CARRIERA
Due soli anni di college con la prestigiosa Lousville di Rick Pitino (il 2° da 10 punti e 8.9 rimbalzi di media), Onuaku tenta la carta e si dichiara al draft NBA, venendo scelto al secondo giro con il numero 37 dagli Houston Rockets, che lo mettono sotto contratto. Fa la spola tra Nba e G-League prima con i Vipers e poi con Greensboro prima di approdare nel 2019 in Corea del Sud a monetizzare il suo talento. Decide di costruirsi una carriera in Europa, partendo dalla Croazia con la maglia dello Zadar con cui vince una coppa e un campionato da MVP. Nella passata stagione gioca con gli israeliani del Bnei, che arrivano in finale per il titolo e conquistano il pass per la Champions League. Onauku viene nominato MVP del torneo. Ha vinto la coppa d’Israele giocando la finale ancora da MVP con 30 punti e un match pazzesco.
Nelle semifinali playoff ha sfondato il Maccabi Tel Aviv con una mostruosa decisiva gara 3 da 25 punti, 15 rimbalzi, 13/15 ai liberi e 5 assist per un clamoroso 43 di valutazione. 18 punti e 20 rimbalzi in gara 1 delle finali contro l’Hapoel Holon.
TRATTATIVA
Era in cima alla lista dei desideri della Dinamo che con il general manager Federico Pasquini ha aspettato con pazienza l’evolversi della situazione. Onuaku, dopo vari workout Nba anche con Boston e Cleveland, era cercato da alcune squadre di Eurolega, ma non ha voluto aspettare ulteriore tempo e ha deciso di firmare con grande entusiasmo a Sassari, che può essere un ulteriore trampolino di lancio per la sua carriera. Gli ultimi giorni sono stati febbrili con l’attesa della mail con il sigillo sul contratto, tutti i dettagli sistemati, i tentativi di inserimento di altre squadre, poi il messaggio del suo agente Pete Michael (ex giocatore del Barcellona) a sancire l’avvenuto sì del giocatore, grazie anche alla “considerazione” e all’immagine della Dinamo in Europa come società modello e ai trascorsi in Sardegna da parte del suo procuratore che conosceva tutto di Sassari, dell’isola e di quello che ha fatto il Banco in questi anni.
CURIOSITA’
È diventato famoso per aver usato dopo Rick Barry nel 1979, la tecnica del “Granny Shot”, ovvero il tiro libero facendo partire la palla da sotto.
È stato allenato in G-League ai Vipers dal nuovo coach di Varese Matt Brase e suo fratello Arinze ha giocato contro la Dinamo in Eurolega quando indossava la canotta del Maccabi Tel Aviv.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Onuaku è un centro di stazza che dà grande profondità all’attacco e protegge il ferro. Ha movimenti in post basso, va sempre forte a rimbalzo ed è uno scorer big man, un lungo che ha aggressività e senso del canestro oltre che uno spiccato atletismo. È un passatore sopraffino, forse la sua miglior dote dal punto di vista tecnico per essere un lungo, ha tiro fronte sugli scarichi ed è molto bravo nel riuscire a rollare e a finire vicino al ferro. Molto bravo a prendere posizione dentro il pitturato, sa usare il corpo ed è giocatore che può mettere in difficoltà qualsiasi difensore grazie alla varietà del suo gioco.
Così il general manager della Dinamo Federico Pasquini:
“Siamo molto felici, Onuaku era in cima alla lista dei nostri obiettivi, sapevamo che sarebbe stata durissima, abbiamo avuto grande pazienza e abbiamo lavorato giorno per giorno per fare un passo alla volta. Questo tipo di giocatori rischi di perderli anche in un’ora se subentra un’altra squadra o ci sono delle perplessità, lui non ha voluto aspettare altro tempo e ha deciso di sposare il nostro progetto, permettendoci di ingaggiare il centro che volevamo fortemente. Trattativa estenuante, è un ragazzo che ci ha colpito per la sua capacità di crescere di anno in anno, di essere un vincente, uno che più si alza il livello e più diventa protagonista, pensiamo che da noi e con coach Bucchi possa fare un ulteriore step per la sua carriera”
Sassari, 20 luglio 2022
Ufficio Comunicazione
Dinamo Banco di Sardegna
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