Per congedarsi dal proprio pubblico, i sirbones non potevano scegliere prestazione migliore. C’è mancato solo il successo! Perché il punteggio di 64-50 in favore degli ospiti esperini, in realtà è un po’ bugiardo. Non perché i quotati avversari non abbiano meritato, ma perché i nuoresi sono rimasti attaccati al risultato fino a cinque minuti dalla fine, ed anzi, per lunghi tratti, hanno condotto la gara.
I biancorossi barbaricini, in livrea nera anche in questa occasione, partono bene e con due triple di Zidda e Mura vanno sul 6-0. L’Esperia non ci sta e impone un break di 12-0 con punti ben distribuiti nel suo start-up: Lecis, Angius, Salone, Ganga e Jordan. Il quarto finisce con gli ospiti in vantaggio 20-16 ma solo grazie a un gioco da tre di Lecis a fil di sirena.
Il secondo periodo è il capolavoro dei nuoresi che coi punti di Troncia, Mura, Atzei e Zidda, non solo recuperano il gap ma addirittura vanno al riposo avanti di uno (32-31). La ripresa del gioco è assai equilibrata, tanto che le due squadre la finiscono in perfetta parità (44-44). Sul piano delle realizzazioni si distingue lo show di un ritrovato Atzei, reduce da un fastidioso infortunio, al quale rispondo fondamentalmente i due migliori realizzatori avversari: Lecis e Jordan, con quest’ultimo, temutissimo, forse meno brillante che in altre occasioni; un po’ come tutta l’Esperia, per la verità.
L’ultimo periodo – o meglio, emiperiodo – è quello che fa la differenza. Dopo cinque minuti, infatti, le due squadre sono ancora in perfetta parità (45-45). Poi, in poco più trenta secondi, i cagliaritani piazzano il break decisivo (Lecis, Musiu e Angius) mentre i nuoresi cercano di restare in corsa a suon di triple andate a vuoto. La raggiunta tranquillità, permette ai ragazzi di Fioretto di continuare a segnare, con un vantaggio crescente, mentre i nuoresi si disuniscono e chiudono con 14 punti di passivo, probabilmente eccessivi per ciò che sono stati capaci di mostrare in campo.
Zidda & C. si erano chiamati autonomamente a una prova d’orgoglio che coincidesse con l’arrivederci alla prossima stagione. Un saluto che volevano porgere ai propri affezionati sostenitori con una prova degna dell’animale simbolo (il cinghiale) che li rappresenta. Sono stati di parola. Perché nessuno, probabilmente, si aspettava una prova caparbia come quella della quale sono stati capaci, pur senza l’apporto di Claudio
Moledda (ancora squalificato), Davide Pira e l’ultimo esordiente Daniele Gregu. Una prova che ha messo in ansia i quotati avversari, che forse in più di un’occasione hanno temuto di dover lasciare il palazzetto comunale CONI a bocca asciutta.
Pallacanestro Nuoro: Mura 9, Troncia 10, Atzei 14, Sanna, Bassanello 2, Guiso 1, Zidda 14, Branciforte, A. Moledda. Allenatore: Pinna
Esperia Cagliari: Farci 2, Ligia, Salone 4, Vargiu 2, Musiu 6, Angius 7, Lecis 18, Piro, Ganga 12, Jordan 13. Allenatore: Fioretto.
Arbitri: Mameli e Murgia di Sassari.
Parziali: 16-20, 16-11, 12-13, 6-20.
Comunicato stampa n° 07/14.
Ufficio stampa Pallacanestro Nuoro
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