Solo se cadi puoi rialzarti. Fedele a questa pillola di saggezza, la Ferrini chiude in bellezza l’anno solare e riprende il cammino interrotto con la sconcertante sconfitta maturata a Siliqua. Per di più lo fa in virtù di una gara condotta in modo sicuro al cospetto di una formazione, quella guidata da coach Usai, composta da ragazzini (il termine non vuole essere irrispettoso, anzi) tecnicamente interessanti e ben determinati a vendere cara la pelle. Stavolta, però, i quartesi si fanno trovare pronti alla prova-riscatto e si rendono protagonisti di una prestazione agonisticamente intensa e a tratti tecnicamente pregevole.
Le prime azioni dei cagliaritani sono da percorso netto perché, fino al 9-5 a loro favore, non sprecano un solo pallone in attacco. Ben presto, però, i locali trovano le contromosse e, sfruttando la serata di buona vena del solito Saba e di Stefano Laconi, prima passano a condurre e poi allungano fino al 27-17 del primo intervallo. Nei secondi 10 minuti la musica non cambia e, anche quando iniziano in modo massiccio le rotazioni, i musicisti di casa continuano a ben interpretare lo spartito messo loro a disposizione da coach Orani. Il citato Laconi trova con facilità la via del canestro, anche dalla lunga distanza, mentre sul fronte degli ospiti si distingue Rajovic, autore di 7 punti filati. A metà gara il solco tra le due formazioni ha già raggiunto i venti punti, margine che consente a Orani di concedere nella ripresa fiducia e minutaggio a chi di solito ne ha meno. È il caso di Davide Moi che, dopo gli anni delle giovanili trascorsi in via Pessina, riprende il filo del discorso interrotto con la Ferrini, alla cui causa mette a disposizione i suoi tanti centimetri. Scontato che ci sia ancora un po’ di ruggine da levare, ma i tanti rimbalzi catturati sono già un bel biglietto da visita. Negli ultimi due quarti la Ferrini si limita perlopiù a controllare la situazione, facendo vedere le cose migliori nella propria metà campo, grazie alla pressione difensiva esercitata da tutti gli elementi messi in campo, tra i quali meritano una citazione i due Cara, Daniele e Vittorio, quest’ultimo autore di sei punti nel solo terzo periodo.
L’ultima frazione scivola via senza scosse. L’esito della gara appare segnato (ma con la Ferrini non si può mai dire…) e anche il giovanissimo quintetto ospite pare aver già espresso quello che doveva esprimere. Solo nel finale, quando la difesa dei quartesi riduce un po’ l’intensità, i cagliaritani ne approfittano per accorciare le distanze. Lo fanno per merito, in particolare, dei punti realizzati da D’Onghia (classe 1998!) i cui canestri danno al punteggio finale proporzioni più rispettose dei tanti meriti che bisogna riconoscere ai ragazzi cresciuti in via Pessagno.
G.S.D. Basket Ferrini - Atletico Cagliari 75 - 57
GSD Ferrini Basket: Cara Daniele 2, Cara
Vittorio 8, Desogus Marco Emanuele 7, Garofalo Alessandro 0, Laconi Riccardo 4, Corona
Federico 6, Laconi Stefano 19, Manca Cesare 4, Saba Stefano 14,
Secci Nicola 8, Moi 0, Zoncheddu Alberto 3. Allenatore: Alessio Orani
Atletico Cagliari: D'Onghia
Davide 11, Di Ciaula Carlo 5, Figari Filippo 7, Rajovic Deian 7, Ilot Andrea 8, Podda Guglielmo 3, Argiolas
Marco 4, Tronci Sergio 4, Pardocchi 0, Puglia Lorenzo 3,
Cogotti Federico 5. Allenatore Gigi Usai
Parziali: 27-17; 50-30; 64-44; 75-57