Si scrive Drake Diener, si legge l’uomo dei record. La guardia di Fond du Lac, in occasione di gara 2 con Brindisi, ha offerto l’ennesima pietra miliare della sua carriera. Dopo la paura di gara 1, ieri sera Sassari è partita subito con il piede premuto sull’acceleratore ed è riuscita ad ammazzare la partita già nei primi 10 minuti, grazie ad un Diener eccezionale: Drake ha scaldato subito la mano con la tripla del 7-2 e poi non si è più fermato, infilandone addirittura sette in un solo quarto, di cui più di un paio da distanza siderale e fuori ritmo. Con i suoi 21 punti realizzati nei 10′ iniziali, la Dinamo ha messo subito in discesa l’incontro e si è poi imposta per 89-62, rischiando in alcuni frangenti dell’incontro di toccare
anche le 40 lunghezze di vantaggio. Diener ha chiuso la sua personale partita con 31 punti, 3/5 da due, 7/9 da tre, 4/4 dalla lunetta, 4 rimbalzi, 3 falli subiti, 0 turnovers, 34 di valutazione in appena 27 minuti. Insomma, con la palla che ha iniziato a scottare sul serio, Drake ha dimostrato ancora una volta di non aver problemi di rendimento sotto pressione, tutt’altro: dopo l’impresa realizzata in Coppa Italia contro Milano, la guardia di Fond du Lac si è subito ripetuta nei playoffs e non ha intenzione di fermarsi. Andiamo a vedere tutti i numeri da conoscere sull’incredibile stagione di Diener, a 32 anni diventato MVP del campionato.
anche le 40 lunghezze di vantaggio. Diener ha chiuso la sua personale partita con 31 punti, 3/5 da due, 7/9 da tre, 4/4 dalla lunetta, 4 rimbalzi, 3 falli subiti, 0 turnovers, 34 di valutazione in appena 27 minuti. Insomma, con la palla che ha iniziato a scottare sul serio, Drake ha dimostrato ancora una volta di non aver problemi di rendimento sotto pressione, tutt’altro: dopo l’impresa realizzata in Coppa Italia contro Milano, la guardia di Fond du Lac si è subito ripetuta nei playoffs e non ha intenzione di fermarsi. Andiamo a vedere tutti i numeri da conoscere sull’incredibile stagione di Diener, a 32 anni diventato MVP del campionato.
623: come i punti segnati in questo campionato. E’ stato il primo ed unico a superare quota 600: al secondo posto c’è proprio il suo compagno di squadra Caleb Green con 562.
103: come i tiri da oltre l’arco realizzati (su 198, 52%). E’ l’unico giocatore ad essere arrivato in tripla cifra in questa statistica: secondo Joe Ragland con ben 28 triple di distacco.
14: come le volte in cui ha segnato 20 o più punti nel corso del campionato. A seguire ci sono Hardy e Smith a quota 11.
18: come i canestri dal campo realizzati, su 26 tentativi, in occasione della sfida con la Reyer Venezia. Nessuno ha mandato più volte il pallone in fondo alla retina nell’arco di una singola gara.
35: come le partite consecutive tra campionato e playoffs in cui ha realizzato almeno un canestro da oltre l’arco. L’ultimo incontro senza triple a referto risale al 15 maggio 2013, quando in occasione di gara 4 con Cantù rimase a secco da oltre l’arco. In questa regular season è stato l’unico giocatore ad infilare almeno una tripla in tutte le partite giocate.
44: come il suo massimo in carriera, fatto registrare sempre contro la Reyer Venezia. Quella è stata la seconda miglior prestazione individuale dal punto di vista prolifico: solo il suo compagno Caleb Green ha fatto meglio con 45 punti.
3: come le volte in cui in questa stagione ha segnato 7 triple in una singola gara. Prima di gara 2 con Brindisi, era successo con Venezia (7/12) e con Pistoia (7/9).
+14.1: come il plus/minus di media fatto registrare nelle 20 vittorie stagionali di Sassari, a conferma di come sia un tassello di vitale importanza per questa Dinamo.
di Gabriele Galluccio per MY BASKET
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