martedì 24 settembre 2013

da Palla a Cesto……al Basket Professionistico?

L’idea del prof. Naismith era nata per far divertire i suoi studenti, ma gia’ allora la cosa che piu’ entusiasmava i giocatori e gli spettatori era l’attimo che il pallone entrava nel CESTO. L’evoluzione del gioco ha, e, subira’ ancora tanti cambiamenti, fatti di Regolamenti Internazionali  e di pura Tecnica cestistica. Una  cosa resta e restera’ sempre, l’Essenza del gioco; fare 1 punto in piu’ dell’avversario per vincere. Dopo la premessa cerchero’ di trattare un aspetto che ritengo a mio parere  importante per la pallacanestro in generale e cioe’  la COSTRUZIONE di una SQUADRA. Se si vuole fortemente raggiungere dei  risultati importanti a qualsiasi livello di partecipazione, occorre ricordarsi che bisogna confrontarsi sul Campo, con avversari che certamente NON regaleranno nulla, prima del fischio finale di ogni gara, sia che trattasi di un’amichevole precampionato, sino ad una Finale Nazionale, Europea, Olimpica o Mondiale.  Il basket si gioca 5 contro 5 piu’ i cambi che siedono in panchina, nel gioco attuale che continua ad evolversi in velocita’, potenza e tecnica di tutti i giocatori a disposizione, resta in COMUNE un solo OBIETTIVO del passato, del presente e del futuro, bisogna fare  1 CANESTRO di piu’ degli avversari per VINCERE. Fin qui niente di nuovo sotto il sole, ma entrando in un aspetto specifico, ritengo che l’asse PLAY/PIVOT di ogni squadra resta la PIETRA MILIARE su cui costruire ogni SQUADRA dai Campionati Giovanili a quelli Professionistici.Per supporto alla mia idea desidero solo ricordare che a livello Internazionale , quando abbiamo schierato formazioni Nazionali con veri PLAY (Leader in difesa ed in Attacco) e PIVOT che prendono ( RIMBALZI a Grappoli sia in difesa che in attacco), le Vittorie sono arrivate copiose con relative  Medaglie e Coppe di Metallo Prezioso. Ogni giocatore è importante in una squadra di basket e su questo NON ci sono dubbi, come del resto sono importanti lo STAFF TECNICO , DIRIGENZIALE, i Supporters,  i Media, etc, etc. Restano  pero’ DUE particolari che vanno  assolutamente tenuti presente. Nell’area PITTURATA devono giocare i PIVOT grandi, grossi e potenti; mentre a dirigere l’orchestra devono essere schierati dei CERVELLI Pensanti al servizio della Squadra. Considerazione finale, ma non meno importante, e’ la  disponibilita’ ad allenarsi singolarmente di piu’, magari con degli allenatori specialisti  per i  RUOL I  suddetti. (Gli USA Docet!), ma speriamo anche che  le mamme italiane contribuiscano a far nascere presto qualche GIGANTE e qualche Genio  Tuttofare, per il nostro amato SPORT. Intanto nell’attesa dell’arrivo di nuovi Virgulti, sarebbe auspicabile affidare i giovani a degli Istruttori qualificati e anche a degli allenatori specifici per questi RUOLI, senza lesinare investimenti che ripagherebbero  Cento e Mille volte di piu’.
P.S. Tra i  grandi del  recente passato (Riva – Marzorati – MENEGHIN ) cioe’ 2 play e 1 pivot. Ultime Medaglie Nobili  conquistate, 3° posto agli Europei del 2003 e quindi diritto di partecipazione alle Olimpiadi di ATENE dove prendemmo l’ARGENTO, sotto la guida di coach RECALCATI. Quando una Prossima Medaglia di valore Internazionale?

Coach Giovanni VENUTO

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