Una stagione da incorniciare per Marco Spissu che, dopo la vittoria alle finali nazionali U19, sfiora con l'Assigeco, squadra con cui ha disputato la seconda fase del campionato dopo il trasferimento dal CUS Bari, la promozione in DNA Gold. Purtroppo la sconfitta di un solo punto nei secondi finali, ha privato il play sassarese della gioia di bissare il successo ottenuto con la squadra giovanile.
Pubblichiamo qui sotto il resoconto della sfortunata bella, tratto dal sito web dell'Assigeco.
GRANDE EQUILIBRIO ANCHE IN GARA-5 DI FINALE PLAY OFF: I LODIGIANI PARTONO FORTE, POI DEVONO INSEGUIRE E SI ARRENDONO
Sant-Roos con una tripla sfiora l’aggancio (61-60) ma a 3” dalla fine spreca una rimessa e i virgiliani vincono per un punto MANTOVA Pazzesco l'epilogo della "bella" che lancia Mantova nel paradiso della Gold e lascia un enorme pizzico di amaro sul palato dell'Assigeco, andata veramente vicina a trasformare in realtà il sogno "proibito", come veniva sicuramente considerato soprattutto all’inizio della stagione la scorsa estate, del successo nella serie finale dei play off grazie alla
decisione e all'orgoglio di giocarsi le proprie chance fino alla sirena conclusiva. Una rimessa in attacco eseguita male a 3" dalla fine priva i rossoblu dell'opportunità dell'ultimo tiro che sul 62-60 per i padroni di casa avrebbe potuto scrivere un finale differente nel copione della serata. La palla che da sotto canestro rotola lenta verso la linea laterale è un doloroso abbandono per i lodigiani che mandano Losi in lunetta (64-60 a 2") lasciando a Young il tiro da tre che affonda sulla sirena nella retina virgiliana, prima del tradizionale "scalpo" dei ragazzi di Alberto Morea a certificare la vittoria. Gli istanti finali della "bella", la partita secca che decide, per mezzo canestro, una serie vissuta costantemente sul filo dell'equilibrio nelle precedenti quattro puntate rappresentano la sintesi di una sfida incredibile rimasta in bilico pure nel gran ballo finale. Bravi i ragazzi di Andrea Zanchi nell'archiviare il rammarico della sconfitta, dopo il supplementare, di gara-4 ripresentandosi pimpanti e determinati a contendere a Mantova l'accesso al paradiso dei canestri. È sempre con la capacità di trovare energia nella fase difensiva che i rossoblu risalgono dalla rincorsa del primo quarto (14-8 all'8') con il massimo vantaggio (23-29) all'8' del secondo quarto. Chiumenti (3/11 e 6 rimbalzi) lotta per contenere lo strapotere fisico di Jefferson (5/10 e 12 rimbalzi) all'ombra del canestro, spalleggiato da Ricci (3/5 da due, 2/3 da tre e 5 rimbalzi) e Bonessio (2/5) pronti a scalare sulle rotazioni in area. Mantova punta sul suo "signore degli anelli" godendo dei fulmini di Nardi (4/8 da tre) e Losi (2/6) dall'arco: soluzioni che a cavallo della terza sirena (29-29 al 9' del secondo, 41-35 all'8' del terzo periodo) rimettono in equilibrio la contesa giocata a elevata intensità anche sugli inevitabili errori generati dalla "pesantezza" del pallone. La serata è ultimativa ma l'Assigeco non può permettersi di perdere l'equilibrio in attacco per non innescare la rapidità della devastante transizione virgiliana. Pignatti (5/6 e 5 rimbalzi) e Ranuzzi (4/11 e 5 rimbalzi) vanno costantemente a rimorchio. La squadra di Zanchi alterna l'esperienza di Young (6/13, 6 rimbalzi, 3 assist e 4 recuperi contro 6 palle perse) alla vitalità di Sant-Roos (4/12 e 3 rimbalzi) mettendosi nelle mani di Vencato (2/6, 8 rimbalzie 2 assist) con minuti che contano anche per Donzelli e Spissu. Andare nel cuore dell'area avversaria è un bel dilemma per l'Assigeco che cerca di aprire il campo per il tiro da tre di Ricci e Spissu (41-43 al 9' del terzo periodo) e Sant-Roos (50-46 al 3' dell'ultimo quarto). Nonostante i problemi di falli e la stanchezza l'Assigeco non si arrende neppure quando Mantova (56-48 al 5') sembra lanciata verso la vittoria. Con pazienza e tanta voglia i rossoblu rosicchiano il divario sfiorando l'aggancio (61-60) a 100 secondi dalla fine grazie alla tripla di Sant-Roos. L'1/2 di Jefferson (a 1'01") alimenta le speranze dei rossoblu che non finalizzano un paio di occasioni ma con 3" da giocare guadagnano la rimessa in attacco. Non c'è il tanto atteso lieto fine anche se rimane il film della stagione a rendere orgogliosi i tifosi lodigiani.
decisione e all'orgoglio di giocarsi le proprie chance fino alla sirena conclusiva. Una rimessa in attacco eseguita male a 3" dalla fine priva i rossoblu dell'opportunità dell'ultimo tiro che sul 62-60 per i padroni di casa avrebbe potuto scrivere un finale differente nel copione della serata. La palla che da sotto canestro rotola lenta verso la linea laterale è un doloroso abbandono per i lodigiani che mandano Losi in lunetta (64-60 a 2") lasciando a Young il tiro da tre che affonda sulla sirena nella retina virgiliana, prima del tradizionale "scalpo" dei ragazzi di Alberto Morea a certificare la vittoria. Gli istanti finali della "bella", la partita secca che decide, per mezzo canestro, una serie vissuta costantemente sul filo dell'equilibrio nelle precedenti quattro puntate rappresentano la sintesi di una sfida incredibile rimasta in bilico pure nel gran ballo finale. Bravi i ragazzi di Andrea Zanchi nell'archiviare il rammarico della sconfitta, dopo il supplementare, di gara-4 ripresentandosi pimpanti e determinati a contendere a Mantova l'accesso al paradiso dei canestri. È sempre con la capacità di trovare energia nella fase difensiva che i rossoblu risalgono dalla rincorsa del primo quarto (14-8 all'8') con il massimo vantaggio (23-29) all'8' del secondo quarto. Chiumenti (3/11 e 6 rimbalzi) lotta per contenere lo strapotere fisico di Jefferson (5/10 e 12 rimbalzi) all'ombra del canestro, spalleggiato da Ricci (3/5 da due, 2/3 da tre e 5 rimbalzi) e Bonessio (2/5) pronti a scalare sulle rotazioni in area. Mantova punta sul suo "signore degli anelli" godendo dei fulmini di Nardi (4/8 da tre) e Losi (2/6) dall'arco: soluzioni che a cavallo della terza sirena (29-29 al 9' del secondo, 41-35 all'8' del terzo periodo) rimettono in equilibrio la contesa giocata a elevata intensità anche sugli inevitabili errori generati dalla "pesantezza" del pallone. La serata è ultimativa ma l'Assigeco non può permettersi di perdere l'equilibrio in attacco per non innescare la rapidità della devastante transizione virgiliana. Pignatti (5/6 e 5 rimbalzi) e Ranuzzi (4/11 e 5 rimbalzi) vanno costantemente a rimorchio. La squadra di Zanchi alterna l'esperienza di Young (6/13, 6 rimbalzi, 3 assist e 4 recuperi contro 6 palle perse) alla vitalità di Sant-Roos (4/12 e 3 rimbalzi) mettendosi nelle mani di Vencato (2/6, 8 rimbalzie 2 assist) con minuti che contano anche per Donzelli e Spissu. Andare nel cuore dell'area avversaria è un bel dilemma per l'Assigeco che cerca di aprire il campo per il tiro da tre di Ricci e Spissu (41-43 al 9' del terzo periodo) e Sant-Roos (50-46 al 3' dell'ultimo quarto). Nonostante i problemi di falli e la stanchezza l'Assigeco non si arrende neppure quando Mantova (56-48 al 5') sembra lanciata verso la vittoria. Con pazienza e tanta voglia i rossoblu rosicchiano il divario sfiorando l'aggancio (61-60) a 100 secondi dalla fine grazie alla tripla di Sant-Roos. L'1/2 di Jefferson (a 1'01") alimenta le speranze dei rossoblu che non finalizzano un paio di occasioni ma con 3" da giocare guadagnano la rimessa in attacco. Non c'è il tanto atteso lieto fine anche se rimane il film della stagione a rendere orgogliosi i tifosi lodigiani.
DINAMICA MANTOVA: Lamma 3, Nardi 14, Ranuzzi 8, Pignatti 13, Jefferson 15; Losi 8, Clemente 3, Alibegovic. Ne: Allodi, Vecchio. All.: Morea
UCC ASSIGECO: Vencato 4, Sant-Roos 10, Bonessio 4, Chiumenti 10, Ricci 13; Young 17, Spissu 3, Donzelli 2, Masoni. Ne: Quarisa. All.: Zanchi
Arbitri: Ursi di Livorno, Ciano di Vicopisano, Scrima di Catanzaro
Note: Spettatori 3200 circa. Tiri liberi: Dinamica 10 su 14; Assigeco 8 su 8. Tiri da tre: Dinamica 8 su 20; Assigeco 7 su 18. Usciti cinque falli: Chiumenti (39'), Ricci (40')
Luca Mallamaci da il Cittadino
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