Scritto da: Dailybasket 15.09.12
Sarebbe facile fare gli auguri a
Gianmarco Pozzecco partendo dai successi cestistici. Ripensando a
quella testa colorata mentre salta vicino all’amico Andrea Meneghin per
festeggiare lo scudetto con Varese. O mentre si tiene sotto braccio il pallone
della vittoria sulla Lituania in semifinale alle Olimpiadi di Atene, dove segnò
17 punti in 21 minuti. O mentre esalta la piccola e fantastica Capo D’Orlando
regalando un sogno a tutta la Sicilia. O mentre fa rosicare milioni di uomini
italiani per la sua storia con la pallavolista Maurizia Cacciatori
Pozzecco, che
oggi compie 40 anni (fategli gli auguri su http://www.creativehoops.com/it/1/) è qualcosa di più. È
quello che manca oggi al campionato di basket italiano. Ma sarebbe più giusto
dire che manca al basket.
Non era solo uno dei play più
forti in circolazione, il Pozz era leadership, era estro, era
divertimento, era ed è show. Sì, show, spettacolo puro. Perché lo sport deve
dare un momento di estraniamento dalla realtà a chi entra in un palazzetto. E
lui ci riusciva.
Pozzecco per Montegranaro è
stato un piccolo e folle sogno, una chimera di mezza estate. Il progetto di un
general manager che aveva spesso troppe idee, ma che sapeva anche concretizzarne
di affascinanti. Vacirca pensò di riportare Pozzecco in campo, proprio alla
vigilia dei suoi 40 anni, una partita per beneficenza o un All Star Game come
vetrina. Di certo lo voleva contro la ‘sua’ Varese in maglia gialloblù.
Ma il piccolo e folle sogno, che
del Pozz aveva tutte le misure, si è spento tra i sorrisi del campione. Per due
mesi, però, tutti hanno parlato della Sutor e del Pozz. Semplicemente show? Può
essere, ma il basket deve dare spettacolo se non vuole scomparire in fretta,
finendo per dover festeggiare i compleanni dei campioni di un tempo per avere
una vetrina. Auguri Pozz, il tuo compleanno è il compleanno di un meraviglioso
sport chiamato pallacanestro.
Fonte : http://www.dailybasket.it/
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