E ora, dopo aver salutato Iris Ferazzoli ha trovato in Fabrizio Staico un nuovo punto di riferimento. Lei, Giada Podda e Michela Conte sono le ragazze terribili del vivaio virtussino, che oramai fanno da “chioccia” alle nuove leve. E con loro, assieme anche a una pattuglia di senior, punteranno a ritrovare quella serie A2 che da sempre è il campionato della Virtus.
Laura una Virtus che finora ha vinto tutte le gare in serie B. Quanto rammarico c’è per la retrocessione della scorsa stagione?
“Purtroppo la scorsa stagione è andata molto male per vari motivi. Retrocedere è stato giusto dato che abbiamo vinto una sola partita in tutta la stagione…ma ormai, tutto questo fa parte del passato e bisogna pensare al presente!”.
Ora si lotta per qualificarsi alle finali promozione. Un altro campionato…
“Sicuramente la difficoltà delle partite per salire in A2 si alza notevolmente e dovremo giocare tutte al massimo delle nostre capacità”
In cuor tuo quante possibilità ha la Virtus di ritornare in A2?
“In cuor mio ovviamente ci spero, diciamo che non è semplicissimo dato che per tornare in serie A si dovranno giocare più partite con squadre di ottimo livello, abbiamo tanto lavoro da fare e particolari da migliorare per raggiungere l’obiettivo”.
E’ cambiata la guida tecnica con l’arrivo di Fabrizio Staico. Che coach è?
“Ho sempre pensato che Fabrizio fosse un buon allenatore nonostante non mi avesse mai allenata e il mio pensiero non è stato smentito. Mi piace il suo modo di essere con noi ragazze”.
Meglio Fabrizio Staico o Iris Ferazzoli?
“Ritengo che entrambi siano dei grandi allenatori, nonostante siano diversi. Iris mi ha allenata per 5 anni, dandomi tante occasioni per imparare sul campo, e ovviamente anche sbagliare! Ha insistito tanto con me e per questo le sarò sempre grata. Fabrizio lo sto conoscendo quest’anno e mi sta facendo vedere il basket da un ulteriore punto di vista, mi sta piacendo e sono sicura che mi insegnerà tanto pure lui”.
Sei il capitano da diversi anni. Che gruppo è quello di oggi?
“Essere il capitano della Virtus è un grande orgoglio per me visto che sono cresciuta in questa società, un piccolo sogno realizzato da quando ero bambina e venivo a tifare tutti i weekend la prima squadra. Il gruppo di oggi è molto variegato perché ci sono le senior con tanta esperienza alle spalle e dall’altra delle buone under che danno una grande mano ma che magari non hanno ben in testa l’obiettivo finale”.
Chi è Laura Pellegrini?
“Laura Pellegrini è una ragazza molto semplice. Studio scienze motorie e mi piacerebbe indirizzare il mio lavoro in questo ambito dato il mio amore per il basket ma non solo.. in generale mi piacciono tutti gli sport! Nel primo lockdown si è avverato un altro piccolo sogno che avevo nel cassetto ovvero avere un cane, mi piace tanto fare gite in giro per la Sardegna con la mia amata Musa”.
E’ difficile giocare alla Virtus sapendo che dall’altra parte c’è il presidente che è anche tuo padre. Credo il tuo primo tifoso?
“Non è difficile semplicemente perché vengo trattata come tutte le altre e dentro il campo è solo il presidente della Virtus. Abbiamo un bel rapporto perché è da quando sono piccola che per me è un punto di riferimento in ambito sportivo. È sempre stato presente ad ogni mia partita e penso che la condivisione di un interesse e la partecipazione comune a questo sport ci abbia uniti.
Con il tempo siamo riusciti a gestire il nostro rapporto in modo maturo perché abbiamo trovato il modo di essere in grado di separare l'ambiente privato da quello sportivo, creando, all'interno del mondo del basket, un equilibrio perfetto nel rispetto dei propri ruoli. Sono felice che sia al mio fianco anche perché conosco la sua bontà e simpatia, caratteristiche riconoscibili nella gestione ottimale dei rapporti individuali con ogni giocatrice. Ha la capacità di far sentire tutte quante elemento fondamentale di un progetto e ne riconosce le singole qualità.
Per tutte queste motivazioni non è difficile giocare sapendo che lui è il presidente, semplicemente perché vengo trattata come tutte le altre! Ognuno ha il suo ruolo e questo deve essere rispettato.”.
Sabato contro Su Planu avete sofferto un tantino poi tutto si è risolto negli ultimi due quarti. Motivo?
“Abbiamo sofferto perché siamo state molto deboli in difesa senza aiutarci l’una con l’altra e loro hanno saputo sfruttare la situazione”.
Sabato prossimo, invece, ci sarà il return-match contro lo Spirito Sportivo. Come le affronterete?
“Saremo avvantaggiate perché giocheremo al pala Restivo, a parer mio dobbiamo essere più coese in difesa e partire da quello, portarci dietro la grinta di aver recuperato un pallone per andare nella metà campo offensiva”.
Secondo te la presenza di Scibelli, di Lussu, il rientro di Brunetti e i canestri di Lucchini, la determinazione delle “senatrici” Virtus e delle giovani, potranno bastare per riuscire ad ottenere la promozione o occorre uno sforzo in più da parte della società?
“Probabilmente per affrontare le ultime partite avremo bisogno di un rinforzo ulteriore dato che le squadre che andremo ad affrontare saranno ben attrezzate sia dal punto di vista fisico che tecnico rispetto alle squadre affrontate in questo campionato. Oltre alle già citate vorrei anche sottolineare l’importanza di Giada Podda perché è una vera guerriera in campo e con una dote innata per il rimbalzo, fondamentale e spesso sottovalutato in questo sport”.
Senior da una parte ma la Virtus ha la fortuna di avere una “batteria” di giovani davvero interessanti…
“Concordo! Le giovani sono molto interessanti e come già detto in precedenza danno una grande mano, quest’anno diverse U19 e U17 hanno l’opportunità di giocare in serie B e arricchire il proprio bagaglio cestistico”.
Ufficio Stampa Iannas Virtus Cagliari
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