ORISTANO. La busta numero 2. Non è un quiz di Mike Bongiorno, ma il numero vincente sulla ruota dell’appalto per il nuovo palazzetto dello sport che sarà costruito a Sa Rodia, nello spazio retrostante la piscina comunale – il vecchio palasport di Sa Rodia rimarrà in piedi –. Ad aggiudicarsi i lavori è stata un’associazione temporanea d’imprese del Lazio costituita dalle società Estel di Roma e Safas e Blera di Viterbo. Non era l’offerta col maggiore ribasso rispetto alla base d’asta di quattro milioni e 800mila euro, ma il bando di gara prevedeva una serie di valutazioni e di punteggi in base anche alle migliorie che fossero state proposte dalle aziende che avrebbero partecipato al bando.
Così se il ribasso d’asta della ditta vincitrice dell’11,690 per cento non è stato il migliore proposto, l’associazione temporanea di imprese laziale è stata in grado di scalare la graduatoria delle offerte grazie agli aspetti migliorativi proposti rispetto al progetto originale. È stato ciò che le ha permesso di ottenere 97,813 punti e superare tutti gli altri. Al secondo posto si è piazzata la Raffaello Pellegrini di Cagliari con un punteggio di 67,499. A seguire la Repin di Catania, l’associazione temporanea di imprese sarda formata dalle ditte cagliaritane Ser.Lu Costruzioni e Cabras M ariano srl, quindi le sassaresi Fancellu Francesco e Novaco srl.
Alle 10, il dirigente del settore Lavori pubblici dell’Ufficio tecnico, Walter Murru, assieme ai componenti della commissione amministrativa Stefano Lochi e Salvatore Falchi e alla segretaria Maria Nives Battani, hanno proceduto all’apertura delle buste e all’esame delle sei offerte presentate. Dopo di che è stato comunicato il nome del vincitore del bando di gara.
Il ribasso d’asta consente al Comune di risparmiare, rispetto alla cifra di partenza, quasi 500mila euro. L’opera, includendovi gli oneri per la sicurezza, sarà realizzata con quattro milioni 369.236 euro. Il resto rimane in cassa e ora l’amministrazione dovrà decidere che fare di questo piccolo tesoretto. Lo utilizzerà per opere che completino l’area esterna e per opere di urbanizzazione oppure finiranno nel gruzzolo per rimettere a nuovo la piscina ormai chiusa sino a data ignota.
Il nuovo bando per la costruzione del nuovo palasport che potrà ospitare 2.500 spettatori e non sarà esclusivamente una struttura dedicata allo sport, ma anche ai grandi spettacoli e ai convegni, non prevede più gli oneri di gestione. Il cui costo era stato valutato in 60mila euro all’anno, ma verrà quasi interamente abbattuto grazie ai sistemi energetici e all’assegnazione delle strutture ad esso collegate. Chi sarà chiamato a questo compito, lo farà quindi praticamente gratis. (e.c.)
di Enrico Carta
Fonte: La Nuova Sardegna
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