La Sardegna Marmi ci ha preso gusto e, contro Salerno, la compagine cagliaritana conquista il settimo sigillo in campionato, la sesta vittoria di fila. E’ finita 73-59 la gara della nona giornata di A2 donne. Una sfida che la Virtus ha “quasi” dominato per tutti i 40’ a parte una piccola parentesi e un pizzico di paura nel terzo periodo coinciso con minimo vantaggio (una sola lunghezza) della compagine ospite, brava a chiudersi in difesa, attaccare nel migliore dei modi e, quel che conta rosicchiare i 16 punti di vantaggio confezionati dalle cagliaritane nei primi due quarti. Poi, nell’ultimo periodo, quasi d’incanto, la Virtus ha ripreso vitalità. Si è affidata a Trozzola, El Habbab Cadoni e ad una scatenata Monika Naczk per rimettere le cose a posto e piazzare un parziale di 18-3 che chiuso la sfida.
Alla fine, sorrisi, abbracci e anche tanta gioia la Virtus e i suoi tifosi, quasi increduli per il percorso finora intrapreso dalla squadra che, è bene ricordare punta alla salvezza. Un traguardo che, non sembrerebbe molto lontano da raggiungere.
Una Virtus che ha lavorato molto bene in difesa chiudendo, specie nei primi due quarti e soprattutto nell’ultima frazione, lo spazio alla squadra campana, pungendo in attacco in maniera sistematica e devastante. Poi come sempre accade, dopo il riposo lungo la squadra si è presa una pausa. Salerno con Silvino Oliveira e De Mitri ha iniziato ad avere fiducia nelle proprie forze, riuscendo a rientrare prepotentemente in partita, passando addirittura in testa. Lo spavento per le ragazze di casa è durato davvero poco. Il tempo di riordinare le idee, rimettere in campo Naczk, e affidare a Trozzola, Cadoni ed El Habbab il compito di scavare un nuovo importante break che, alla resa dei conti è risultato vincente.
Monika Nazck e Chiara Cadoni motivatissime in apertura di match sono loro, anzi sono i loro canestri a portare subito la Virtus a tentare la fuga già dopo i primi minuti di gioco: 11-2 al 4’. Si temono molto i canestri e le iniziative del play portoghese Silvino Oliveria, classe 2000, una ragazza che prima della sfida di questo pomeriggio viaggiava ad una media di 21 punti a partita. Ma la difesa di casa riesce in qualche modo a contenerla costringendola spesso a tirare a salve senza riuscire a trovare la via del canestro. Virtus tiene il vantaggio anche se a 2’ dal termie del primo quarto trema perché Valerio trova il -3 (13-10). Solo un momento, solo un attimo, perché le padrone di casa trovano con El Habbab i canestri che la allontanano nuovamente dalla compagine campana, chiudendo il quarto sul 20-13.
Coach Staico chiede ancora maggiore attenzione, specie in difesa alla squadra. E i suggerimenti del tecnico arrivano al punto giusto. Perché dopo pochi minuti Pellegrini e compagne si portano a +12 (25-13) arrivando al 14’ addirittura a + 16 (37-21) con due liberi della solita El Habbab. Il tecnico della Virtus getta nella mischia anche la giovane Ania Gallus che ripaga la fiducia con un canestro e una tripla. La Sardegna Marmi tiene anche con una scatenata Trozzola. A pochi minuti dalla sirena le padrone di casa sembrano appagate e Salerno con Oliveria e De Mitri ne approfitta per ridurre le distanze (39-31 al 18’). Il tempo di un time out e la Virtus riprende nuovamente a correre andando alla sirena e negli spogliatoi forti di un vantaggio di 7 punti: 45-38.
C’è da soffrire e la gara è lunga. La Virtus, come spesso capita, rientra in campo con le pile scariche. Salerno capisce che è il momento di tentare l’assalto e, con Valerio e De Mitri scava, scava portandosi dapprima a -2 (45-43 al 23’). Una tripla di Trozzola e due punti in appoggio di El Habbab sembrano ridare ossigeno e vitalità alla Virtus. La squadra prova a rimettersi in piedi e fuggire: 54-45 al 28’. Solo una misera illusione. Silvino Oliveira e De Mitri si prendono le compagne sulle spalle e a 58 secondi dalla sirena trovano il pareggio a quota 54, mentre il vantaggio, ovvero il +1 è questione di secondi e lo firma Camilla Valerio sul 56-55, punteggio con il quale si chiude la frazione.
Si sente nell’aria profumo di beffa, ma la Virtus non vuole arrendersi e chiude bene gli spazi in difesa alle tiratrici ospiti. Ci pensano ancora loro: Nazck (nonostante i quattro falli), El Habbab sempre più ispirata, una coriacea Trozzola e una determinata Chiara Cadoni, a rimettere le cose a posto. Le loro azioni (e punti) permettono alla Virtus di allungare gradatamente il passo, anche perché Salerno smette di fare male. Finisce 73-59 sicuramente un risultato pesante per Salerno che ha dimostrato di essere una buona squadra, ma contro la Virtus di questa sera ci voleva ben’altro.
Sardegna Marmi Cagliari – Salerno Ponteggi Salerno 73-59
Parziali: 20-13; 25-25; 10-18; 18-3
Sardegna Marmi Cagliari: Naczk 15, Cadoni 12, Trozzola 16, Pellegrini Bettoli 2, El Habbab 20, Peric, Valtcheva 1, Vargiu 2, Gallus 5, Pasolini, Podda, Anedda. Allenatore: Staico.
Salerno Ponteggi Salerno: Silvino Oliveira 14, Valerio 9, Scala 2, De Mitri 15, Vitali, Orchi 10, Esposito, Kirschenbaum 4, Yusuf 5, Scolpini. Allenatore: Di Lorenzo.
Arbitri: Lanfranco Rubera di Bagheria (PA) e Leonardo Marcelli di Roma.
Tiri totali: Virtus 24/58 (41%); Salerno 20/63 (31%);
Tiri da due: Virtus 19/47 (40%); Salerno 12/37 (32%);
Tiri da tre: Virtus 5/11 (45%); Salerno 8/26 (30%);
Tiri liberi: Virtus 20/28 (71%); Salerno 11/13 (84%).
Rimbalzi: Virtus 46; Salerno 36.
Fabrizio Staico – Coach della Sardegna Marmi Cagliari
Coach Fabrizio Staico si presenta per le interviste con un grande sorriso. La sua squadra oggi ha conquistato la sesta vittoria consecutiva, (in totale finora sono sette) contro una formazione tanto temuta alla vigilia.
- Coach soddisfatto?
“Beh certo. Nessuno all’inizio della stagione andava a preventivare una classifica di questo tipo. Quindi onore alle ragazze, al loro impegno sia in allenamento che durante le partite e alla società sempre presente e che, grazie anche al suo presidente, Paolo Pellegrini ci supporta e sopporta”.
- Una Virtus determinata questo pomeriggio, capace di andare a +16, farsi riprendere e superare e poi piazzare nell’ultimo quarto un break devastante di 18-3 e a vincere il match.
“Si, io e il mio staff abbiamo l’onore di allenare delle giocatrici che giocano con il tempo, con il cronometro, quindi distinguono le azioni, con un sapore assolutamente differente. Penso che la forza del gruppo sia questa. Nei momenti di difficoltà qualche personalità salta sempre fuori”.
- Ma dove vuole andare questa Virtus?
“Vuole salvarsi il prima possibile perché vorremo assolutamente investire su questo gruppo. L’unica nota di rammarico da parte mia è quella di non riuscire a creare dei meccanismi dove la distribuzione delle responsabilità vengano suddivise su tutta la squadra. Non è facile e lo dimostrano le statistiche non solo nostre ma anche quelle di altre squadre, però queste ragazze meritano di avere minutaggio e ci impegneremo alla fine affinchè tutte si sentano importanti”.
- Comunque anche stasera quando c’è stato bisogno di coinvolgere le ragazze utilizzate il loro impegno non è mancato.
“Il segreto sta nel riuscire ad aspettare. Del resto la storia è piena di nomi di giocatori che sono usciti fuori alla distanza. La pazienza, l’attesa e l’aspettare il momento giusto è indubbiamente importante. Mi auguro che la squadra capisca questo e che riesca in questo intento perché tutte possono dare un contributo a questo movimento”.
Photo - Andrea Chiaramida
Ufficio Stampa Sardegna Marmi Virtus Cagliari
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