«Dalla guerra civile e i proiettili vaganti nella natia e mortale Albania all’incontro con papa Francesco in piazza San Pietro come rappresentante del Centro Sportivo Italiano. Da clandestino invisibile sbarcato nell’Italia difficile ma generosa del nuovo millennio ad acclamato capitano di una squadra di serie A di pallacanestro. Questo e tanto altro è Klaudio Ndoja, un ragazzo particolare che ha avuto il grande merito di non darsi mai per vinto quando tutto il mondo attorno sembrava stesse per crollargli addosso».
Con la prefazione di Gianmarco Pozzecco, Michele Pettene ci racconta di Klaudio: un percorso di riscatto in cui lo sport ha avuto un ruolo importantissimo perché con sacrificio e sudore, oggi Klaudio Ndoja può dire: «tutto è raggiungibile, io ne sono la prova». In una attualità in cui predominano lassismo e poca determinazione la storia di Klaudio insegna a tutti a non darsi mai per vinti, a lottare per i propri obiettivi tirando fuori la parte migliore di ognuno di noi.
Leggi anche: KLAUDIO NDOJA: da clandestino invisibile ad acclamato cestista. La storia vera di un campione nostro post del 31/08/15
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