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Foto di Mauro Mascia |
Ad aprile alla fine del campionato la drastica decisione di appendere le scarpette al chiodo, all'inizio di luglio di nuovo in campo con le Ciungommone al Mellano Beach Contest. La decisione di stare lontano dal parquet è durata poco, quando la dirigenza del Panda Monserrato le ha chiesto una mano, non ha resistito, Selene ha detto si, così alla soglia dei quarantadue anni comincia una nuova avventura. Già ce la immaginiamo, la in mezzo al campo, a dettare i tempi con la grinta che la contraddistingue.
Cresciuta cestisticamente tra le fila del San Salvatore Selargius dal 1980 sino al 2001 dalle giovanili alla prima squadra attraverso le varie promozioni dal campionato di promozione alla C , alla B e all' A2.
Nel campionato 2001/2002 si trasferisce al CUS Cagliari in A2.
Nel 2002/2003 passa alla Virtus Cagliari in B, dove ottiene la promozione in A2.
Nel 2003/2004 ancora con la Virtus Cagliari neopromossa in A2, a fine campionato smette di giocare.
Nell'anno 2010 decide di riprendere ad allenarsi e coach Staico la inserisce nel roster della squadra di serie B di eccellenza del San salvatore che, chiude il campionato in semifinale playoff.
L'anno successivo 2011/2012 sempre in B con il San Salvatore, conquista la sua terza promozione in A2.
Nel 2012/2013 e 2013/2014 ancora in A2 con il San Salvatore.
L'intervista:
A fine campionato avevi deciso di smettere, cosa ti ha convinto ad iniziare questa nuova avventura?
Si ad aprile avevo deciso di smettere sul serio ma la proposta del panda con l'obiettivo di vincere il campionato è stata veramente allettante.
Una carriera piena di successi, cosa ti aspetti da questa nuova stagione?
Da questa stagione mi aspetto intanto di raggiungere l'obiettivo promozione, sempre accompagnato dal piacere e dal divertimento di stare con un gruppo nuovo .
Sei riuscita in quello che tanti giocatori sognano, giocare in squadra con tua figlia. Cosa hai provato la prima volta che siete state insieme in campo? Tua figlia ascolta i tuoi consigli?
Ho avuto mia figlia abbastanza presto, la portavo con me nei campi e spesso pensavo, se un giorno anche lei avesse giocato a basket. Ebbene si, dopo qualche anno l'ho ritrovata con me in campo, è stato bello ma per niente facile perché i consigli di una mamma giocatrice non sono mai ben accetti, sai la classica frase " tu non puoi capire". Allora faccio la mamma e lasciò ad altri il compito di fare gli allenatori.
Cosa è cambiato da quando giocavi tu ad adesso che gioca tua figlia?
Dovrei rispondere a questa domanda dicendo " ai miei tempi" ma i miei tempi sono ancora oggi dato che gioco. Diciamo che quando facevo io le giovanili si vedevano molto meno talenti e tanta fame di vittoria, il dolore della sconfitta era insopportabile per noi che vivevamo solo ed esclusivamente di basket. Oggi vedo troppi talenti che scendono in campo ad esibirsi e nei loro visi vedo sempre la stessa espressione prima dell'inizio, durante e dopo la partita indipendentemente dal risultato. Questo mi spaventa...
In queste ultime stagioni hai dimostrato che l'età è solo un numero sulla carta d'identità, cosà c'è nel futuro dell'inossidabile Selene, ancora basket?
Ora nel mio futuro c'è tanto altro oltre al basket , ho scelto un campionato inferiore anche per consentirmi di realizzare un sogno che ho da bambina: entrare a far parte del sics( scuola italiana cani salvataggio) ho un bellissimo cane Terranova col quale ho iniziato un bellissimo percorso impegnativo, faticoso e ricco di emozioni.
A questo punto l'intervista è finita, non ci resta che augurarti una stagione ricca di soddisfazioni e.....ancora tanti campionati!!!
di redazione Basket sardegna