La Ferrini che non ti aspetti. O, per meglio dire, la Ferrini che ti devi aspettare: tanto solida e concreta con le “grandi” quanto incerta e svagata con le squadre più alla sua portata. Comunque sia, la Ferrini è questa: prendere o lasciare. E stavolta nell’ambiente di via Pessina vorranno prendersela, questa Ferrini, perché, opposta ad una delle formazioni più accreditate per il salto di categoria, sfodera un’eccellente prova di carattere e si porta a casa due punti più che meritati.
L’inizio della gara è a dir poco contratto per entrambe le formazioni. Ci vogliono numerose azioni, sia da una parte che dall’altra, prima che si schiodi lo 0-0 iniziale. È il gallurese Piga a meritare la citazione perché, mostrando in modo didattico l’uso del piede perno, si avvita e va a realizzare i primi punti del match. I quartesi replicano con Saba, ma gli ospiti provano a scappare (5-10). La reazione dei biancoverdi non si fa attendere e porta la firma del capitano Zoncheddu, i cui canestri mettono la firma sul 17-15 del primo parziale. Un risultato certamente non scontato alla vigilia dell’incontro. E la sorpresa aumenta in misura proporzionale all’ampliarsi del margine che i ragazzi di coach Orani sono in grado di mettere fra sé e i rivali, grazie ad una intensità di gioco e ad unaaggressività sportiva che prima disorienta e poi innervosisce la formazione gallurese. In virtù di un collettivo dove tutti portano fieno nella cascina biancoverde (compresi Desogus, Vittorio Cara e Corona che si fanno trovare pronti nel turno delle rotazioni), le squadre vanno negli spogliatoi con i locali sopra di nove lunghezze (ma erano state persino undici). Ad inizio ripresa, i ragazzi di coach Franzini si mostrano più reattivi e con Degortes danno inizio all’operazione recupero. Proprio il numero 10 gallurese trova la parità, a quota 48, grazie ad un gioco da quattro punti (tripla e libero supplementare). Potrebbe essere il momento che dà la svolta alla gara, ma questa volta il cuore dei quartesi è più grande delle difficoltà. Non trema la mano a Riccardo Laconi nel piazzare un tiro pulito pulito dalla media distanza; e nemmeno a Saba che, con un canestro reso più gustoso grazie al ketchup del libero supplementare, consente ai suoi di riprendersi un margine di cinque punti. La prova difensiva dei locali è encomiabile, così come la capacità di reazione di Saba che, con sette secondi da giocare prima della sirena della fine del terzo periodo, e dopo che due liberi di Datome avevano riportato gli ospiti a -2, si inventa un coast to coast che squarcia la difesa gallurese, colpevolmente ferma nella circostanza, e appoggia al vetro il canestro che sancisce il provvisorio 59-55. Gli ultimi dieci minuti vedono la Ferrini in costante sofferenza di fronte al rabbioso forcing dei galluresi che, grazie a due bombe griffate Pinna e Datome, trovano una nuova parità prima che i liberi di Desogus e Daga porti i quartesi ad avere un mini-margine di tre punti. Gli ultimi secondi di gara sono vissuti col cuore in gola nell’ambiente quartese perché i ripetuti tentativi con cui i galluresi cercano il pass per i supplementari sono tutti beffardamente respinti al mittente dal ferro, fino a quando Desogus, catturato un rimbalzo di platino, si accartoccia sul pallone un istante prima che la sirena decreti la fine dell’incontro.
Basket Ferrini - Santa Croce Basket Olbia: 73-70 (17-15; 43-34; 59-55)
Basket Ferrini: Corona 6, Saba 24, Desogus 8, Zoncheddu 20, Cara V. 2, Secci 3, Unali ne, Garofalo ne, Laconi R. 5, Daga 3, Laconi S. 2, Cara D. ne. All. Orani
Santa Croce Basket Olbia: Gaye 2, Datome R. 13, Degortes 21, Pinna 15, Masala 8, Azzara, Satta ne, Piga 11, Serra. All. Franzini
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