Sacchetti, senza distrarsi e con cognizione di causa.
Che impressione la fa vedere Drake allenarsi sul parquet?
«Beh lo guardo in tv ogni volta che posso, seguo le squadre in cui ha giocato ed oggi sono quindi particolarmente attento e affezionato alla Dinamo Banco di Sardegna. In estate poi, quando torna a casa, non mancano le occasione per vederlo attaccare il canestro – sorride -. Più che altro sto osservando la squadra nel suo complesso, e mi impressiona positivamente il modo in cui lavora di gruppo, in cui si passa e spinge la palla. C'è talento in questo team, che si allena al meglio e sta girando al top».
Quanto sono differenti l'America e l'Italia del basket?
«Negli Stati uniti l'Nba cattura l'attenzione perché è fenomeno di grande interesse e popolarità. È un campionato di grandissima fisicità che punta molto sulla qualità del singolo. La Lega A italiana è qualcosa che si avvicina ad un ottimo livello Ncaa per organizzazione tecnico-tattica, tipologia dei giocatori e impostazione mirata al gusto del poter giocare d'insieme e del volere giocare d'insieme. La passione dei tifosi italiani, sardi in particolare, è una cosa fantastica. Per gli americani che giocano qui è una componente importante e da non sottovalutare».
Ha visto suo figlio nascere, crescere, diventare un giocatore e superare l'Oceano per affermarsi. Quanto è cresciuto Drake nel suo percorso italiano?
«Si è vero, come ogni padre ho assistito al suo percorso di crescita, umana ed anche cestistica. Drake è un grande lavoratore, che tecnicamente ha affinato qualità esistenti, ma i suoi miglioramenti sono a mio avviso soprattutto a livello di mentalità. Quando torna nel Wisconsin si concede un paio di giorni di total relax, poi ricomincia ad allenarsi e giocare perché vuole tenersi sempre in condizione. Il suo è un progetto in continua evoluzione, la sua forza mentale è la sua forza da giocatore».
Lei, come coach Meo Sacchetti, ha allenato i due cugini Diener..
«Oltre ad averli visti innumerevoli volte sfidarsi sul campetto nel passato ed alla fine di ogni loro stagione agonistica. Si, ero il loro coach al liceo e dico senza alcuna esitazione che assieme rappresentano una coppia di esterni davvero solida e forte. Una combinazione interessante, imprevedibile ed esplosiva. Si conoscono da anni alla perfezione ma sanno giocare con e per gli altri. Hanno potenzialità straordinarie».
Da allenatore ad allenatore, da Dick Diener a Meo Sacchetti
«Nei tre anni in cui ha lavorato con Drake ho avuto modo di conoscere ed apprezzare il modo di lavorare di coach Sacchetti. Ha un ottimo approccio con la squadra e i singoli giocatori, chiede corsa, chiede di spingere forte il pallone, chiede ai suoi di passarsi la palla, ha una filosofia che consente ad ogni elemento del roster di sentire la fiducia e di avere fiducia in se stesso. Anche io amo la velocità nel basket, ma quel che mi colpisce alla Dinamo è la forza mentale che tecnico e gruppo condividono».
La domanda da un milione di dollari: dove può arrivare Sassari?
«Siena ed a mio avviso anche Cantù, sono al momento un gradino sopra le altre e non soltanto perchè sono attualmente più in alto in classifica. È anche vero però che la Montepaschi non ha mail perso così tanto in campionato, testimonianza del fatto che il livello si è alzato. La Dinamo Banco di Sardegna è secondo me un'ottima squadra, ha disputato sino ad ora una grande stagione, ha talento, gruppo e un palazzetto che è senza dubbio un fattore importante in questa sua avventura. Ogni squadra coltiva l'ambizione di puntare al titolo, ma nella volata finale contano le condizioni del roster, la tenuta mentale, gli accoppiamenti da classifica. Sarà importante provare a qualificarsi per i playoff e farlo con un buon piazzamento. Sono certo che questa squadra farà il massimo per ottenere il massimo».

Sassari, 14 aprile 2012

Giovanni Dessole
Ufficio Stampa
Dinamo Banco di Sardegna