Il 30enne playmaker cagliaritano sarà biancoverde per il secondo anno consecutivo
Per il secondo anno consecutivo le chiavi
della Ferrini saranno affidate a Mauro Graviano. Il play cagliaritano e il club
di via Pessina si sono infatti accordati per proseguire assieme il percorso
cominciato una estate fa. Per la Ferrini si tratta della seconda conferma dopo
quella di Maurizio Pedrazzini.
Il 30enne esterno forgiato dal florido
vivaio della Scuola Basket Cagliari ha bisogno di ben poche presentazioni. Da
oltre un decennio è, infatti, uno dei migliori playmaker sulla scena regionale.
Dopo gli esordi tra Serie A e B Dilettanti nella Russo Cagliari si è cimentato
in un biennio oltre Tirreno, che l’ha visto indossare le canotte di Recanati e
Claag Firenze. Nel 2012 è tornato in Sardegna, sposando il neonato progetto
Accademia Basket Sestu, compagine che ha condotto fino alla promozione in Serie
B nella stagione 2015/16. Nelle due stagioni successive Graviano ha difeso i
colori biancoblù nella terza divisione nazionale, facendo registrare numeri di
tutto rispetto in termini di punti e assist. Lo scorso anno l’approdo alla
Ferrini e una positiva annata da 14.1 punti di media in 37 match giocati, con
un season high di 29 nella gara dell’1 dicembre contro la Santa Croce Olbia.
Sempre lucido e capace di ottime letture di
gioco, grazie alla sua fisicità il play biancoverde può attaccare in uno contro
uno i suoi pari ruolo, sia fronte che spalle a canestro. Abile penetratore,
negli anni ha avuto modo di incrementare notevolmente le sue prestazioni al
tiro, specialmente dalla media distanza.
“Ho sposato la Ferrini perché qui c’è un
progetto ambizioso – spiega Graviano – la società ha allestito un roster di
gran livello, che può senz’altro lottare per la promozione. Inoltre questa per
me è una sorta di famiglia: gioco con degli amici, ed è più facile esprimersi
in un ambiente sereno”. Alle prese con il lavoro e la tesi per il conseguimento
della seconda laurea, Mauro continua comunque ad affrontare la pallacanestro
con lo spirito del professionista: “Ci tengo molto – sottolinea –
fortunatamente il lavoro mi lascia lo spazio per allenarmi, mentre gli studi,
ormai, stanno per terminare. Non mi ritengo un dopolavorista, anzi, mi sono
sempre allenato con grande serietà e intendo continuare a farlo per ritrovare
la Serie B”. Dopo una partenza lenta e una straordinaria rimonta, nella scorsa
stagione la Ferrini è andata non lontana dall’obiettivo promozione: “Sono
rimasto molto deluso dalla sconfitta nella fase nazionale – ammette – al punto
che, per un mese circa, ho voluto totalmente staccare con il basket. C’è voluto
un po’ di tempo per assimilare la cosa. Difficile dire cosa non sia andato per
il verso giusto. Probabilmente hanno giocato vari fattori, dalla stanchezza per
dei playoff regionali abbastanza logoranti all’oggettiva forza della squadra
affrontata. Contro Torrenova avevamo impostato la gara sul piano che volevamo,
ma poi non abbiamo avuto continuità necessaria. Ci riproveremo quest’anno”.
Sulla Ferrini che sta nascendo: “Coach Grandesso parla tanto con me e cerca di
lavorare sui miei punti deboli. Non ero più abituato a questa cosa e ammetto
che mi fa molto piacere. L’impatto con la nuova stagione è stato positivo,
credo ci siano tutti gli ingredienti per far bene”. Infine, un auspicio: “Credo
che per compiere l’ultimo salto di qualità, questo gruppo abbia bisogno dei
giovani – afferma – l’anno scorso hanno cercato di dare il loro contributo e lo
hanno fatto bene, ma in questa stagione vorrei che si prendessero maggiori responsabilità,
mostrando grinta e faccia tosta. Sarebbe bello che si
prendessero il loro spazio. Tutta la squadra ne gioverebbe”.
Quartu Sant’Elena, 29 agosto 2019
Agenzia Uffici Stampa DirectaSport
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