Scritto da Matteo Portoghese
Quinta giornata di campionato e primo urrà interno per l'Olimpia Cagliari, dopo due sconfitte fra le mura amiche (Tiber e Palestrina). A fare le spese del ritrovato valore del fattore campo, il Viterbo di coach Pasqualini, al termine di quattro quarti a tratti tesi ma tutto sommato godibili per il pubblico del Palazzetto dello Sport.
In avvio, brutta tegola per il quintetto di Corsi, quando il lungo titolare Soro si fa male: una defezione pesante, data anche la fragilità globalmente dimostrata sotto i vetri in questo avvio di DNC. Senza il suo principale terminale offensivo, il piano partita di Cagliari cambia e il piglio giusto è quello del 14-8 al 7'. Il piccolo break ospite riequilibra la contesa e al 9' arriva pure il sorpasso (16-17). Nei biancoverdi, privi di Schiffini oltre che del lungodegente Manca, manca il raziocinio nell'organizzazione degli attacchi e improvvisare può andar bene per una azione o due, non può essere il canovaccio di partenza. Il secondo quarto vede Rossetti (25 p.) glaciale e continuo da oltre l'arco, mentre Roberto Pintor ora ha preso le misure del suo nuovo club e propone la pallacanestro che in città tutti riconoscono gli appartiene. Lo stesso ex Esperia e Russo attira spesso su di sé l'attenzione, liberando così i compagni che però da fuori sono in giornata no. Dall'altra parte, Viterbo non mostra problemi a bombardare da tre e al riposo lungo il tabellone dice 27-33 per i biancoblù.
La paura dei presenti è l'ipotesi del terzo ko interno di fila, prospettiva pericolosa dal punto di vista di classifica e morale. Pesante comunque il 0/7 di Cagliari al bersaglio pesante e terzo e quarto quarto non miglioreranno la tendenza: ci pensa Chessa, dopo l'intervallo, a guidare il parziale dell'Olimpia, coadiuvato anche da un Pintor che piazza i canestri giusti al momento giusto. Nel terzo periodo, Viterbo è un pugile che ha preso troppe botte in pochi minuti e fatica a rialzarsi. Brava Cagliari a strappare allora i palloni giusti, toccando pure il +12 (51-39). Il tecnico fischiato allo stesso Chessa è un regalo che Viterbo usa per riaprire i giochi: dai tiri e dal possesso il solito Rossetti partorisce il 51-46 e fa sentire il fiato sul collo ai padroni di casa, nervosi nei confronti del duo arbitrale. Gli ultimi 10 giri di lancette viaggiano a ritmi più bassi e non sempre si ammira una bella pallacanestro: il ferro sputa alcuni (ben costruiti) tentativi di rientro di Ottocento e soci, Passa al 38' fa 61-52 e il gap è troppo ampio per essere colmato.
Ben augurante successo per Cagliari, che dimentica i fantasmi dei recenti tonfi e registra piano piano i meccanismi di un roster parzialmente rivoluzionato. Il lavoro di coach Corsi non tarderà a pagare ma – detto che all'assenza del play titolare la squadra dovrà abituarsi – vanno valutate le condizioni di Soro. Dal canto suo Viterbo, che veniva dalla sconfitta interna con Cassino (72-84), preferirà focalizzarsi sulla sfida alla Luiss Roma piuttosto che pensare a un pomeriggio in cui non ha affiancato un gioco corale all'eccezionale forma nel tiro da fuori. Al PalaRockefeller hanno arbitrato i senesi Bernardini e Machetti, 64-52 il finale.
CAGLIARI-VITERBO 64-52
Cagliari: Pintor R. 22, Passa 16, Mastio 7, Chessa 6, Soro 4, Pintor M., Masella 3, Cocco 4, Puddu 2, Pinna. All. Corsi
Viterbo: Ottocento 12, Rossetti 24, Toselli 5, Zena, Giganti 4, Basili 7, Benincasa, Ripamonti, Meroi ne, Luparini ne. All. Pasqualini
Arbitri: Bernardini e Machetti di Siena
Parziali: 16-17, 15-17, 21-12, 12-6
Fonte: http://www.basketlive.it/
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