lunedì 16 giugno 2014

Legabasket deve fare di più per il basket

C'è bisogno di una Legabasket che pensi a curare il prodotto. Che sia il basket?

Speriamo che con l'elezione di Ferdinando Marino Legabasket possa cominciare a chiudere un lungo periodo di involuzione e cominci a pensare non più a sè stessa, come centro di potere più o meno occulto, come ha fatto fino a oggi, ma alla sua mission: essere il protagonista della organizzazione e della promozione del basket di primo livello. La mancanza di risorse, a cascata a tutti i livelli, dipende molto dalla crisi economica. Ma se la crisi fa un baffo al mondo del pallone, e i dati della audience di stanotte per la partita Italia-Inghilterra ai Mondiali in Brasile non faranno fatica a confermarlo, potrebbe voler dire che i danni si sono fatti in casa, da soli, per trascuratezza e dabbenaggine.

La programmazione mondiale degli avvenimenti sportivi di sabato 14 giugno (si badi bene: mondiale) aveva lasciato un buco pesante nella relativa programmazione
televisiva. Non che mancassero gli eventi: sabato due Nazionali di scherma italiana hanno vinto i relativi titoli a squadre del fioretto femminile e sciabola maschile nei Campionati Europei, ad esempio, ma eventi da considerare, televisivamente parlando, minori. Il calcio, poi, è fermo sulle partite brasiliane e i relativi orari.

Il basket NBA ha vissuto la pausa prima dell'incontro di stanotte tra Spurs e Heat. Nel basket europeo è stato un giorno di buco mediatico totale. L'unica partita di cartello era gara 1 delle finali del campionato serbo, che verso le 23 ha avuto un certo successo, ma solo perché era scoppiata una rissa di proporzioni bibliche, immortalata dalla presa da judoka di Smith che ha mandato Milutinovic gambe all'aria in Partizan-Stella Rossa.

Sabato sera aver occupato la televisione italiana dalle 20:30 alle 23:00 per "aiutare" milioni di sportivi italiani a tirare mezzanotte per abbuffarsi di calcio mandando in onda gara 1 di finale tra Milano e Siena poteva essere un'idea gratis per promuovere il basket tricolore? I palinsesti sono stati fatti lo scorso anno, bastava un minimo di attenzione e si avrebbe avuto l'attenzione di tutto il mondo dello sport senza colpo ferire. Un giorno di riposo in meno? Le due società se ne sarebbero fatte una ragione... 

La Gazzetta dello Sport invece di un titolino in basso in un riquadro che non abbiamo misurato, ma non crediamo superiore a 5x8 centimetri, poteva regalare a queste finali addirittura una colonna. Sveglia, basta farsi del male...

Fonte Pianeta Basket: di Umberto De Santis

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