Per la rubrica "A tu per tu con i protagonisti" apriamo il 2015 con un' intervista ad Andrea Spampinato, leader della classifica marcatori della C Maschile ed elemento di spicco assieme al suo compagno di squadra Nicola Elia, dell'Accademia Pirates Sestu.
Prima di passare alle cinque fatidiche domande, facciamo un riepilogo della sua, seppur ancora molto giovane, già lunga carriera.
Inizia nelle giovanili dell'Esperia Cagliari all'età di 6/7 anni, dove segue tutta la trafila dal minibasket (passando attraverso la mano esperta di prof. Molinas) sino ai campionati under. Con la maglia granata, partecipa a Sanremo al Jamboree Nazionale con la rappresentativa sarda.
Due anni dopo è la volta del Trofeo delle Regioni a Cervia, dove il suo nome viene annotato nel taccuino dello staff della nazionale giovanile e, successivamente, prende parte al suo primo concentramento del Centro-Sud Italia.
Nel 2006 l'allora DS Michele Boero, in un progetto di crescita, si accorda con la società "Il Gabbiano Quartu" per dare la possibilità ai ragazzi di partecipare ad un campionato senior. Il risultato è eccellente, vittoria sia nel campionato U 19, sia nella serie D e, poi, partecipazione all'interzona, disputata nel centro sportivo della Stella Azzurra Roma, società che, nella stagione successiva, gli offre un occasione di crescita personale, da cui ottiene la convocazione per partecipare al torneo pre-europeo con la nazionale Italiana giovanile a Sakarya (Turchia). Con la Stella Azzurra vince: il titolo di campioni regionali U17, l'interzona e l'accesso alle finali nazionali U17 a Barletta.
Dopo l'esperienza romana, una chiamata da parte di un procuratore gli permette di entrare nell'orbita Dinamo Sassari, che ne riscatta il cartellino dall'Esperia Cagliari. Arrivato a Sassari giovanissimo e subito inserito appieno nel progetto Dinamo Banco di Sardegna, riesce, in tre anni di lavoro con le giovanili (vittoria U17 e U19 entrambe con interzona ), a mettere in curriculum anche tanti allenamenti e qualche convocazione in prima squadra in LEGADUE.
Nell'ultimo anno di permanenza a Sassari, il presidente della Robur et Fides Stefano Sardara, si accorda con l'allora General Manager della Dinamo, Pinuccio Mele, per il passaggio nella squadra militante nel campionato di B nazionale. La stagione seguente inizia la preparazione a Campobasso ma, a causa di divergenze personali con l'ambiente circostante, torna in Sardegna per giocare con l'Olimpia Cagliari in serie C nazionale.
A fine campionato opta per tornare nella penisola e si allena per due mesi con la Virtus Roma, successivamente inizia una nuova esperienza con la pallacanestro Marino in DNC, dove trova immediatamente un ottimo equilibrio con la squadra. In quella stagione disputa la coppa Italia uscendo al primo turno, ma vincendo il campionato, ottiene la promozione in DNB. Ironia della sorte, la società a causa di scarse risorse finanziarie, decide inaspettatamente e tardivamente di rinunciare al titolo e, a causa di ciò, le possibilità di rimanere fuori dalla Sardegna si riducono notevolmente.
Tornato a Cagliari, si accorda con l'Accademia Basket Sestu con cui raggiunge i quarti di finale nei PlayOff che, a causa di un infortunio subìto in gara uno in casa del Sant'Orsola, non disputerà. Nella attuale stagione, dopo aver rinunciato alla possibilità di tornare nella penisola, ha rinnovato il contratto con l'Accademia. Il suo sogno rimane quello di poter tornare un giorno a Sassari, con un bagaglio professionale personale, differente da quello della sua prima esperienza in biancoblu.
Un bel curriculum, che dire! Nelle ultime due stagioni la sorte non ti ha assistito, prima la mancata iscrizione in DNB del Marino, al resto ci ha pensato la lega. Per la prossima stagione che progetti hai?
Indubbiamente, veder svanire l’occasione di poter giocare in un campionato appena conquistato per via delle mancate risorse economiche è stato molto triste, ma si va avanti. Per la prossima stagione sarò legato ancora all’Accademia in onore degli accordi presi durante quest’estate.
In carriera hai avuto modo di giocare in diverse squadre, quale fra tutte queste esperienze ricordi con maggior piacere?
Allora, l’esperienza che ricordo con maggior piacere è Marino che, oltre, ad avermi accolto subito con grande entusiasmo mi ha anche “regalato” l’emozione di vincere un campionato e di conseguenza, poter non scordare mai quello che ho vissuto nella realtà della Pallacanestro Marino.
L'Olimpia Cagliari sta lottando nei bassi fondi della classifica. Se arrivasse una chiamata da Beppe Caboni?
Mi piace seguire la nostra pallacanestro e sono a conoscenza dell’andamento dell’Olimpia, una chiamata da parte di Beppe mi farebbe senza dubbio un piacere enorme vista la stima che nutro, prima come uomo, che come allenatore poiché non ho avuto occasione di averlo. Penso comunque, che i miei progetti siano lontani e diversi rispetto a quelli dell’Olimpia Cagliari.
Dopo la rocambolesca sconfitta con l'Antonianum è poi arrivata quella con Genneruxi. Ora alla ripresa del campionato incontrerete il Tavoni, pensi che questa gara potrebbe rilanciare le vostre quotazioni?
La sconfitta con l’Antonianum è stata meritata non abbiamo mai reagito, mai messo in discussione il loro modo di giocare. Il finale è stato frutto del nostro carattere ma non sempre il carattere basta. Genneruxi sapevamo fosse difficile in trasferta. Ora Tavoni, sarebbe sciocco pensare di andare in campo a perdere una partita, bene, penso valga lo stesso per le vittorie, non si può mai sapere chi vince o chi perde, ma se tutti lottano per lo stesso obiettivo è sicuramente più semplice ottenere un risultato positivo o, almeno avere la sicurezza di aver dato tutto quello che si poteva. Se lottando dovessimo arrivare alla vittoria con Tavoni, potremo dire di aver aggiunto un altra piccola soddisfazione alla stagione che fino ad oggi abbiamo fatto.
Qual'è il tuo sogno nel cassetto da cestista?
Il mio sogno è di poter giocare a pallacanestro fin quando reggerò, sperando un giorno di avere la possibilità di diventare professionista abbastanza per tenere il campo in qualche categoria superiore.
Ringraziamo Andrea Spampinato per la disponibilità e gli auguriamo una lunga carriera piena di soddisfazioni!!!
Un bel curriculum, che dire! Nelle ultime due stagioni la sorte non ti ha assistito, prima la mancata iscrizione in DNB del Marino, al resto ci ha pensato la lega. Per la prossima stagione che progetti hai?
Indubbiamente, veder svanire l’occasione di poter giocare in un campionato appena conquistato per via delle mancate risorse economiche è stato molto triste, ma si va avanti. Per la prossima stagione sarò legato ancora all’Accademia in onore degli accordi presi durante quest’estate.
In carriera hai avuto modo di giocare in diverse squadre, quale fra tutte queste esperienze ricordi con maggior piacere?
Allora, l’esperienza che ricordo con maggior piacere è Marino che, oltre, ad avermi accolto subito con grande entusiasmo mi ha anche “regalato” l’emozione di vincere un campionato e di conseguenza, poter non scordare mai quello che ho vissuto nella realtà della Pallacanestro Marino.
L'Olimpia Cagliari sta lottando nei bassi fondi della classifica. Se arrivasse una chiamata da Beppe Caboni?
Mi piace seguire la nostra pallacanestro e sono a conoscenza dell’andamento dell’Olimpia, una chiamata da parte di Beppe mi farebbe senza dubbio un piacere enorme vista la stima che nutro, prima come uomo, che come allenatore poiché non ho avuto occasione di averlo. Penso comunque, che i miei progetti siano lontani e diversi rispetto a quelli dell’Olimpia Cagliari.
Dopo la rocambolesca sconfitta con l'Antonianum è poi arrivata quella con Genneruxi. Ora alla ripresa del campionato incontrerete il Tavoni, pensi che questa gara potrebbe rilanciare le vostre quotazioni?
La sconfitta con l’Antonianum è stata meritata non abbiamo mai reagito, mai messo in discussione il loro modo di giocare. Il finale è stato frutto del nostro carattere ma non sempre il carattere basta. Genneruxi sapevamo fosse difficile in trasferta. Ora Tavoni, sarebbe sciocco pensare di andare in campo a perdere una partita, bene, penso valga lo stesso per le vittorie, non si può mai sapere chi vince o chi perde, ma se tutti lottano per lo stesso obiettivo è sicuramente più semplice ottenere un risultato positivo o, almeno avere la sicurezza di aver dato tutto quello che si poteva. Se lottando dovessimo arrivare alla vittoria con Tavoni, potremo dire di aver aggiunto un altra piccola soddisfazione alla stagione che fino ad oggi abbiamo fatto.
Qual'è il tuo sogno nel cassetto da cestista?
Il mio sogno è di poter giocare a pallacanestro fin quando reggerò, sperando un giorno di avere la possibilità di diventare professionista abbastanza per tenere il campo in qualche categoria superiore.
Ringraziamo Andrea Spampinato per la disponibilità e gli auguriamo una lunga carriera piena di soddisfazioni!!!
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