Lunedì il raduno delle selargine in vista della prossima A2: ben sette atlete del roster sono isolane
Selargius, 25 agosto 2016 - Inizierà lunedì 29 agosto, con il raduno in programma al Palasport di viale Vienna, la stagione 2016/17 del San Salvatore Selargius. La quinta consecutiva nel campionato di Serie A2 Femminile.
Dopo l’ultima sofferta salvezza, il sodalizio giallonero ha scelto di confermare l’ossatura della squadra, rinforzandola con degli innesti di assoluto spessore per la categoria. L’obiettivo dichiarato è una salvezza il più possibile tranquilla, ma se in corso d’opera le ragazze di coach Staico dovessero ritrovarsi a lottare per un obiettivo più prestigioso, non si tireranno certamente indietro.
Il fiore all’occhiello della campagna acquisti condotta dal presidente Marco Mura è l’ingaggio di Cinzia Arioli, play/guardia classe 1984 reduce da un quinquennio in A1 con il Cus Cagliari. Ma particolare interesse hanno destato anche le firme di Russo – protagonista lo scorso anno tra Battipaglia e Salerno -, Brusa, Lai e Gagliano, con quest’ultima determinata a ripetere le prestazioni che, ad Alghero, l’avevano segnalata come uno dei migliori prospetti sulla ribalta nazionale.
Il leitmotiv del San Salvatore edizione 2016/17 sarà soprattutto la sardità. Ben sette atlete del roster sono infatti “autoctone”: oltre alle già citate Brusa, Lai e Gagliano, ci sono le confermate Lussu, Palmas, Laccorte e Mura. Ma anche le giocatrici nate oltre i confini della Sardegna vantano ormai un fortissimo legame con la terra che le ospita: è il caso della slovena Ana Ljubenovic, al secondo anno in giallonero dopo le esperienze con Virtus e Astro; e di Ada De Pasquale, guardia campana che per la terza stagione consecutiva ha deciso di sposare la causa del San Salvatore. E’ ormai sarda acquisita anche Cinzia Arioli, che a Cagliari ha trascorso otto dei suoi dodici anni da professionista. Non va infine dimenticato lo stretto rapporto con la Sardegna di Francesca Russo, che da sempre ha in Golfo Aranci la sua seconda casa.
Sarà, insomma, il sentimento di appartenenza ad animare le selargine sui parquet della prossima A2. Un San Salvatore dal cuore sardo, che ha tutta l’intenzione di stupire.
Agenzia Uffici Stampa Directa Sport
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