Associazione
sportiva dilettantistica
G.S. Basket San Salvatore
Comunicato
stampa N°23/12
IMPEGNO
IMPOSSIBILE A VENEZIA
MA
NEL GRUPPO LA SERENITA ’ DI UN OTTIMO
AVVIO
DI CAMPIONATO.
Venerdì 9 novembre 2012
Nuova trasferta, primo vero
confronto impossibile. Dopo due vittorie consecutive contro squadre di pari
rango la matricola San Salvatore Selargius si appresta a volare in Veneto per
la sfida in programma domenica, alle 18, contro l’Umana Venezia. Quella contro
la squadra di Andrea Liberalotto è una gara complessa, contro un team che ha vinto
finora ben cinque volte arrendendosi soltanto nel big match col San Martino di
Lupari, oggi capolista incontrastata del torneo. “Andiamo in Veneto consapevoli
dei nostri punti di forza ma anche delle quotazioni delle nostre prossime avversarie
– dice Fabrizio Staico, coach della San Salvatore Selargius – ma non è nostra
abitudine partire già battute. Daremo tutto e magari sarà l’occasione per dare
più spazio a chi finora ne ha avuto di meno”. La squadra veneta (49 punti
rifilati al Biassono nell’ultima uscita stagionale con ben sei giocatrici
andate in doppia cifra) è il secondo attacco del torneo (427 punti) ed è
squadra imbottita di top player. Da Andra
Simina Mandache (pivot rumena da dieci punti di media nell’ultima stagione
ad Alcamo, in A1) a Gloria Vian
(prodotto locale del 1989 che ha dalla sua già un triennio di esperienza nella
massima serie), fino alle esterne ex College Italia Giovanna Pertile e Francesca
Melchori. Senza voler dimenticare nessuno, sono davvero tante (troppe) le
soluzioni offensive e difensive a disposizione della squadra di casa. Gara dal
pronostico già scritto, può darsi, ma guai, in casa giallonera, a dare tutto
per scontato. “Queste gare hanno una valenza chiave nell’aiutare il tecnico a
capire lo spessore anche caratteriale delle sue giocatrici – conclude
l’allenatore del Selargius – da come entri in campo, dai micro obiettivi che ti
poni, dalla voglia di tenere vivo un confronto impossibile, passano le chiavi
di volta di una salvezza più o meno tranquilla”.
DOMENICA ALTRA
FESTA CON GLI EMIGRATI E UN ALIMENTO TIPICO
A Venezia con la pasta di capperi
selargina. Da spalmare rigorosamente sul Pane Carasau e pasteggiare
allegramente in compagnia al Circolo Culturale Sardo di via Bellini. La
comitiva del San Salvatore ha intenzioni bellicose nella mattinata di domenica,
in quella che si preannuncia una nuova parentesi festosa tra conterranei.
Chissà se le atlete saranno tentate dall’azzannare la delicata prelibatezza a
poche ore dal match. Di sicuro non avranno vincoli di sorta la presidentessa
del Circolo Bruna Lai e tutti gli avventori che quotidianamente affollano il
punto di ritrovo posto in una zona molto trafficata di Mestre. Nativa di
Villacidro, sposata con un campano originario di Gragnano (Francesco Cascone)
che descrive “molto più sardo di lei”, Bruna da quattro anni coordina una
struttura che in realtà accoglie molti autoctoni che della cultura sarda sono
diventati dei simpatizzanti. “Nel 2011 abbiamo compiuto vent’anni- sottolinea
orgogliosa Bruna – e in questi quattro lustri non ci siamo fermati un attimo,
organizzando tante attività, soprattutto musicali”. Non dimenticherà mai il
successo riscontrato con l’arrivo dei Tazenda che poi si sono confrontati con
diverse band mestrine. Di sicuro l’aver aperto un bar all’interno dei locali ha
agevolato il processo di integrazione. E Bruna non nasconde di essere
appassionata di basket e di andare spesso a vedere la Reyer che milita nella massima serie maschile: “Mi
ritrovo con una amica che guarda caso ha il marito che fa il massaggiatore
della squadra, e ovviamente entrambi frequentano spesso il Circolo”. Ma anche
dirigenti e giocatori della blasonata squadra locale sono passati da queste
parti.
Gli sforzi per propagandare la
sardità a Mestre si concretano anche nella vendita dei prodotti tipici:
“Commercializziamo proprio di tutto, dalle salsicce ai formaggi, dai vini ai
dolci che vanno davvero a ruba”. E alla dirigenza del San Salvatore il compito
di arricchire la vetrina dello store veneziano con i barattolini del prodotto
tipico della cittadina campidanese. “Il Cappero Selargino” è un’azienda creata
da un giovane perito agrotecnico, Marco Maxia, che ha avviato la produzione
ecologica del prodotto utilizzando anche piante centenarie. Non a caso
Selargius è diventato il maggiore produttore di capperi dell’isola. Sul sito www.ilcapperoselargino.it
si possono trovare tutte le informazioni su una pianta che a Selargius è stata
introdotta dal 1850 e che grazie a Maxia sta riscuotendo tanto successo anche
aldilà dei confini italiani. Oltre alla pasta e al patè, l’azienda di Marco
confeziona anche i capperi sottoaceto e sotto sale.
L’incontro al Circolo di Mestre è
fissato intorno alle 11 di domenica mattina, poi le ragazze alloggeranno nel
vicino Hotel Venezia, prima di recarsi al Palasport Giuseppe Taliercio.
Viale
Vienna, 1 – 09047 Selargius ( CA ) tel/fax 070853698
Codice FIP
03928 Part. IVA 01607110929 –
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