Alla scoperta dei “piccoli giganti” del Settore Giovanile della Dinamo Banco di Sardegna: palla al capitano dell'Under 17 Luca Chessa
Come e a che età hai iniziato a giocare a pallacanestro?
«La passione per la pallacanestro è nata all’età di sei anni e mi ha accompagnato sino ad oggi lungo tutta la trafila svolta nel Settore Giovanile».
Seguivi la Dinamo da tifoso prima di entrare a far parte del vivaio biancoblu?
«Seguivo la Dinamo perché nel roster militava il mio padrino, Luca Angius. Ero già un appassionato di basket, con il tempo sono diventato un grande tifoso della Dinamo e oggi mi ritrovo a essere parte del progetto».
C'è un giocatore della Dinamo o uno in generale cui ti ispiri o ti sei ispirato?
«Attualmente mi piace molto Drake Diener, ma il mio modello vorrei fosse quello di Massimo Chessa: un vero esempio per giovani sardi e sassaresi che coltivano il sogno di giocare a pallacanestro».
Da capitano, come descriveresti la tua squadra? Che rapporto hai con i tuoi compagni?
«Faccio parte di questo gruppo sin dall'Under 13 e già da subito ho capito che saremmo riusciti a fare squadra, sia dentro che fuori dal campo. Siamo una team molto unito, che migliora di giorno in giorno».
Quanto aiuta l'allenamento nella crescita di un cestistica?
«L’allenamento è fondamentale per qualsiasi atleta e credo che soprattutto per noi giovani sia la giusta via di crescita e rappresenta l'opportunità per migliorare le capacità e raggiungere gli obbiettivi».
A proposito di basket...hai un sogno nel cassetto?
«Il sogno di qualsiasi giocatore è di arrivare ai livelli più alti possibili, magari proprio nella squadra della mia città...sarebbe bellissimo».
Sassari, 05 marzo 2014
Ufficio Stampa
Dinamo Banco di Sardegna
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