All'antivigilia del match di campionato a Cantù contro la chebolletta coach Meo Sacchetti ha incontrato i giornalisti al PalaSerradimigni
All'andata vinse la Dinamo con un buzzer beater di Man-Drake Diener, domenica? «A Cantù da quando siamo in serie A non abbiamo mai fatto grandi partite. Sarà una prova molto importante al di là dei due punti, una sfida utile per valutare, a questo punto del campionato, cosa siamo in grado di fare fuori casa contro una squadra di alto livello. Ogni gara nasce in un modo diverso, pensiamo a Siena, mai ci si sarebbe immaginati che sarebbe finita così. Una cosa voglio: una risposta importante sotto l'aspetto del modo di stare in campo». Il gruppo si conferma la grande forza della Dinamo «Tutti fanno la loro parte. Brian e Ignerski sono cresciuti nelle ultime gare? Ci stanno dando qualcosa di importante. Ma nessuno deve pensare di aver raggiunto il top. Abbiamo giocato dei match con i nostri tre esterni al massimo delle loro potenzialità, a volte ci ha dato una grossa mano la panchina. L'ideale sarebbe avere un po' tutto da tutti, ma mi pare anche che con il nostro roster, con tutto il nostro roster, qualcosa l'abbiamo dimostrata» A Cantù ci sarà anche Mancinelli... «Il discorso di Mancinelli era nato dalle sue dichiarazioni. Abbiamo valutato con il presidente la situazione, è stata fatta un'offerta, lui ha scelto Cantù. Lì si è chiusa una porta, non ci sono pro o contro. Sarebbe stato un qualcosa in più, ci siamo buttati sull'occasione e via è andata così. Mercato? Non abbiamo pressioni, se capiterà un'occasione ci penseremo e vedremo cosa succederà» Sassari, 01 febbraio 2013 Giovanni Dessole Ufficio Stampa Dinamo Banco di Sardegna |
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