Porta il nome di Gionata Putignano la quarta conferma della Ferrini in vista del campionato di Serie C Silver 2019/2020. L’ala classe 1985 sarà un giocatore biancoverde per il terzo anno consecutivo, e in questa stagione ritroverà coach Simone Grandesso, suo allenatore ai tempi della militanza all’Olimpia Cagliari, tra C1 e Serie B.
Alto 200 centimetri e dotato di una struttura fisica possente, Putignano è un numero “4” bidimensionale, in grado di aprire il campo con il tiro dalla media e lunga distanza ma, allo stesso tempo, anche di attaccare l’avversario di turno in post basso, dove può contare su ottimi fondamentali. Da un punto di vista tecnico le sue caratteristiche si incastrano perfettamente con gli altri due componenti del pacchetto lunghi, ovvero Maurizio Pedrazzini e Giuliano Samoggia.
Cresciuto nel settore giovanile del San Salvatore Selargius, “Gionni” ha maturato le prime esperienze in campo senior tra Santa Croce Olbia e Russo Cagliari (B Dilettanti), risultando subito protagonista. Dopo un biennio sassarese tra Edera e Robur, nel 2012 ha maturato anche un’esperienza oltre Tirreno in quel di Loano (C1). Tornato in Sardegna, ha dunque indossato le canotte di Scuola Basket Cagliari e, a partire dall’estate del 2014, Olimpia Cagliari (ancora C1). Con i Pumas, all’epoca guidati proprio da coach Grandesso, Putignano ha disputato una delle migliori stagioni in carriera (17.3 punti di media), guidando la squadra al quarto posto finale in regular season e al salto di categoria dopo lo spareggio vinto contro l’Accademia Basket. Dopo un’annata in Serie B con l’Olimpia, ecco il ritorno in C regionale con l’Esperia. Anche qui il suo rendimento si è confermato positivo, con la squadra granata che – anche grazie al suo contributo – è arrivata nel 2017 a vincere il titolo regionale e a guadagnare l’accesso a una fase nazionale che però Putignano non ha mai potuto disputare a causa della rottura del legamento crociato. Nonostante le difficoltà nel recuperare a pieno la condizione dopo il grave infortunio, la Ferrini ha creduto in lui offrendogli un posto in squadra, e Gionata ha saputo ripagare la fiducia con un contributo via via sempre più importante. Nell’ultima stagione, complice un ginocchio sempre meno dolorante, è stato molto importante per le sorti della squadra, specialmente nella seconda parte del campionato. Per lui 8.7 punti di media in 19 presenze.
“Quando anche il ginocchio non operato ha iniziato a darmi dolore – spiega Putignano – ho valutato l’ipotesi di chiudere con il basket. Stando fermo per qualche tempo, però, ho iniziato a sentirmi meglio e ho deciso di riprovarci. Anche stavolta la passione è stata più forte del dolore”. Anche per Gionni la Ferrini vuol dire prima di tutto ambiente familiare: “Era così da prima e lo sarà ancor di più quest’anno – afferma – visto che ci sarà un altro mio grande amico come Giuliano Samoggia. Non nego che la sua presenza in squadra abbia rappresentato uno stimolo importante per tornare in campo”. La gratitudine verso il club di via Pessina è senza dubbio un altro grande incentivo: “La Ferrini mi ha sempre aspettato nonostante la situazione fisica instabile. E’ una cosa che ho apprezzato davvero tanto. Nessuno mi ha mai messo pressione, anzi, ho sempre trovato comprensione e collaborazione. Ora vorrei ripagare tutta questa fiducia facendo bene in campo”. Per la prima volta dopo qualche anno il numero 8 biancoverde ha potuto iniziare gli allenamenti fin dalla preparazione estiva: “Per ora le sensazioni sono positive – spiega – il ginocchio risponde bene. Incrocio le dita sperando di riuscire a trovare quella continuità che ultimamente mi è mancata”. Infine, un commento sulla “reunion” con coach Grandesso: “Ho sempre avuto grande stima nei suoi confronti e sono felice di ritrovarlo. Negli anni abbiamo mantenuto un buonissimo rapporto. Spero di poter fare bene assieme a lui come in passato”.
“Siamo contentissimi di poter contare su Gionata sin dall'inizio della preparazione – dice il presidente della Ferrini Alberto Zoncheddu - le ultime due stagioni sono state molto travagliate per lui dal punto di vista fisico e questo, soprattutto per la caratura del giocatore, è stata fonte di enorme dispiacere per tutti noi. Nonostante questo, lo scorso anno il suo apporto è stato man mano sempre più importante e decisivo, dandoci piena fiducia sul fatto che dovessimo dedicargli uno spazio importante all'interno del roster. Inoltre le sue preziosissime caratteristiche ci permettono di poter coprire diversi ruoli”.
Agenzia Uffici Stampa DirectaSport
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