La tensione è svanita ad 1’ dalla fine della gara di domenica, quanto la Virtus contro la Melsped Padova, aveva un vantaggio di 7 lunghezze che, sommati agli 8 punti conquistati nella sfida d’andata, mettevano le cagliaritane in una botte di ferro e più semplicemente in serie A2. E’ svanita quasi d’incanto perché coach Staico anziché urlare e saltare ha voluto ringraziare chi l’aveva aiutato a vincere questa nuova scommessa della sua carriera. I primi “5” erano per Fabrizio Zirone e Cicci Cinus, i suoi vice e poi le ragazze abbracciate ad una ad una e subito dopo gavettoni, baci e ancora abbracci.
Fabrizio Staico, che sensazioni hai provato domenica sera al termine della gara vinta contro Padova che ha sancito il ritorno in A2 della Virtus?
“Una grande emozione! È il mio terzo campionato senior concluso con un salto di categoria in un livello nazionale, un’ennesima gioia, con un riscatto personale inaspettato che non si può descrivere!! È' stato un anno magico in termini di coesione, serenità e determinazione”.
Una gran bella avventura iniziata a settembre del 2023 e chiusa con l’apoteosi. Giusto?
“Mesi meravigliosi, intensi, fatti di lavoro, divertimento e, alla fine anche gioie. Abbiamo viaggiato tutti nella stessa direzione, anche quando potevano sorgere dei momenti difficili, non abbiamo tralasciato il rispetto nei confronti del gruppo e di tutte le persone che girano intorno alla prima squadra. Abbiamo costruito tutti insieme un’atmosfera magnifica che, per chi lavora in questo settore, sa bene che non è una condizione scontata”.
Una stagione nella quale tutti i tasselli del puzzle hanno combaciato magnificamente?
“Esatto. Personalmente e umilmente dico che il tutto è stato più facile, perché bisogna riconoscere che un po’ di fortuna nei percorsi aiuta, soprattutto nell’incontrare le persone giuste e la mia fortuna è stata proprio questa”.
Cominciando dalle ragazze che con te e i tuoi collaboratori hanno condiviso questo percorso?
“Sicuramente parto dalle mie giocatrici, disponibili ed esemplari nel loro percorso, per finire con i miei collaboratori che hanno supportato me e la squadra. In particolare, voglio citare Simone Porta e Gianmarco Inconi che hanno monitorato costantemente ogni dettaglio di costruzione fisica e di recupero,”.
E poi?
“Fabrizio Zirone un coach emergente e di grande spessore umano e tecnico, Ciccio Cinus che ha subito e supportato con estrema dedizione ogni mia azione in campo. Per non parlare poi del mio amico confessore Alberto Bonu, colui che ha sentito costantemente la peggior parte di me”.
Ma in questa promozione vi è anche la firma di tutte le strutture societarie Virtus?.
“Esatto,. Infatti per avere successo bisogna avere una squadra, anche se piccola, fuori dal campo!! Sopra tutti un presidente esemplare, fortunatamente razionale, presente e coinvolto in ogni situazione come Paolo Pellegrini. E ancora è doveroso da parte mia citare e ringraziare Tiziana Giannotti, una dirigente responsabile attenta su ogni aspetto organizzativo. E poi Sonia Cirronis la nostra protettrice e salvatrice ad ogni problema; poi tutti i dirigenti responsabili coinvolti nel percorso delle nostre ragazze, che partono dalle più piccole alle più esperte e quindi come non citare Salvatore Zoncheddu, Riccardo Dessi e Alessandra Angius!! E in ultimo non tralasciamo l’importanza mediatica che si è sviluppata maggiormente quest’anno grazie a Massimo Musanti, Marco Pellegrini e Alessandra Angius”.
Tutte le ragazze hanno affermato che è stata una promozione arrivata grazie al valore del gruppo. Affermazioni confermate anche da coach Staico?
“Indubbiamente. Quella ottenuta domenica sera è stata non solo la vittoria di una squadra ma dell’intera società Virtus Cagliari. Se ho dimenticato qualcuno chiedo scusa”
Per concludere?
“Concludo sperando che sia un anno, per come si sono vissute le cose, di esempio per una serena continuità, soprattutto quando si affronteranno situazioni più competitive e di conseguenza più articolate nella loro gestione! Grazie di tutto!”.
La foto è di Andrea Chiaramida
Ufficio Stampa Virtus Cagliari
Massimo Musanti
Nessun commento:
Posta un commento