martedì 20 ottobre 2020

Il nuovo DPCM stoppa il basket regionale

Per quanti volessero notizie riguardo i campionati regionali, postiamo due articoli che dovrebbero sciogliere ogni dubbio. 

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha presentato, in seconda serata e via televisione, il nuovo DPCM che entrerà in vigore domani e che contiene inserita la temuta stretta allo sport dilettantistico e di base.

C'è voluta attenta lettura del testo, ma è chiaro dalle parole del premier che c'è un fortissimo pericolo che la pandemia possa ritornare incontrollabile. Ma si vuole anche evitare un nuovo lockdown che avrebbe esiti disastrosi per il paese. Nella non facile convivenza di aspetti così diametralmente opposti, viene dichiarato un Sì all’attività sportiva e motoria all’aperto, sempre nel rispetto della distanza di sicurezza.

Stop agli sport da contatto, anche dilettantistici. Tutto l’insieme delle attività sportiva dilettantistica di base, delle scuole e dell’attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto vengono consentite solo in forma individuale e non sono consentite gare e competizioni.

Sono altresì sospese tutte le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere ludico-amatoriale. Sono consentiti soltanto gli eventi e le competizioni riguardanti gli sport individuali e di squadra riconosciuti di interesse nazionale o regionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP).

Cosa significa ciò applicato alla pallacanestro? Resteranno attivi i campionati nazionali con la serie A professionistica e i tornei aventi carattere nazionale di A2 e B maschile ed A1 e A2 femminile. Al comma E del punto 1 si specifica che “sono consentiti soltanto gli eventi e le competizioni riguardanti gli sport individuali e di squadra riconosciuti di interesse nazionale o regionale dal CONI”.

Pubblico. Rimane la possibilità di far entrare il 15% della capienza degli impianti fino ad un massimo di 1000 persone all’aperto e 200 al chiuso, fatte salve la possibilità di deroghe regionali; Emilia Romagna e Veneto hanno stabilito di mantenere il 15% assoluto.

Palestre e piscine. Il governo ha deciso di dare una settimana di tempo agli impianti per adeguarsi ai protocolli di sicurezza, altrimenti si chiude. La bozza descrive le modalità: “L’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte presso palestre, piscine, centri e circoli sportivi, pubblici e privati, ovvero presso altre strutture ove si svolgono attività dirette al benessere dell’individuo attraverso l’esercizio fisico, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall’Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (FMSI), fatti salvi gli ulteriori indirizzi operativi emanati dalle Regioni e dalle Province autonome”.

Fonte: Politica news: tutta la politica italiana 24h


La Fip aspetta le interpretazioni per definire chi potrà proseguire, chi dovrà fermarsi e chi potrà allenarsi a livello regionale

Saranno necessarie le consuete FAQ per definire con esattezza il perimetro di quanto concesso e vietato dal nuovo DPCM in vigore dal 19 ottobre fino al 13 novembre per quanto riguarda allenamenti e partite del basket italiano. La certezza assoluta riguarda la possibilità di proseguire l’attività per le società dei campionati nazionali di A2 e B maschile e di A1 e A2 femminile, rientranti nel comma E dell’articolo 1 “Sono consentiti soltanto gli eventi e le competizioni riguardanti gli sport individuali e di squadra riconosciuti di interesse nazionale”.

Fatta salva la Lombardia, che ha decretato lo stop allo sport dilettantistico regionale senior e giovanile fino al 6 novembre, resta invece da definire la possibilità di proseguire l’attività per i campionati aventi carattere “regionale”, parola inserita nell’impianto normativo tra le competizioni consentite dal DPCM: presa alla lettera significherebbe i campionati organizzati dagli Uffici Gare regionali dei vari comitati (C Gold, C Silver e D oltre alla B femminile), bloccando invece quelli gestite dagli Uffici Gara provinciali (dalla Promozione in giù). Ma la questione è oggetto di interpretazione e la FIP nazionale attende chiarimenti in materia, al punto tale che alcuni Comitati Regionali come Marche e Lazio hanno già comunicato alle società che saranno presi provvedimenti dopo un’attenta lettura del documento firmato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Altra questione in bilico è quella relativa agli allenamenti: il comma G precisa che “L’attività dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto è consentita solo in forma individuale e non sono ammesse gare e competizioni”, lasciando margine di discrezionalità sulla possibilità di svolgere allenamenti senza contatto come accadeva con i protocolli della ripresa dell’attività che la FIP aveva varato lo scorso giugno.

La stessa Lombardia, dove l’ordinanza 620 di venerdì lascia in vigore l’ordinanza 579 del 10 luglio che consentiva la ripresa degli sport di contatto con protocolli…senza contatto, ha emesso ieri il seguente comunicato: “Nel pomeriggio di ieri, sabato 17 ottobre, il Comitato Regionale ha inviato all’Assessore allo Sport della Regione Lombardia, nel rispetto dei rapporti tra istituzioni, una richiesta di chiarimenti sull’applicazione dell’ordinanza 620 della Regione stessa, In particolare all’art. 1.3 si vietano gli allenamenti degli sport di contatto; all’art. 2 si conferma il contenuto dell’ordinanza 579 del 10 luglio che consente la ripresa degli allenamenti di squadra evitando i contatti tra gli atleti in campo. Le due disposizioni paiono essere in contrasto tra loro ed è stato espressamente chiesto – con un esempio pratico – quale debba essere la posizione delle società. Quando riceveremo una risposta scritta, le società verranno tempestivamente avvisate”.

In pratica solo nella giornata odierna si capirà con esattezza quali campionati regionali senior potranno proseguire e quali fermarsi (sembra più chiaro il no all’attività giovanile e Minibasket considerata “di formazione ed avviamento”) e se e in che modo saranno possibili gli allenamenti, comunque in forma individuale e senza contatto.

Fonte: Superbasket

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