ORA PIÙ CHE MAI: FORZA DINAMO! |
Siena si conferma corazzata di assoluto
livello italiano ed europeo. La storica serie di semifinale scudetto e sul 2-0
toscano, ma ora si torna al PalaSerradimigni. E sarà bolgia.
L'epilogo. Si torna
sull'Isola, si torna in piazzale Segni, in un PalaSerradimigni già pronto ad
accogliere con ilo affettuoso ed infuocato abbraccio la Dinamo Banco di
Sardegna. La serie di semifinale scudetto, storico traguardo mai raggiunto prima
dalla società biancoblu ed ennesima perla di una stagione fatta di storie da
conservare (la Final Eight, le 20 vittorie, le due sole sconfitte al palazzetto,
il quarto posto in regular season e il 3-0 su Bologna ai quarti playoff),
riparte da Sassari. Si riparte dal 2-0 Siena, maturato con il 92–66 con cui i
biancoverdi hanno battuto Travis Diener e compagni in gara2. Si riparte da una
sconfitta a caccia di una vittoria, come sempre è stato in questo straordinario
2011-2012 sassarese. Un'Isola intera aspetta il Banco, per spingerlo verso il
successo, per avvolgerlo d'una passione che brucia sulla pelle di un intero
popolo. Il tutto esaurito di piazzale Segni, le innumerevoli richieste pervenute
alla società del presidente Stefano Sardara: nessuno vuole mancare
all'appuntamento con la storia, alla sfida con la corazzata d'Italia e d'Europa
che è la pluriscudettata Montepaschi Siena. La sfida fra un gigante della palla
a spicchi di nome Golia, colosso di numeri, profondità e qualità, ed un
talentuoso Davide con un grande cuore che batte in ogni singolo elemento dello
staff e del roster di coach Meo Sacchetti. Superato il Tirreno da domani
pomeriggio la Dinamo Banco di Sardegna, indiscussa rivelazione del 2011-2012
guidata dal coach of the year 2011-2012, farà ritorno a casa: c'è una gara da
giocare, c'è da provare a vincerla, c'è sicuramente da giocarla, comunque vada a
finire, con orgoglio ed entusiasmo, lo stesso ostentato per un anno intero dalla
squadra e dal meraviglioso pubblico sassarese ed isolano.
La scena. Minuto di
silenzio per onorare la memoria delle vittime del sisma che ha colpito l'Emilia
Romagna. Supporter sassaresi presenza presente e calorosa sugli spalti del
PalaEstra. Andersen ancora out e Thornton in campo per il coach azzurro Simone
Pianigiani, Sassari si affida al classico starting five di coach Meo Sacchetti.
Sfida numero 15 fra Sassari e Siena, si gioca gara2, si gioca per la storia
biancoblu prima di rientrare sull'Isola e scrivere in un PalaSerradimigni
infuocato e da tutto esaurito il terzo capitolo della serie di semifinale
scudetto.Il match. Primo possesso per la Dinamo, tripla di Plisnic che come in gara1 apre le danze. Banco che fa girare al top la palla, TD12 che incita i compagni e scrive 0-5 sul tabellone, Thornton per i primi due punti biancoverdi, che però entrano in striscia e sul break da 6-0 sorpassano e volano in velocità sull'8-5. Ritmi molto alto, biancoblu in scia, Michelori schiaccia su assist di Kaukenas, la Montepaschi è particolarmente aggressiva e sull'aggiuntivo del rientrante lituano è 16-9. Tripla di McCalebb, canestro di Travis Diener, sul libero di Plisnic è -6 mentre il capitano senese torna in panca per falli e lascia spazio a Ress. In area colorata è davvero dura per la Dinamo, timeout sassarese, scatto toscano e al primo intervallo è 29-14 Montepaschi. Zona per coach Sacchetti, Zisis a segno, Moss punisce dall'arco con Siena a tirare su percentuali da urlo (66%). I campioni d'Italia sono brutto cliente, Vanuzzo rompe il digiuno, Lavrinovic si conferma gigante di caratura internazionale, terzo fallo dell'ex Drake Diener, Easley piazza i punti del 42-23, i senesi perdono palla (minuto per Pianigiani): esserci è già una grande impresa, fronteggiare la Montepaschi è esame dall'altissimo livello di complessità. Plisnic a segno, il coach biancoverde sprona i suoi a non abbassare la guardia nonostante il vantaggio, schiacciata tutta grinta di Hosley, l'orgoglio di Sassari arde, la sfida è e resta difficile. Sul 46-28 si torna in campo post timeout a 1'41” dall'intervallo. Siena sbaglia pochissimo, 2/2 di Brian Sacchetti, lo imita Aradori e nello spogliatoio si torna sul 53-32. Tripla di un ottimo Plisnic, Kaukenas alza la guardia, schiacciata di “T2” in un'area colorata affollata di giganti. La Dinamo è viva e prova a lottare contro i campioni d'Italia. Rapidità McCalebb, tripla di Travis Diener: botta e risposta fra due dei più grandi protagonisti della serie A. L'elastico del punteggio non si accorcia, Siena continua a tirare con percentuali elevatissime con tutti i suoi uomini (Stonerook). Drake Diener segna dai 6.75, poi fa ancora canestro per il -17, capitan Vanuzzo in campo, bomba di Hosley, Sassari insegue ma non molla la presa. Solita grintosa esultanza post schiacciata di Easley, che poi subisce un tecnico mentre l'ultimo sipario si apre sul 76-55. Difesa ai 24” della Dinamo, i fisici dominatori delle ultime stagioni in Lega A però proseguono la loro corsa, confermando di essere una delle principali realtà del vecchio continente, oltre che, riconosciuta, d'Italia. “C'è da giocare ancora sino alla fine” tuona in panchina coach Meo Sacchetti, realizza l'ex Lechtaler, schiaccia ancora Hosley poi esce per falli, la Dinamo esce sconfitta dal PalaEstra con la mente che vola a venerdì: si gioca in Sardegna, si gioca gara3, c'è la muraglia biancoblu del PalaSerradimigni da superare, c'è un bellissimo sogno da continuare a coltivare e da vivere.
Sassari, 30 maggio 2012
Ufficio Stampa
Dinamo Banco di Sardegna
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