sabato 19 dicembre 2020

La Virtus spaventa la vice capolista Umbertide

Valentina Calandrelli:  “Soddisfatte, ma le ragazze devono avere più fiducia nei propri mezzi”

Cagliari. La Virtus stavolta fa tremare la vice capolista Umbertide che passa al Pala Restivo, ma sudando tantissimo per avere ragione delle padroni di casa, brave a vendere cara la pelle prima di cedere sul 69-50. Non deve certo trarre in inganno il punteggio arrivato solo perché nelle battute finali del match, la squadra di Iris Ferazzoli, stremata dalla fatica per la mole di lavoro svolto, ha issato la bandiera della resa. Prima però è stata battaglia vera con le cagliaritane che, specie dopo il riposo, quasi indemoniate, hanno gettato anima e cuore su ogni pallone, rosicchiando punti e avvicinandosi pericolosamente alla compagine umbra. Il merito della Virtus è stato quello di crederci fino in fondo, nonostante la differenza fisica e tecnica nei confronti di Umbertide e nonostante l’assenza di elementi importanti come Favento, Brunetti e Ledesma (sugli spalti a tifare per le compagne).

Dando uno sguardo alle statistiche  si nota subito che Umbertide ha fatto meglio, leggermente meglio delle padroni di casa. Il 33% totale (25 su 74) contro il 32% (16 su 49) della Virtus. Nel tiro da due sono tre i punti percentuali che separano le due squadra: Umbertide 38% (20 su 52); Virtus 35% (14 su 40).. Nel tiro persante è pareggio. Entrambe le contendenti con il 22% (2 su 9 Virtus; 5 su 22 Umbertide). La sfida delle statistiche è della Virtus solo per ciò che riguarda la linea del tiro libero. Cagliaritane con l’84% (16 su 19), umbre con il 63% (14 su 22). Male ai rimbalzi (53 contro 37) e anche per ciò che riguarda il dato delle palle perse: 23 Virtus e 15 Umbertide. 

Il primo vantaggio è delle cagliaritane che si portano sul 2-0 con Lussu. Umbertide ha i centimetri a disposizione e si vede. La reazione della squadra umbra è immediata e, in un “amen” si porta in vantaggio sul 5-2, allungando subito dopo sull’11-2. La richiesta di time out è immediata e legittima, da parte del tecnico argentino della Virtus Iris Ferazzoli che chiede maggiore concentrazione alle ragazze in campo. Si riparte e arriva il canestro di Lussu 11-4, ma anche quelli di Umbertide che sfrutta le solite incertezze sotto le plance eanche la sua forza fisica e tecnica per portarsi sul 20-8. Il quarto si chiude con la formazione ospite in testa sul 20-10. 

Si riparte con canestro, quasi immediato di Chrysanthidou poi però la palla passa nelle mani di Umbertide che ritrova la via del canestro e del nuovo, importante allungo (27-12 al 12’). La Virtus ci mette il cuore, ma non basta. Umbertide invece l’esperienza e la precisione al tiro. Quello che le consente di accumulare un importante vantaggio (35-14 al 16’; 40-19 al 18’) e andare al riposo lungo sul 42-21. 

Al rientro dagli spogliatoi la musica cambia di poco. La Virtus costruisce gioco (così come Umbertide) ma ha difficoltà a trovare la via del canestro. Si segna con il contagocce. Ma l’impressione è che il gruppo cagliaritano sia rientrato dagli spogliatoi con uno spirito diverso: attento e battagliero. La Virtus pur non avendo a disposizione tanti centimetri, difende su ogni pallone mettendo in crisi la compagine ospite. In avanti poi le cagliaritane archiviano le paure e osano. I canestri di Lussu, Zolfanelli e Savatteri consentono alla Virtus di rosicchiare punti (45-32 al 26’). La Virtus ci crede, affonda i colpi, difende e soprattutto segna. Al 29’ sono 12 i punti che separano le due squadre (52-40). Umbertide ha paura, soffre è nervosa. La Virtus finalmente c’è. Anna Lussu dalla lunetta firma il -10 sul 52-42. Al 30’ il tabellone del Pala Restivo segna il 52-42. 

Nell’ultimo quarto la Virtus ci prova, mentre Umbertide non riuscendo a perforare la difesa si affida al tiro da tre (59-44 al 34’). Coach Ferazzoli alterna le difese ma non basta. L’attacco sembra avere di nuovo le polveri bagnate. Le ospiti sembrano ritrovare vigore e la via del canestro (61-44 al 35’). Coach Ferazzoli non si arrende e cerca di spronare il gruppo chiamando il time out. Alla ripartenza è ancora la Virtus a dettare legge. La squadra riprende a segnare anche se la compagine Umbra, pur faticando riesce ad amministrare il vantaggio (61-50 al 38’) e chiudere con le braccia al cielo.

Virtus Cagliari: Zolfanelli 13, Chrysanthidou 8, Lussu 13, Podda 2, Pellegrini Bettoli 4, Pisano, Lai, Savatteri 6, Pala, Salvemme 2, Conte 2. Allenatore: Iris Ferazzoli. Assistente: Valentina Calandrelli. 

La Bottega del Tatufo Umbertide: Pompei 5, Giudice 18, Kotnis 19, Baldi 5, De Cassan 12, Dell’Olio 6, Speziali, Stroscio 12, Moriconi 2, Paolacci. Allenatore: Staccini. Assistente: Crispoltoni. 

Parziali: 10-20; 11-22; 21-12; 8-15. 

Tiri totali: Virtus 16 su 49 (32%); Umbertide 25 su 74 (33%). 

Tiri da due: Virtus 14 su 40 (35%); Umbertide 20 su 52 (38%).

Tiri da tre: Virtus 2 su 9 (22%); Umbertide 5 su 22 (22%)

Tiri liberi: Virtus 16 su 19 (84%); Umbertide 14 su 22 (63%).

Rimbalzi: Virtus 37; Umbertide 53.

Palle perse: Virtus 23; Umbertide 15.

Arbitri: Canali e Tomasello


Valentina Calandrelli vice allenatore Virtus

“Soddisfatte anche se non è arrivata la vittoria. Logicamente, considerata l’assenza di diverse titolari, le ragazze più giovani, avendo minutaggio maggiore, stanno facendo tantissima esperienza in un campionato difficile come quello di serie A2. Ma c’è sempre il rovescio della medaglia, il nostro tallone d’Achille ovvero la tenuta mentale. Non riusciamo mai a tenere l’attenzione per lunghi tratti della partita. E capita quindi che le “vampate” delle giovani ci consentono di fare in campo quello che prepariamo con attenzione durante la settimana, ma anche, a volte, una tenuta al di sotto della sufficienza che ci fa prendere canestri stupidi”.

Una Virtus che, stasera, dopo il riposo è rientrata in campo con più cattiveria e concentrazione. Cosa è accaduto?

“Credo sempre che tutto dipenda da un approccio mentale. Le ragazze devono avere più fiducia nei propri mezzi. Credo che, nei primi due quarti la squadra sia entrata in campo, considerando la forza delle avversarie e anche la posizione di classifica, già sconfitta e quindi l’attenzione, il focus non era rivolto a quello che si faceva in campo. Sicuramente aver parlato con tranquillità negli spogliatoi e averle spronate in campo, le ha un attimo scosse. Poi con due tre canestri e due difese buone hanno dato coraggio alle giovani e il risultato è stata una buona prestazione”.

Ora occorre solo che la squadra si ricompatti con il rientro delle assenti…

“Ci auguriamo che questo avvenga al più presto. Ci mancano centimetri ed esperienza quella che ci possono dare elementi con Brunetti e Favento. Ricordo che è dall’inizio dell’anno che la Virtus schiera sempre una squadra incompleta. Purtroppo speravamo che Silvia Favento rientrasse dall’infortunio qualche settimana prima e poi l’infortunio di Ledesma ci ha davvero tagliato le gambe. Logicamente anche le giovani come Savatteri e  Chrysanthidou, chiamate ad avere un certo ruolo se ne sono dovute sobbarcare un altro. Per non parlare di Brunetti che, fino quando ha giocato, è scesa in campo con un fastidio al ginocchio. Mai in settimana abbiamo avuto il gruppo al completo. Siamo in emergenza da inizio anno. In una serie A tre allenamenti sono pochi, più l’emergenza e il fatto che stiamo continuamente inserendo giovani, tutto insieme se i pezzi non sono al posto giusto tutto diventa davvero difficile”.

Foto: Macs Servizi Fotografici Sportivi

Ufficio Stampa Virtus Cagliari

1 commento:

  1. Mah.....veramente si allenano 5 giorni, anche la mattina. E se non si gioca, si allenano anche 6 giorni. Perché dire che si allenano solo tre giorni?

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