venerdì 10 ottobre 2014

1^ Divisione, "figli di un Dio minore"


Sono un giocatore (atleta mi sembrava troppo) che milita nel campionato di prima divisione. 

Forse molti non lo sanno, ma si, esistiamo pure noi. Alcuni lo considerano un campionato mediocre, simile ad un livello amatoriale, ma non é proprio così. Le risatine quando magari dici che giochi in prima divisione spesso arrivano pure da giocatori di Promozione, come se il livello loro fosse molto diverso e ti guardano dall'alto in basso considerandoti quasi come un "caso umano".
Dietro ad un campionato del genere, ci sono società che si impegnano tanto. Allenatori che lavorano per due lire e con tantissima passione e giocatori, anche se non eccezionali, che si impegnano nonostante il lavoro, lo studio, si allenano due/tre volte a settimana e pagano per allenarsi e giocare. Si, esatto, si paga per giocare! (alcune volte manco poco). In questo campionato ci sono pure trasferte infrasettimanali e tanti sacrifici. Mi auguro che l'impegno che c'è dietro ogni singola partita, dietro ogni singola squadra, ci possa essere da parte di tutti e, in particolare modo, da parte degli arbitri. Scrivo così proprio per sensibilizzare l'impegno. Spero che arbitrare in prima divisione non sia sottovalutato solo perché magari ci si "picchia" e basta. Non si chiede la perfezione ad un singolo arbitro, si chiede solo il rispetto per chi ogni settimana suda in quel campo. Un impegno che se posso essere sincero molto spesso manca.
Ricordo, infine con piacere, la squadra del Borore che è stata l'unica a fare un "terzo tempo" dopo ogni partita, sia vinta che persa. Prendiamo tutti esempio per fare un campionato competitivo ma mai cattivo come si vuol far passare.
Scusate se magari non sono stato molto chiaro.
In bocca al lupo a tutti e buon campionato di Prima Divisione.

Buon Basket

firmato Eddie P.


2 commenti:

  1. Non posso che condividere appieno quello che hai scritto.
    Qualche anno fa ho disputato per due anni consecutivi il campionato di prima divisione, rientravo da un infortunio e mi è stata fatta questa proposta che ho accettato senza pensarci su due volte (la passione per il basket è troppo grande).
    Posso dire che ricordo con grandissimo piacere quei due campionati, trasferte infrasettimanali tra cui Castiadas (io giocavo a Marrubiu).
    Forse come dici tu il livello non era grandioso, ma ho incotrato tanti avversari che ci mettevano l'anima e giocavano con il massimo della correttezza.
    Per quanto riguarda gli arbitraggi siamo sempre stati abbastanza fortunati, in casa venivano sempre Laconi e Montisci che a mio parere sono tra i migliori arbitri che abbiamo a livello regionale e non hanno mai lesinato il loro impegno e dato il massimo in ogni partita.
    Ti ringrazio per avermi riportato alla mente quei due anni di ricordi bellissimi! :)

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  2. Complimenti per l'articolo..
    sono un dirigente di una piccola società che ormai onora il campionato di Prima divisione da ben 7 anni di file. Mi riconosco in quel grande impegno di cui hai parlato, e sul volto dei miei giocatori ho visto più volte quel sacrificio e quella passione da te citati. Mi ritrovo (ahimè) anche in quella scarsa gratificazione arbitrale che purtroppo mi pare sia una costante della FIP, la quale a mio modesto avviso non considera con sufficiente importanza questo campionato. E' vero che l'arbitro unico è un grosso hanidicap, ma è anche vero che spesso e volentieri sono stati designati arbitri del tutto inadeguati (perché novelli o perché notoriamente incapaci) in campi caldi o a dirigere partite di cartello per cui era facile prevedere il forte agonismo.
    Un ultimo pensiero lo vorrei rivolgere alle società e ai loro giocatori che militano in questo campionato. E' vero che perdere non fa mai piacere a nessuno, ma in molti campi ho visto, ahimè, da parte di dirigenti e giocatori, un agonismo (chiamiamolo così) a dir poco eccessivo. Calci, pugni, spintoni, per non parlare di offese e minacce o di segnapunti in malafede. Atteggiamenti che fanno passare veramente la voglia di continuare a mettersi in gioco e di perseverare in quell’impegno e in quei sacrifici di cui parlavamo in precedenza. E’ vero che al campionato di Prima Divisione occorre dare una dignità pari a quella degli altri campionati; ma è anche vero che non stiamo parlando del campionato del mondo. Forse non ce ne rendiamo conto, ma se si adottano atteggiamenti di questo tipo in campionati in cui ci si gioca ben poco, stiamo giustificando tutti quegli atteggiamenti poco sportivi che quotidianamente si vedono in tv, e di cui tra l’altro il basket fino ad ora è sicuramente poco coinvolto. Onore al Borore, di cui ricordo con molta gioia il terzo tempo: un peccato che sia rimasta una mosca bianca.
    Buon campionato a tutti.

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