La squadra di Xaxa spaventa per tre quarti la capolista del girone, poi si arrende alla stanchezza nell’ultimo periodo
Il tabellone finale ha sancito la sconfitta, ma il CUS Cagliari è uscito dalla sfida semi-impossibile contro la capolista Campobasso con la consapevolezza di essersi lasciato alle spalle i problemi di qualche settimana fa. Per oltre tre quarti, infatti, le universitarie hanno spaventato la Magnolia, che solo nell’ultimo quarto, grazie a una fiammata difensiva di Mancinelli è riuscita a imporsi (41-52 il finale). Al 40’ solo applausi per le cagliaritane, in campo con il coltello tra i denti nonostante l’ennesima settimana complicata sotto il profilo degli infortuni.
LA GARA – Le ospiti sbloccano la contesa con una tripla di Bove, ma il CUS risponde e controbatte puntualmente a ogni iniziativa delle avversarie. Il piazzato di Marangoni vale il +3, la squadra di Xaxa sorpassa con Novati ma poi viene ripresa da Sanchez e Bove, che consentono alla Magnolia di chiudere avanti al 10’ (10-12).
Il CUS protegge con grande aggressività il pitturato e non consente alla principale candidata alla promozione in A1 di prendere ritmo nella metà campo offensiva. Xaxa fa ricorso alla zona fronte pari, non sempre attaccata in maniera puntuale dalla formazione di Sabatelli. Dopo un bel canestro in reverse di Mura le cussine vedono la possibilità di riportarsi in vantaggio, ma poi subiscono un nuovo break. Striulli spegne gli entusiasmi avversari con la bomba del 17-20, Campobasso però riesce a far valere il proprio spessore tecnico e fisico ed è avanti anche al rientro negli spogliatoi (21-27).
In avvio di terza frazione le universitarie mostrano ancora grande spirito combattivo e accorciano con Striulli. Sanchez prova a ricacciare indietro l’assalto delle rossoblu (24-29), ma Puggioni, con una clamorosa striscia di tre triple porta il CUS avanti sul 34-32 e accende l’entusiasmo del pubblico di Sa Duchessa. Per qualche minuto si torna punto a punto, poi, a una manciata di secondi dalla terza sirena, Sanchez infila la bomba dall’angolo che consegna l’inerzia a Campobasso.
Al rientro in campo, infatti, le universitarie terminano la benzina e incassano un parziale di 10-0 che sa di resa. Mancinelli sale in cattedra nella metà campo difensiva con 4 recuperi in fila, e per il CUS, costretto a soli 3 punti dal campo (per giunta su tiro libero) non c’è più nulla da fare. Alla fine è 41-52 per la Magnolia, che consolida la vetta. A Striulli e compagne restano comunque le buone sensazioni: la guarigione definitiva pare sempre più vicina.
“Venivamo da un momento non semplice – osserva il dirigente responsabile Mauro Mannoni – durante la settimana, inoltre, la squadra ha subito degli ulteriori infortuni che hanno accorciato la rotazione. Era il peggior momento possibile per affrontare una squadra come Campobasso, ma nonostante tutto le ragazze hanno lottato alla grande tenendo testa per 33 minuti alla prima della classe. A un certo punto, evidentemente, è venuta meno l’energia, ma i segnali sono stati molto buoni. Ripartiamo da qui”.
CUS Cagliari-La Molisana Campobasso 41-52
CUS: Puggioni 9, Landi, Novati 4, Striulli 16, Ljubenovic 1, Mura 2, Caldaro, Serra ne, Saias 5, Sanna ne, Madeddu 4, Niola ne. Allenatore: Xaxa
Campobasso: Porcu 7, Di Gregorio, Sanchez 14, Bove 8, Mancinelli 7, Masic, Marangoni 14, Di Costanzo, Chrysanthidou 2, Amatori ne. Allenatore: Sabatelli
Parziali: 10-12; 21-27; 38-41
Arbitri: Picchi e Di Gennaro
Cagliari, 8 febbraio 2020
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